Ce lo ha durissimo e gonfissimo, mentre preme sul mio pube ed è come toccarsi con me, tramite me. Lo guardo affascinata, sedotta, lo trovo bellissimo anche se bellissimo non lo è. Ha un naso grande, possente, le labbra sono ricurve e la sua pelle è bianca, anche se adesso ha le guance arrossate a causa del sole, che risaltano sul suo incarnato pallido. I capelli gli scivolano lungo la fronte, gli coprono le orecchie, ed è semplicemente incantevole ai miei occhi, sono pazza della visione che ho di lui, in questo momento, in penombra.
La luna e in lontananza la luce dei falò, illuminano debolmente in parte i suoi tratti facciali, e mentre si masturba stringendo le mie gambe attorno al suo grosso membro, penso che potrei farlo per ore. Osservarlo intendo, mentre mi fotte gentilmente. Sta per entrare, ha poggiato la sua cappella nella mia apertura e mi sta accarezzando il ventre con il dorso di due dita.
"Sei bellissima."
Non rispondo, non potrei mai allo stesso modo, ma mi sento comunque in diritto di avvicinarlo amorevolmente a me, mentre scivola dentro di me già umida, baciandogli il collo, i lobi delle orecchie, gli angoli della bocca. "Davvero?"
"Vanitosa." Dice, mentre entra completamente in me.Gemo, è incredibile. Riesco a sentire ogni centimetro della sua lunghezza dentro, inoltre non è gentile come Leonardo, deve aver covato molto ultimamente e sembra si stia sfogando dentro di me fin da subito. Rudimentali i suoi movimenti, energici e assestanti, mentre mi sollazzo in un piacere sconosciuto, il piacere del peccato.
In fondo al proprio cuore, tutti credono di conoscersi. Credono che ciò che stanno vivendo sul momento sia ciò che fa bene loro, e io non sono diversa. Mi abbandono a piaceri e istinti sconosciuti, credendo che questo vada bene. Non ho paura mentre lego le gambe intorno a lui, intorno ai suoi fianchi non così stretti adesso.
"Nessuno lo sa davvero, ma sei vanitosa." Mi sussurra all'orecchio.
Arrossisco, come se le mie guance non fossero abbastanza rosse e calde. "Che... dici?"
"Sei la più vanitosa di tutte, questa cosa, non mi piace." Lo dice, come se non stesse continuando a darmi un profondo piacere.
"Allora perché sei qui?"
Sorride, lo sciocco, troppo sobrio per poter giustificare le sue azioni. "Perché io non ragiono quando ti vedo. Perché non sto mantando a puttane tutto perché me lo hai chiesto tu. - Dice, e sollevandosi, mentre il suo bacino continua ad andare. - Ma tu ti diverti con Leonardo, sei stupida? Cioè, non lo capisci, davvero?"
"Quindi scopi così quando sei geloso?"Lui si ritrae, stava per venire, sorride nervoso mentre lo tira fuori e tiene con il palmo la cappella, tamponandola come per bloccarne il getto. Io mi copro la bocca, questa cosa mi ha inevitabilmente fatto ridere, non ho potuto trattenermi.
"Stronza."
"No, è che sei bello anche così." Le parole mi escono di bocca che non lo realizzo se non dopo diversi secondi. Ho fatto per l'ennesima volta la cosa sbagliata, neppure nelle piccole cose riesco ad essere una persona per bene.
"Come no." Si gratta dolce il naso con la mano, mentre distoglie lo sguardo, è veramente bellissimo.
"Forse dovremmo smettere, adesso." Lo dico, lo dico come se questo potesse pulire la mia coscienza in un solo secondo.
Lui mi guarda, all'inizio non parla, poi sospira e mi allarga nuovamente le gambe. "Sai anche tu che non potrai continuare la serata, se non ti farò venire."
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|| IN PAUSA || Il teorema del peccato || Storia erotica || +18 || Explicit
RomanceAria rimane invischiata in un terribile gioco erotico insieme a tre di quelli che credeva essere suoi amici... La cosa peggiore? Dovrà accettare ognuna delle loro proposte. Tutto, pur di mantenere il segreto.