Ma che vuole? Perché vuole che esca con tutti gli altri?
Lo so che sta escogitando la sua nuova Leonardata, però onestamente devo ammettere che, nonostante tutto, ho pensato qualche volta a noi due, in quella camera, in quel momento, ma so perfettamente che deve rimanere soltanto un momento. Forse avrei dovuto rifiutare ma ha insistito facendomi immaginare che mi sarei persa qualcosa di grosso, e quindi eccomi qui a camminare come una stupida verso il patibolo.
Deglutisco mentre sistemo la bretella della mia canottiera, mi avvio a passo spedito e appostati al solito posto ci trovo il gruppetto di Sara, infatti i primi occhi che raggiungo sono quelli di Elia ma li sposto in fretta, sorridendo imbarazzata a mia sorella, per poi abbassare lo sguardo.
"Non ti fai vedere da un po'." Dice Denny, non so con quale coraggio.
Leonardo lo fredda con lo sguardo e l'amico ridacchia, infastidendolo ulteriormente. Poi si volta verso di me, sorride compiaciuto, ho fatto quello che mi ha detto di fare, sono stata sicuramente molto brava per lui. "Come stai?" Mi chiede.
Vedo Elia mordersi le labbra mentre si volta con frustrazione. Ho il cuore in gola mentre le mie labbra umide schioccano un semplice: "bene." Nessun 'e tu?'.
"Raga non ve lo volevamo dire così ma ci siamo messi insieme."
Mi volto sconvolta verso il biondino bastardo che ridacchia contento. "Leo!"
"Dai amo – mi mette un braccio sulle spalle e mi avvicina a lui, dandomi un bacio sulla guancia – lo dovevano sapere, non l'hai detto manco a Sara."
"Ma stronza!" Esclama mia sorella, povera, ignara di quale trama maligna ha organizzato il buon Leonardo, il sempre fresco Leonardo.
"Aspetta Sara, non..."
"Ecco che cazzo fate tutti ultimamente. – Dice, offesa, accendendosi una sigaretta. – Ancora devo capire cosa fai tu, però." Si rivolge ad Elia che reagisce guardandola freddamente negli occhi.
"Cosa?"
Sara fa una smorfia infastidita, poi sbuffa. "Lasciamo stare. Da quanto vi frequentate?"
"Poco – mi anticipa Leonardo, mentre la sua mano scivola lungo il mio fianco, massaggiandomi la schiena, poi afferrandomi un gluteo che stringe – è che Aria è timida. Lo sapevi che era timida?"
"Con me mai."Non riesco a reagire come vorrei, sono frastornata. Se il tocco poco, poco elegante di Leonardo, ben nascosto dietro la sua schiena, mi sta in un certo senso trascinando in un'altra dimensione, gli occhi di Elia addosso, feriti, ingelositi così profondamente, mi fanno impazzire. Sono di certo la persona peggiore al mondo ma se mi concentrassi davvero su quello che sta succedendo, potrei anche rimanerci scema. È tutto assurdo, è tutto così improbabile.
Mi sento sinceramente dispiaciuta ma profondamente eccitata, in questo momento.
"Hai capito? Tua sorella sospetta." Mi sussurra dolcemente all'orecchio, lo bacia, poi guarda Elia e si mette a ridere.
"Smettila." Gli sussurro, evitando a tutti i costi il volto del povero Elia, con i suoi occhi verdi m assottigliati sensualmente.
"Smettila tu di pensare a lui, non hai vergogna davanti a tua sorella?"
Fremo dal desiderio di tirargli lo schiaffo più forte della sua vita ma non reggo il confronto con i suoi occhi azzurri e deglutisco. "Sei pessimo."
"Non più di te, siamo fatti l'una per l'altra." Dice, scoppiando in una fragorosa risata da matto.Fuck.
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|| IN PAUSA || Il teorema del peccato || Storia erotica || +18 || Explicit
RomanceAria rimane invischiata in un terribile gioco erotico insieme a tre di quelli che credeva essere suoi amici... La cosa peggiore? Dovrà accettare ognuna delle loro proposte. Tutto, pur di mantenere il segreto.