"Andiamo in spiaggia?" Propone Sara.
Tutti sembrano d'accordo. Ferragosto si avvicina e come di consueto, Sara e il suo gruppo di amici si sta preparando per festeggiarlo. Io sono stata invitata da una mia vecchia comitiva, non so ancora se ci andrò, forse resterò semplicemente a casa a deprimermi e struggermi in santa pace.
"Sì dai, falò e alcol!" Commenta entusiasta Miriam, una cara amica di Sara.
Con noi ci sono anche Leonardo ed Elia, Denny mi sa che ha litigato col suo caro amico per la sua bravata. Non mi importa, ho già preso la pillola e credo che finalmente non dovrò più averci nulla a che fare.
Alla fine, dopo aver liberato anche Elia, Leonardo ha ammesso di aver esagerato e che non mi importuneranno più. Almeno per il momento, ha aggiunto, ma questo mi lascia ben sperare... anche se non posso proprio negare quanto tutto ciò mi eccitasse, persino l'idea di avere gli occhi di Elia addosso, mi eccitava.
"Andiamo, voglio un caffè e una sigaretta." Dice Sara, prendendo Miriam a braccetto. Il resto del gruppo si accoda, forse perché Sara in effetti è come la loro capetta.
"Io lo voglio anche!"
"Idem, andiamo."
Sara rimane a guardare verso di me, sorpresa che non voglia anch'io un caffè, visto che rimango seduta. "Andate, andate. Penso che tra poco rientro."
"Va bene." Dice Sara, poi si volta verso Elia che al contrario non è un bevitore di caffè.
"Vengo tra un po', devo chiamare mia madre."
"Rimango anch'io, devo dire due parole ad Aria." Spiega Leonardo.Tutti fanno uno strano ululato eccitato e il ragazzo sembra quasi arrossire, con timidezza per giunta, come se avesse davvero la coscienza pulita. Storco le labbra infastidita, al contrario Elia sembra un cucciolo rimasto inerme, forse finge per Sara, forse è davvero così.
"Tieni, ho letto che fino a cinque..." Cerca di porgermi la pillola ma io blocco le sue mani e gliele spingo gentilmente indietro.
"Ho già fatto da sola."
"Costa un sacco, almeno lascia che ti restituisca i soldi."
"No, grazie."Leonardo deglutisce, probabilmente pensa a cosa dovrebbe fare per comprarsi il mio consenso, non capendo che davanti ad Elia continueró sempre a comportarmi così. È il minimo che possa fare, dopo l'inferno che gli ho fatto passare.
"Che farai a ferragosto?"
"Sarò con degli amici."
"Con chi?!" Si intromette adesso Elia.
"Probabilmente ci accamperemo in spiaggia vicino-"
"Passalo con noi, stai con noi."
Lo guardo con occhi docili, poi sospiro e chino lo sguardo. "No, non lo farò."
"E chi sarebbero questi amici?" Domanda Leonardo, incrociando le braccia al petto.
"Non sono fatti tuoi." Sbuffo, infastidita dal suo atteggiamento protettivo, come se potessimo considerarci ancora amici - e dire, che io amico l'ho considerato davvero.
"Aria..."
"Vorrei la smettessi... di parlarmi - dico freddamente mentre mi alzo e prendo la mia borsa. - Ci vedremo comunque a ferragosto, vogliono accamparsi anche loro davanti al Mulino."Si tratta di un vecchio panificio in procinto del mare, caduto in disgrazia dopo la morte del proprietario. Diventato però tra i giovani un punto di ritrovo molto popolare.
"Mi dispiace per come sono andate le cose, Aria." Mi richiama Leonardo ed Elia è pronto a seguirmi, quindi mi fermo.
"Cosa... vuoi fare tu? Rimani dove sei." Rimprovero il povero Elia e poi guardo Leo.
"Sono serio, Aria."
"Davvero? Se non aveste iniziato il vostro stupido gioco..."
"Non avrei mai potuto averti. No? Comunque, sappi che è finita con Denny, non metterà mai più un dito su di te, se questo ti preoccupava - dice, avvicinandosi a me abbassando sensualmente lo sguardo su di me. - Ma non posso assicurarti che io farò lo stesso."Lo stronzo furbacchione, questo lo dice a bassa voce. Forse perché in realtà mi sta proteggendo da una qualche reazione spropositata da parte di Elia, o forse perché lui è il primo a volersi proteggere dai suoi pugni.
Quando Leonardo si allontana, io rimango senza parole ed Elia se ne accorge. Mi sfiora il braccio, ma io indietreggio subito, guardandomi furtivamente intorno. Siamo stati fortunati una volta, non so se lo saremo nuovamente, anzi, sicuramente no, soprattutto se a pochi metri c'è Sara.
"Cosa ti ha detto?"
"Che non succederà più niente."
"Questo l'ho sentito, sai di cosa parlo. Non mi prendere in giro."
"Qualunque cosa mi abbia detto, non ti riguarda Elia. Devi... devi smetterla."Allora Elia mi prende per il braccio, stavolta così forte che non posso allontanarmi. "Non mi riguarda? Io non sto lasciando Sara perché me lo hai chiesto tu, io sto facendo tutto ciò che mi dici di fare tu!"
"Lasciami!"
Lui obbedisce e a me viene un nodo in gola. È così dolce e ferito, per colpa mia. "Come fai ad essere così fredda, con me?"
"Non posso fare altrimenti... Elia."
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|| IN PAUSA || Il teorema del peccato || Storia erotica || +18 || Explicit
RomanceAria rimane invischiata in un terribile gioco erotico insieme a tre di quelli che credeva essere suoi amici... La cosa peggiore? Dovrà accettare ognuna delle loro proposte. Tutto, pur di mantenere il segreto.