Capitolo quattro: ritorno a casa

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Camminai con lui fino a casa, non riuscivamo a parlare.

"Uffa ma devono capitare tutte a me? Che silenzio...." pensai trà me e me

Dopo un po cominciò a parlare

"Sei una ragazza simpatica e adorabile dopo tutto, un agnellino" mi guardò con aria maliziosa

"We caro come sarebbe a dire dopo tutto?"

"Ho detto un mio paragone ora dimmi il tuo"

"Be.... penso che sei un ragazzo dolce e imbecille, soprattutto la seconda" lo guardai, aveva una espressione strana. "Ma del resto non è colpa tua, tutti i maschi sono cosi, non devi mica sentirti in colpa" mi misi a ridere e lui cominciò con me.

Arrivai a casa, ci salutammo ed entrai.

"Ciao amore, come è andata il primo giorno di scuola?"

"Benissimo mamma grazie, ora vado in camera"

"E il pranzo"

"Non ho fame ciao" e sbattei la porta.

A dire il vero avevo molta fame ma in quel istante ero troppo emozionata per mangiare.  Mi misi nel letto e mi addormentai.

Mi svegliai alle tre per colpa del cell

"Uffa se non fosse che è nuovo lo avrei già scaraventato fuori dalla finestra." 

Guardai il messaggio:

" HEY bambola vieni ad aprire la finestra corri che ho voglia di vederti."

Non sapevo di chi fosse il numero ma già lo immaginavo. Apri la finestra e vidi marshall sul tetto.

"HEY marshall che caspita ci fai qui?"

"Avevo voglia di parlarti dato che sei l'unica amica che ho"

"Dai entra, che senno ti ammali"

"Grazie mille era ora, è una ora che sono qui fuori...Sai sei proprio tenera mentre dormi ti avrei voluto rapire ma non posso"

Sbarrai gli occhi.

"Che razza di sciochezze stai sparando, marshall! E poi perchè sei venuto sul mio tetto a scassarmi mentre dormivo beata..."

"PF... Quanto sei noiosa piccola ti ho voluto fare solo una sorpresa e poi ti dovevo chiedere un cosa"

"Avanti spara bello mio" Dissi in tono sarcastico

"Be... Ecco...Ti andrebbe di uscire con me uno di questi giorni?"

Mi si fermò il cuore e cominciavo a diventare paonazza cosi abbassai lo sguardo.

"Non ti sembra di correre un po troppo? Insomma ci siamo conosciuti oggi"

"Non fraintendermi non è un appuntamento, anche se mi sarebbe piaciuto che lo avvessi considerato cosi..."

"Va subito al punto marshall, a me questi giochetti non piacciono"

" E solo una uscita per conoscerci un po meglio tutto qui"

SILENZIO

"Allora che dici ci stai?"

"Si"

"Bene, allora a domani" detto questo usci dalla finestra.

Non ci potevo credere ero davvero emozionata in quel momento e se lo rendeva felice allora lo ero anche io...

Marshall lee  and meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora