Capitolo 9

63 8 1
                                    

Momo si appoggiò al muro esterno del supermercato, sentendo la freschezza della superficie rigida contro la schiena mentre sfogliava le pagine dei social sul suo cellulare. L'assenza da molte delle manifestazioni recenti le aveva lasciato un vuoto, non solo nel suo programma, ma anche nel suo spirito. Sebbene si stesse sforzando di riorganizzare la propria vita, c'era ancora un'eco di quella sensazione di benessere che le sfuggiva. Sentiva un desiderio ardente di apportare un cambiamento nel mondo che la circondava, ma si rendeva conto di non essersi mai davvero interrogata su cosa ci fosse al di là della sua prospettiva. Le persone esiliate, quelle escluse dal consueto tessuto sociale, dovevano pur avere un posto dove trovare rifugio, no? Forse, in fondo, sarebbe stato anche meglio per loro. Questo impulso di esplorare il mondo esterno si era insinuato nella sua mente come un'idea che non voleva lasciarla.

Una voce infantile chiamò il suo nome, interrompendo il flusso dei suoi pensieri. «Momo!»

«Ehi, piccola Somi!» rispose Momo con entusiasmo, lasciando che la gioia irradiasse il suo volto mentre sollevava la bambina in un abbraccio e la faceva volteggiare leggermente in aria. «Cosa ti porta da queste parti?»

«Mamma mi ha promesso un gelato triplo cioccolato!» Annunciò Somi, mentre Dahyun le raggiunse rapidamente.

«Triplo cioccolato? Addirittura?» Momo si unì all'entusiasmo della bambina. «E a cosa dobbiamo questo straordinario regalo?»

Somi si rattristò per un istante prima di rispondere. «Mamma e papà hanno avuto una discussione... io ho pianto un po', ma ora è tutto a posto»

La descrizione breve e malinconica della situazione da parte della bambina colpì Momo, trasmettendole un senso di comprensione e compassione. Si chinò leggermente verso Somi e la abbracciò con dolcezza prima di rivolgersi a Dahyun. «Credo che un gelato triplo cioccolato sia esattamente quello che serve per far tornare il sorriso, vero?»

Mentre camminavano verso la gelateria più vicina, Momo si rese conto di quanto la piccola conversazione avesse toccato corde emotive profonde in lei stessa. Prese Somi per mano, mentre con l'altra sfiorava il dorso di quella di Dahyun. «È tutto ok?» Domandò sottovoce per non dare troppo nell'occhio.

«Poi ti racconto» Dahyun le sorrise forzatamente. «Piuttosto, perché sei in questa zona della città?»

«Mio padre mi ha trovato una sorta di magazzino...»

«Per fare?»

«Beh... Avevo intenzione di trovarmi un lavoro, quindi mi sono rivolta a lui, ma invece di assumermi, mi ha suggerito di aprire una pasticceria»

«Mi sembra un'idea carina» Rispose aprendo le porte della gelateria. «E come mai hai deciso proprio ora di compiere questo passo?»

«Diciamo pure che qualcuno di molto importante mi ha ispirata» Le rispose con un sorrisino.

«Dev'essere davvero speciale se ti ha convinta a mettere da parte la tua vita da manifestante»

«Talmente importante, che non c'è stato neanche bisogno di dirmelo»

«Quindi stai davvero rinunciando a tutte le lotte affrontate fino ad ora?»

«C'è solo una lotta di mio interesse al momento e devo concentrarmi al massimo se voglio vincerla»

«E di che lotta si tratta?»

«Penso che tu lo sappia già Dahyun» Mentre la piccola Somi era distratta nell'ardua scelta del gusto perfetto di gelato, Momo afferrò Dahyun per la vita, facendola avvicinare a lei. «La mia mammina preferita come sta oggi?»

Dahyun arrossì come un peperone, tuttavia non mosse un solo muscolo per allontanarsi da lei. «Mo... Che fai?»

«Non ci conosce nessuno qui, per quanto ne possono sapere, io e te potremmo essere benissimo sposate...»

Heart Shaker - Parte DueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora