il giorno dopo per Amy fu la giornata più faticosa, si erano alzate le temperature e la gente faceva un via vai incredibile perchè dovevano partire per le ferie estive
nella mente di Amy c'era un pensiero fisso: avrebbe rivisto Bill
arrivarono subite le 19
-tieni Amy- disse ANgie passandole i soldi
-oggi 300€?!-
-Amy è stato faticoso oggi, te li meriti- le sorrise AMy
-ti vorrei abbracciare ma fa troppo caldo, mi limito a darti un bacio- le diede un bacio sulla guancia e se ne usci andando in macchina, e subito le arrivò una chiamata da Leni
-Leni tu mi spieghi ma tu mi controlli? oh ogni volta che metto piede in macchina mi chiami-
-ovvio tesoro, devo tenerti sotto controllo, comunque..posso venire da te?-
-certo che puoi, ti devo venire a prendere?-
-se puoi-
-va bene arrivo-
e chiuse la telefonata
Amy collegò il bluetooth e mise le canzoni di Britney Spears
-come sempre Leni non si fa trovare già fuori- sbuffò Amy facendo muovere le dita sul volante, le arrivò un messaggio
'Amy entra in casa che i devi dare un aiutano'
Amy sbuffò e si slaccoò la cintura, prese le chiavi e il telefono ed uscì dalla sua macchina per poi chiuderla
Amy suonò al campanello e aspettò qualche secondo che qualcuno le aprisse
-si?- una chioma bionda spuntò da dietro la porta con il telefono in mano
-oh ciao Amy- sorrise Bill
-ciao Bill, sono venuta per Leni- sorrise Amy
-oh sisi certo entra- si spostò per farla passare
-allora..come va?- chiese Bill raggiungendola
-tutto bene dai, non mi posso lamentare, te?-
-bene-
si guardarono per vari secondi
-ehm la camera di Leni credo sai già dove si trovi-
-sisi, ora vado-
-bill dove sei- la voce stridula di Miriam le arrivò alle orecchie
-in salotto- disse Bill per farsi sentire
-eccoti oh, ci sei tu- disse Miriam incrociando le braccia
-surprise darling- sorrise Amy
-vado da Leni- e Amy iniziò a salire le scale
-leni- bussò alla porta
-eccoti Am- disse esasperata leni
-dov'eri finita?-
-piccolo contrattempo-
-Miriam?- Amy annui
-non la sopporto più, tu pensa che abbiamo fatto finta di annullare la serata per non farla venire, e alla fine se ne esce con delle amiche sue zoccole- disse Leni mentre Amy sorrise leggermente
-allora dove ti devo aiutare?-
-che metto stasera?-
-stasera ci vestiamo degli stessi colori- continuò Leni
-ok- scrollò le spalle Amy
-top bianco e pantaloncini neri?- propose Amy
-semplice, ma bello- sorrise Leni
presero il necessario e uscirono dalla camera
-dove andate?- chiese Bill
-a casa di Amy-
-c'è Amy?- spuntò Tom dalla cucina
-ciao Tom- sorrise Amy
-ciao topo di biblioteca, comprato altri libri di quel genere?-
-si quando vuoi te li faccio leggere- rise Amy
Bill invece li guardò con la mascella serrata
-beh noi andiamo- disse Leni
-va bene ci vediamo- sorrise Tom
-ciao- disse flebile Bill
-com'è andata oggi?- chiese Leni
-sono sudata dalla testa ai piedi, voglio farmi una doccia-
partirono e andarono verso casa di Amy
-ma scusa, Bill cosa ha detto della scusa per non far venire Miriam?-
-è stato zitto, secondo me non gli piace neanche-
-vabbè che ne sai può anche essere che non la vuole farsi vedere dai paparazzi-
-però con te si faceva vedere-
-per quell'unico giorno?- Amy alzò un sopracciglio
-si-
Arrivarono a casa di Amy ed entrarono in casa
-hai un'ora di tempo per prepararti- sorrise Leni
-ma come? sono già le 8?-
-e 5, sono le 8.05-
-cazzo, vado a lavarmi-
dopo essersi lavata ed essersi messa una maglia bianca e dei pantaloncini di jeans neri si mise le converse ed era pronta
-eccomi- arrivò da Leni
-sono le nove meno cinque-
-non mettermi fretta, andiamo-
arrivarono alle 21.15 al ristorante trovando già tutti
-scusate il ritardo, ma Amy abita in culo ai lupi- disse Leni
-allora la prossima volta te ne vieni a piedi- sorrise Amy scherzando
-nono poi mi mangiano i lupi- sorrise Leni
-ciao Gustav ciao Georg- sorrise Amy avvicinandosi ai due
-ciao Am- l'abbracciò Gustav
-ehi bel sorriso- si Georg l'aveva soprannominata 'bel sorriso', per poi abbracciare Amy
-tu in mezzo a noi che ti dobbiamo raccontare- disse Gustav mettendosi alla destra di Amy e georg alla sinistra, bill si mise non proprio di fronte ma un pò più a destra
-Am domani hai da fare?- chiese Tom
-ehm no perchè, lavoro solo la mattina domani-
-non è che mi faresti leggere qualche cosa dei tuoi libri?-
-certo, preparati eh- rise Amy
-per le 17 a casa nostra-
- va bene-
poi Amy si mise ad ascoltare le storie dei suoi amici ai suoi lati e ogni tanto sentiva il piede di Bill toccare più volte il suo, notando che la guardava spesso e volentieri