Capitolo 12

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Trascorsa una splendida giornata insieme a Momo, per Dahyun era giunto il momento di rientrare a casa. Dopo una serie di giri di auto discutibili fatti da Momo, Dahyun scese davanti al suo palazzo insieme a Somi.

Attendevano entrambe che Momo parcheggiasse l'auto di Dahyun e che le salutasse prima di prendere un taxi per tornare a casa.

Momo, con un sorriso luminoso stampato in viso, si rivolse a Dahyun con disinvoltura: «Allora, buona giornata...»

Somi, stando accanto alla madre, osservava la scena con interesse, pronta a salutare Momo insieme a Dahyun. Tuttavia, decise di fermarsi all'istante, non appena vide Momo avvicinarsi a sua madre per baciarle la guancia. Era abituata a quel tipo di saluto da parte delle amiche di sua madre; tuttavia, quello che Momo aveva dato sembrava diverso. Era più intimo, quasi come se avesse un significato speciale. Gli occhi di Somi si strinsero leggermente mentre rifletteva su quella piccola ma significativa differenza nel gesto di Momo, suscitando un'improvvisa curiosità nei confronti della dinamica tra sua madre e l'amica.

«Ci sentiamo...» Dahyun le aveva preso la mano, solo per poi lasciargliela lentamente.

«Tu piccola? Non mi saluti?» Momo aveva risvegliato Somi da quel piccolo stato di trance in cui era entrata poco prima.

«Si, certo» Le rispose la bambina, facendo si che il suo splendido sorriso, tornasse come per magia. La strinse forte a lei, poi la lasciò andare con un bacio sulla guancia, proprio come aveva fatto lei con sua madre pocanzi. «Un giorno possiamo stare insieme?» Le domandò poi. «Mi piace stare con te, ma non passiamo mai del tempo insieme»

Momo guardò Dahyun come per chiederle il permesso, tuttavia non c'era bisogno, dal momento che qualunque tipo di rapporto avrebbe voluto instaurare con sua figlia, a lei sarebbe andato più che bene.

«In realtà, ho molto tempo libero, però dovrei fare dei giri per arredare la pasticceria e temo che potresti annoiarti a scegliere l'arredamento»

«Che dovresti fare?»

«Beh, scegliere i colori da usare, i mobili, il logo e mettermi in contatto con tutti coloro che si occupano di fare i vari lavori»

«L'ultima parte è noiosa, ma a scegliere i colori sono bravissima!»

«Allora vuoi venire con me? Possiamo iniziare già da domani se alla mamma va bene»

«Posso?» Somi glielo aveva chiesto con così tanta dolcezza, che neanche volendo Dahyun avrebbe potuto dirle di no.

«Ma certo piccola»

«Evvai!» Festeggiò vittoriosa la bambina, saltellando sul posto. «A che ora mi vieni a prendere? Posso portare il mio pupazzo?»

Momo rise della gioia provata dalla bambina e le accarezzò la testa, scompigliandole i capelli. «Ti passo a prendere dopo pranzo e si, puoi portare il tuo pupazzo»

«Ok!» Esclamò la bambina abbracciandola di nuovo, prima di prendere la mano di sua madre. «Andiamo a casa?»

Dahyun annuì, poi salutò di nuovo Momo con un abbraccio, prima di prendere l'ascensore per salire fino al suo appartamento. «Ti piace Momo?» Domandò a sua figlia, premendo il pulsante del piano.

«Molto! Però mi dispiace che a papà non piace... Posso chiederti perché?»

«È complicato... Magari un giorno ti racconterò tutta la storia, ok?»

«Non puoi raccontarmela ora?»

«Sei ancora troppo piccola per capire i dettagli, ma ti prometto che un giorno ti racconterò tutto e senza tralasciare nulla» Le rispose accarezzandosi il pancione.

Heart Shaker - Parte DueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora