capitolo 15

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Rimase li, spiazzato e io non sapevo come comportarmi.

"M-marshall..."

Non feci in tempo a finire la frase che una lacrima gli rigò il viso. Iniziò a piangere buttandosi in ginocchio con le mani su gli occhi.

"Marshall che hai, perchè piangi?"

Cominciai a gattonare verso di lui e appena arrivai alzò lo sguardo: aveva gli occhi gonfi e rossi per colpa delle lacrime.

" Se mi vuoi raccontare, io ci sono"

Gli feci un sorriso vero, un sorriso che non facevo da tempo.

" O-ok"

Lo aiutai ad alzarsi. Ci mettemmo seduti sol letto e così iniziò a raccontare.

" Sai, io non sono sempre stato un vampiro... però questa trasformazione mi permise di sfuggire a una morte dolorosa, anche se più doloroso di quello che ho vissuto non c'è niente..." una lacrima scese dai suoi bellissimi occhi.

" Marshall se non vuoi continuare..."

" Tranquilla, so che di te mi posso fidare."

Sorrisi.

" Quando vuoi iniziare sarò qui ad ascoltarti"

Sospirò.

" Devi sapere che mia mamma morì quando avevo cinque anni e mia sorella ne aveva undici. Dopo aver sofferto innumerevoli anni finalmente salì al cielo... Ma mio padre cadde in una profonda depressione e questa la sfogava su me e mia sorella picchiandoci o chiudendoci nella gelida cantina senza nemmeno una coperta per scaldarci... Una sera aveva fatto baldoria in casa e li successe il finimondo... i suoi amici erano ubriachi fradici e cercarono di stuprare mia sorella. Dopo pochi minuti io non resistetti e presi le sue difese ma tutto quello che ricevetti dal mio gesto... fu una frustata con una cinta e la chiusura dentro lo scantinato. Dopo che gli amici di quel mostro se ne andarono cominciò a insultare mia sorella dicendogli che avrebbe dovuto comportarsi da puttana e soddisfare i loro bisogni sessuali....."

Iniziò a piangere.
"Gli ha detto che le avrebbe dato una punizione esemplare... Mi ricordo ancora le sue urla, le sue richieste d'aiuto. Tutto quello che cercai di fare fu sfondare la porta, ma tutto quello che ne ricavai fu una spalla slogata. Il giorno dopo uscì e vidi mia sorella vomitare come non mai. Allora quel mostro la portò dal medico e lui disse che... era... incinta. Quel pezzente l'aveva violentata. Dopo poche ore tornammo a casa, lui prese un coltello e lo infilzò nello stomaco di mia sorella. Cadde a terra agonizzante e mentre moriva dissanguata mi sussurrava parole simili alle tue. Vidi la sua anima scivolare via dai suoi occhi. Corsi in camera e chiusi la porta a chiave. Poi da lì non ricordo niente. Tutto quello che mi viene in mente e che mi risvegliai così"

Finì di parlare. Io stavo piangendo... Non ci potevo credere, il ragazzo che amavo ha dovuto subire tutto questo in tenera età.

" Marshall...Se ti può consolare di sicuro quel pezzo di merda che ha osato rovinare la tua vita sarà di sicuro all'inferno."

" Lo so. So che tu mi capisci"

Angolo mee

Bene questa è la storia di marshall ( inventata da me). Spero che il capitolo vi piaccia :))


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