Capitolo 16

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Nel cuore della notte, mentre Yejoon dormiva nella camera per gli ospiti, Dahyun aveva preparato una valigia con il minimo essenziale e aveva fatto lo stesso anche per sua figlia. Aveva chiamato Momo, la quale, nonostante l'ora tarda, non aveva fatto domande ed era corsa da lei in auto, aspettandola con ansia sotto casa.

Dahyun, molto silenziosamente, si era diretta in camera di sua figlia e l'aveva svegliata con un bacio. La piccola si era addormentata piangendo e a Dahyun le si spezzò il cuore vedendo tutti quei fazzoletti umidi sparsi nel letto.

«Che c'è mamma? È già ora di svegliarsi?» Con voce ancora stanca, Somi iniziò a stropicciarsi gli occhi, cercando di mettere a fuoco sua madre.

«No piccola... Andiamo da Momo per un po' di giorni, va bene?» Le aveva domandato, aiutandola ad alzarsi dal letto.

«Perché? Papà ha fatto qualcosa di brutto?»

«Papà ha fatto qualcosa di molto brutto... Non avrebbe dovuto reagire in quel modo, per questo ce ne andremo via un po'»

«E non pensi che così sarà ancora più triste?»

Prima di risponderle, Dahyun pensò bene a cosa dirle. Non voleva traumatizzarla in alcun modo e, soprattutto non voleva che odiasse suo padre per come aveva reagito dopo che se n'era andata. «Papà ha bisogno di rimanere da solo per un po' di tempo, spero che un giorno te ne renderai conto, ma alcune cose si risolvono in solitudine, riflettendo sui propri comportamenti»

Somi annuì senza fare altre domande. Si fidava di sua madre e, se le diceva di fare qualcosa, non trovava un motivo per non darle ragione.

Si finirono di preparare ed in perfetto silenzio, Somi e Dahyun uscirono da quella casa. Dahyun aveva avuto tutto il tempo di lasciare un biglietto a Yejoon. Aveva scritto parole dolci e significative, nella speranza che potesse ritornare l'uomo a cui voleva bena. Il suo attaccamento verso di lui era profondo e sincero, e credeva davvero che quell'esplosione d'ira rappresentasse solamente un momento di sconforto mal gestito.

Quando entrarono nell'auto di Momo, Dahyun poggiò delicatamente la testa sulla spalla dell'altra, lasciandosi andare in un pianto silenzioso per non farsi sentire da sua figlia.

Al loro arrivo, quando Somi era stata messa a letto per dormire, Dahyun si era infilata il pigiama lentamente, per poi mettersi nel letto di Momo, aspettando che quest'ultima finisse di prepararsi e la raggiungesse.

«Mi dispiace» Sussurrò Dahyun, interrompendo quel silenzio straziante. «Scusami se ti ho svegliata in piena notte. Domani hai anche l'inaugurazione del negozio e so che hai molte cose da fare...»

«Il negozio può aspettare» Disse Momo, entrando nel letto e mettendosi sotto le coperte con Dahyun. «Tu sei più importante»

«Non ti ho neanche detto cosa è successo e te sei corsa in mediatamente... Mi dispiace davvero, io-» Dahyun cominciò a piangere, lasciando il discorso a mezz'aria per dare spazio ai singhiozzi.

«Sh... Va tutto bene... Ci sono io ora» Momo l'avvolse tra le sue braccia e cominciò ad accarezzarle i capelli morbidi. «Ci sono io»

«Sono così felice di averti ritrovato» La guardò dritta negli occhi, poi, senza neanche esitare, le si avvicinò per baciarla.

«Puoi anche non dirmi niente, ma se volessi parlarne, io sono qui per ascoltarti» Le riferì Momo, stringendola a lei.

«Voglio solo stare così ancora per un po'... Solo io e te» sussurrò Dahyun, socchiudendo gli occhi mentre si abbandonava al familiare profumo di Momo, identico a quando erano giovani. «Sei così diversa... Eppure quando chiudo gli occhi, sei sempre la stessa...»

Un lieve sorriso si delineò sulle labbra di Momo mentre continuava ad accarezzare dolcemente la testa di Dahyun, lasciandole teneri baci sulla fronte. L'amore che provava per lei era completo, e pur avendo il cuore addolorato per la tristezza di Dahyun, si sentiva fortunata ad averla fra le braccia.

Pochi istanti prima che entrambe si lasciassero trasportare dal sonno, una luce intensa filtrò attraverso la porta socchiusa, che si aprì sempre di più rivelando la sagoma di una bambina che teneva stretto il suo adorato peluche.

«Mamma... Momo...» disse la piccola voce con un filo di preoccupazione.

«Che succede, tesoro?» Domandò Dahyun, ancora addormentata.

«Non riesco a dormire... Posso entrare nel lettone con voi?» chiese la bambina con un'espressione dolce e timida.

Momo sollevò leggermente le coperte dalla sua parte del letto, offrendo spazio alla piccola. «Ma certo piccola, vieni pure»

La bambina salì sul letto con il suo peluche stretto tra le mani, annidandosi con un sospiro di sollievo tra la mamma e Momo. Dahyun le accarezzò i capelli con tenerezza, mentre Momo posava un bacio delicato sulla guancia della bambina.

«Fa caldo, però qui si sta bene» Sussurrò Somi, accoccolandosi tra le due.

«Fa caldo? Vuoi che vada a dormire altrove e ti lasci da sola con la mamma?» Scherzò Momo con un sorriso giocoso.

Somi sbadigliò leggermente e, mentre chiudeva gli occhi, rispose: «Fa caldo, ma mi piace l'odore».

«L'odore?» Chiese Dahyun, sorpresa e incuriosita.

«L'odore di famiglia» Pronunciò Somi prima di crollare nel mondo dei sogni.

«L'odore di famiglia...» Ripetè Momo, commossa da quelle parole. «Dahyun... penso di essermi innamorata di tua figlia... Intendo un amore familiare... Non so come spiegarlo...» confessò Momo, le parole impregnate di emozione.

Dahyun posò lo sguardo su Somi addormentata tra di loro, un sorriso dolce sulle labbra. «Capisco esattamente cosa intendi... è un legame speciale, un affetto unico. Senti quello che sento io ogni giorno»

Sotto le coperte, la piccola respirava dolcemente, immersa in un sonno tranquillo e sereno. Momo e Dahyun rimasero lì, abbracciate, nel silenzio amorevole della notte.

Poi, Dahyun prese la mano di Momo e la baciò leggermente. «Anche se non sei la madre biologica di Somi, il tuo amore per lei è così puro... E io... Io ti amo ancora di più per questo»

Momo, commossa, si avvicinò a Dahyun, stringendola forte. «Ti amo, Dahyun... E amo questa piccola meraviglia che ci ha fatte rincontrare»

Le due donne si scambiarono uno sguardo tenero, sapendo di essere unite da un sentimento forte e profondo che superava qualsiasi definizione, augurandosi di trovare momenti più preziosi di questo, immersi nell'amore che avevano costruito insieme.








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ANGOLETTO

Scusate, ma tra il compleanno della mia BFF, Natale e i vari regali che lo precedono, non ho avuto molto tempo per scrivere hehehe

Heart Shaker - Parte DueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora