Vidi che era solo Jessica, così mi calmai e feci un sospiro.
- Che ci fai qui?! - esclamò la ragazzina preoccupata per me.
- Stavo solo gettando via l'immondizia, niente di speciale. - risposi.
Si passò la mano in una ciocca di capelli e disse abbassando la voce - Evelyn, mi hai fatta preoccupare.Come vanno le indagini? -
- Beh, le sto ancora continuando.Adesso dovrei andare. - dissi allontanandomi da Jessica proseguendo per il vialetto cupo.
Ogni tanto mi giravo per controllare se qualcuno mi stesse inseguendo, e avevo portato con me solo una torcia che mi avrebbe fatto luce per l'intero cammino.
La notte era sempre più cupa e si potevano udire solo i miei passi rumorosi.
Ogni tanto, passava una macchina e il vento trasportava leggermente i miei capelli color castano scuro.Bisogna ammetterlo, chi camminerebbe in una strada buia alle due di notte?Beh, credo proprio nessuno, spero di non cacciarmi nei guai.
Finalmente arrivai alla destinazione, vidi dal vivo il luogo dove è stato commesso il delitto.
Da lì iniziai a camminare lentamente, fino a quando, più in lontananza, udii una donna piangere e urlare.Questo significava che era in pericolo, ed ero pronta a vedere cosa le stava succedendo.Sono una ragazza abbastanza coraggiosa, ma in quel momento non rifletteii abbastanza.La povera donna era stata presa dai capelli dal serial killer, esatto proprio lui e si poteva sentire il suo respiro rumoroso.
La donna urlava a squarciagola, ma ero troppo spaventata per aiutarla, infatti mi nascosi dietro un muretto.
Non posso spiegare le emozioni miste che stavamo sommergendo il mio corpo, paura, terrore, ansia, malinconia, ma soprattutto eccitazione, avevo finalmente visto il serial killer dal vivo, ed era proprio quello rappresentato nella fotografia.Non potevo lasciare quella donna impaurita lì, necessitavo fare qualcosa, anche se non fossi stata capace di aiutarla.Afferrai una mazza un po' macchiatoadi sangue che si trovava dietro le mie spalle e mi feci vedere, distrando il serial killer la donna sarebbe potuta, così, scappare e questo avvenne.
Adesso, però, eravamo solo io e lui.Mi impallidì totalmente e il ragazzo mi sbatté con forza contro il muro lasciando la presa.La mia mano fece cadere la mazza insanguinata e mi ritrovai faccia a faccia con lui, ero spaventata, non sapevo come agire e il mio cuore stava cedendo, ero seriamente finita nei guai, pensavo che quello sarebbe stato il momento della mia morte e ripetei nella mia mente:
- CAZZO!CAZZO!CAZZO! -
Perciò, mi misi ad urlare, sperando che qualcuno, anche nel cuore della notte, potesse udirmi - AIUTO!!!AIUTO!!! -
Il serial killer mi lasciò andare e mi tappò la bocca, per farmi smettere di urlare.
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Criminal Passion
Romance𝐒𝐚𝐧 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐢𝐬𝐜𝐨 𝟏𝟗𝟗𝟕, la città fu scombussolata a causa di diversi crimini sconosciuti.Evelyn, una famosa criminologa di quei tempi, decise di occuparsene dei casi irrisolti, innamorandosi del 𝐬𝐞𝐫𝐢𝐚𝐥 𝐤𝐢𝐥𝐥𝐞𝐫.