I giorni che ci separano alle vacanze sono trascorsi velocemente, ma non sono stati sicuramente leggeri. Il giorno più pesante è stato ... ah si, quando ho scoperto che Misaki si era iscritta al club di calcio come manager. Non ho ancora detto a coloro che sanno il mio segreto, che quella ragazza potrebbe causarmi problemi. Sono già immischiati abbastanza in una storia di cui non dovevano venire a conoscenza.
Fortunatamente quegli strani sogni hanno cessato di esistere nella mia testa, penso che prima o poi torneranno alla carica, ahh lasciamo stare! Ora sono in vacanza, devo rilassarmi ... tonfo catastrofico. Ecco l'ultimo rumore famoso. Ryuu, come al solito, ha fatto cadere qualcosa! Imbranato.
Non muovo un muscolo, continuo ad ascoltare la mia canzone preferita. Certo, fino a quando qualcuno non ha deciso di toccarmi i fianchi facendomi sobbalzare. Finalmente sono arrivati, non ci speravo più. Con loro posso vestirmi normalmente, senza l'utilizzo di quel coso, ma non metterò mai e poi mai una gonna. Le odio, le divise femminili, che sono proprio composte da queste, le vorrei bruciare! Tutte!
Abbraccio tutti, Aoi (Skie), Midori (Jade) e Kariya (Aitor). Lo so, dovrei parlare un po' anche con Shindou (Riccardo), ma in questo momento vorrei essere me stessa, almeno per un po' di tempo, non chiedo altro.
«Ragazzi lei è Jibril, la mia migliore amica. Jibril loro sono quelli di cui ti ho parlato» la mia migliore amica li guarda, con lo stesso sguardo con cui guardava me la prima volta che ci siamo viste. Lo stesso sguardo gelido, anche se il suo occhio è il contrario.
Solo quando li ha squadrati per bene comincia a salutarli, per fortuna ha cominciato a parlare. Il suo silenzio fa davvero venire l'ansia, quando succede, ho paura che combini qualcosa di strano. Si, insomma, non è per niente semplice capire che cos'ha in mente. Quello che so è che ho azzeccato su una cosa: sta litigando con il mio compagno di squadra.
«Lasciamo perdere dai, che vuoi fare cara. Fuori non possiamo andare a meno che tu non te lo metta» io faccio una smorfia come risposta alla mia amica e mi butto sul divano. Uffa, tanto vale guardarsi un film in casa e dormire.
«Buona sera a tutti. Si esce o si guarda un film a casa? Tanto i suoi tornano tra un paio di giorni, non combinate guai.» grazie cugino della mal ora. Non potevi essere più felice o comunque dire con serenità quella dannata frase!
Non so come, ma optiamo per guardare un film a casa che, per la precisione, non sto nemmeno seguendo. Osservo le espressioni dei miei amici, sono felici e parlano di ogni cosa, quanto vorrei non dovermi più nascondere da Shindou (Riccardo) ed essere chi voglio essere anche con lui.
Mi sento qualcosa di caldo avvolgermi le spalle, qualcuno ha deciso di abbracciarmi o qualcosa del genere. Decido di non ribellarmi ed appoggiare la mia testa sulla sua spalla. Una cosa sola non ho ancora capito: da quando Kariya (Aitor) è seduto vicino a me? Le opzioni sono due: o sono talmente smemorata da non ricordarmi che si è seduto subito, all'inizio del film, oppure si è avvicinato dopo senza farsi sentire.
Per lo meno ora non mi sento esclusa dal gruppetto che continua a parlare, ma allora ... che senso ha guardare un film se poi alla fine tutti parlano di altro? E io perché diamine mi sto facendo un mucchio di domande e mi faccio problemi su ogni cosa? Bho, non riesco a capirci più niente.
«Ehi tutto bene?» e tu da quanto ti preoccupi di come sto? ... basta! Se mi pongo un'altra domanda, giuro che esco da qui, me ne frego di quella dannata bugia e mi faccio un giro. Promesso.
«Si tutto bene, sono solo un po' stanca di tutto questo caos che mi sono creata, ho voglia di un attimo di pace» finita la mia mini spiegazione, Kariya (Aitor) comincia a ridacchiare. Ma che cos'ho detto che non va!? Ho parlato come una persona normalissima.