Capitolo 4

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"É uno scherzo?" penso.

Seduto di spalle, c'è il ragazzo che avevo incontrato in aeroporto, quel tale Cameron Dallas.
Ride insieme ad un altro ragazzo, ma ancora non capisco cosa ci faccia qui.

D'istinto mi nascondo subito dietro la schiena di Breadly, per poterlo scrutare meglio.
*«Cosa diavolo stai facendo?» sussurra lui.
«Shh» sussurro a mia volta «fa finta di niente» e torna a parlare con la tizia di prima.
Dopo aver realizzato che non c'è motivo per cui io debba nascondermi mi sposto.
Proprio in quel momento lui si gira.

L'espressione che fa non appena mi vede è indescrivibile e posso giurare di aver visto la sua mascella toccare terra. Poi mi sorride e si volta di scatto iniziando a sussurrare qualcosa all'orecchio del suo amico.
Io faccio spallucce e torno a rispondere ai messaggi sul mio cellulare.

Ad un tratto entra Il Pelato (cosi l'ho soprannominato), che ho scoperto poi essere il vicepresidente qui. Sembra essersi fatto una corsa, ha la fronte sudata e il fiatone.
Sento darmi una gomitata dal mio menager e mi accorgo di aver in viso un'espressione schifata. Mi ricompongo subito e sento una risatina dal fondo della stanza, mi volto ed è Dallas.
Ma che problemi ha questo ragazzo?
Il tipo inizia a parlare rivolgendosi a me.
*«Signorina Rebecca, la prego di seguirmi nel mio studio per organizzare i suoi impegni per la registrazione della canzome e tutto il resto».
Annuisco e lo seguo, uscendo dalla stanza.

Dopo aver parlato nel suo studio per dieci minuti buoni, ritorniamo, per mia sfortuna, in sala registrazione.
*«Adesso conoscerai Mr. Bateman, l'insegnante di canto che ti aiuterá» mi dice Il Pelato.
Entriamo dentro e ci avviciniamo ad un uomo sulla trentina che sta parlando con Cameron Dallas.
*«Lei è...» dice il grassone riferendosi a me.
*«..Rebecca Nobili, molto piacere» lo interrompo io porgendo la mano a Mr. Bateman e sorridendo. Non voglio sembrare una bambina che ha bisogno che siano gli altri a fare le presentazioni.
Quello rimane un po' stordito, poi ridacchia con la sua voce rauca mettendomi una mano sulla spalla e si allontana.
L'insegnante invece ricambia il mio saluto *«Io sono Mr. Bateman, piacere mio» sorride.

*«E io sono Cameron Dallas» mi porge la mano, in modo ironico.

Cosa?

Gliela stringo con un sorriso falso e poi l'insegnante torna a parlare.
Solo adesso mi accorgo che l'altro ragazzo che era qui prima, è nello stanzino davanti al microfono pronto per registrare. Forse dovrei andarmene.
*«Stiamo per registrare, se ti va puoi restare per vedere come funziona» dice Mr. Bateman mentre armeggia con i vari pulsanti e manopole davanti a lui.
*«Si, grazie» rispondo e guardo avanti a me.
La musica parte e il ragazzo intona le prime strofe, la canzone è molto orecchiabile e senza accorgermene batto il tempo con le dita sul tavolo.
Poi mi sento osservata e mi giro verso destra.

Dallas mi sta fissando mentre si muove a destra e a sinistra sulla sedia girevole su cui è seduto.
É cosi sfacciato.
*«Cameron sta fermo con quella fottuta sedia, mi dai fastidio» dice Mr. Bateman senza nemmeno guardarlo, concentrato sul suo lavoro.
Mi scoppia una risata e subito mi copro la mano con la bocca, anche lui sorride, Cameron invece si limita a voltarsi di scatto infastidito.

Decido anch'io di sedermi, prendendo un'altra sedia dietro di me, poi controllo il cellulare.
Quando alzo lo sguardo, Dallas è vicinissimo a me e non posso fare a meno di guardarlo. Devo ammettere che è carino e potrei anche divertirmi un po' con lui, se non fosse per il fatto che è troppo sicuro di sè per i miei gusti.
Nel frattempo l'altro ragazzo smette di cantare, si toglie le cuffie ed esce dallo stanzino.
*«Vai, è il tuo turno» dice Mr.Bateman rivolgendosi a Cameron.
Lui annuisce e dopo aver battuto il cinque al suo amico, prende il suo posto.
Mi chiedo se non faccia anche lui cover come me su youtube, anche se non mi sembra proprio il tipo. Mi appunto mentalmente di andare a vedere i suoi video, una volta tornata a casa.

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