9

368 6 10
                                    

«Sofia ci sei?»
Diciamo in contemporanea io e Gaia

«Si raga ci sono, vi ascolto»
«Che hai in questi giorni?»
«Sembri assente»
Aggiunge la biondina accanto a me.
Credo di poter intuire di cosa si tratta

«È-è Agostino.. Non facciamo altro che litigare, non reggo più. Inoltre sono parecchio agitata, e lui aggrava ancor di più la situazione!»
«Vogliamo restare uniti per il bambino ma così è troppo! Manca poco e la finiamo qui me lo sento!»
Le stesse parole di Ago...

«È un momento no, litighiamo spesso. Proviamo a sopportarci per il bene di Thiago. Ma credo che non dureremo ancora a lungo..»

«Sofi io credo che proprio per il bene del bimbo dovete lasciarvi. Immagina quanto soffrirebbe a vedervi sempre a discutere»
Dico io

«È solo che non voglio far crescere mio figlio come sono cresciuta io con due genitori separati. Dover scegliere con chi passare le feste, festeggiare due compleanni. Non voglio!»
Si sfoga riprendendo fiato

«Amo però non si può andare avanti così, o trovate un punto di incontro sennò nulla»
«Ga non è così semplice. Ci sarà sempre qualcosa che lo lega a me!»
La posso capire a pieno.
Dover lasciar andare la persona che ami per il bene di entrambi è una cosa difficile. Posso confermarlo.

Parliamo ancora per un'oretta abbondante e dopodiché ci dividiamo.
Sto andando a casa di Andrea. Sono stanca morta, penso che se in questo esatto momento toccassi una superficie comoda potrei collassare su di essa.

«Che faccia signorina! Ha dormito stanotte?»
Esclama il moro avvicinandosi a me

«Divertente Arrigoni come sempre»
Sbuffo e lo bacio

«Mi sono dimenticato di dirti..»
«Questa sera c'è una cena con i nostri, Paky, Sfera e i loro ragazzi»
«Fantastico, Sofi viene?»
Scuote la testa in segno di negazione.
Pensavo di avere qualcuno con cui parlare, a quanto pare mi sbagliavo.

«Però ci sarà Angelina, la fidanzata di Gio»
Quanto ammiro questa ragazza, conoscerla dal vivo sarà per me un onore.
Angelina Lacour, una vera dea. Conosciuta a livelli di fama internazionali!
Lei e il famoso rapper hanno avuto un figlio, il piccolo Gabriel.

«Andre»
«Mh»
«Forse è meglio se io restassi a casa»
«Perché mai?»
Mi guarda confuso

«Non vorrei farti fare brutta figura, insomma io non sono bella neanche un quarto delle ragazze con cui ti frequentavi o che eri abituato a portare in studio e a questi eventi»
Sono molto insicura di ciò, soprattutto se questo può influire sull'immagine del mio "ragazzo"

«Non dirlo più, sei perfetta ai miei occhi. Poi i ragazzi ti adorano non hai nulla di cui preoccuparti»
«Ma-»
«Niente ma, tu verrai con me stasera. Non posso andarci senza la mia donna
Sorrido ed arrossisco, queste frasi mi fanno un certo effetto poi dette da lui

«Ti imbarazzi con così poco?»
Annuisco coprendomi il viso con le mani.

«Pronta?»
Sbuca alle mie spalle facendomi sussultare

«Credo di si»
Mi volto verso di lui a testa bassa, le mie insicurezze mi stanno divorando

«Sei stupenda cazzo»
Mi bacia ed io allaccio le braccia al suo collo

«Staresti bene anche senza»
Sussurra al mio orecchio con una voce sexy e il suo solito sguardo malizioso

«Ah si?»
Mi piace stuzzicarlo, lo ammetto.
Fingo di dovermi sistemare i tacchi e mi abbasso facendo casualmente scontrare il mio sedere con il suo membro

«Porca puttana»
«Sei bellissimo anche tu amore mio»
Sfioro le sue labbra con le mie, ma senza baciarlo.
Il suo livello di eccitazione è ormai al massimo, riesco a percepirlo

«Andiamo sennò faremo tardi»
«Bastarda»
Me la rido di gusto mentre ci avviamo verso il salotto

«Dopo riprendiamo quello che abbiamo iniziato, sappilo».

Arriviamo al ristorante, davvero molto raffinato e allo stesso tempo moderno. Un classico locale per persone famose.
I miei occhi si puntano su Vincenzo, decido di correre da lui.

«Vince!»
Lo abbraccio forte dandogli un bacio sulla guancia

«Hey Vi, non ci siamo più beccati. Hai qualcosa da dirmi?»
Dice indicando con lo sguardo Andrea intento a parlare con i suoi

«Sembra sia tornato tutto ok, lo spero davvero tanto»
«Me lo auguro».

Continuo a parlare con il napoletano e altri invitati, quando si avvicina a me una ragazza alta, di carnagione non troppo scura, capelli lunghi e castani. La riconosco subito..

«Ciao bella, io sono Angelina»
Mi porge la mano sorridendo

«Vittoria»
«Che bel nome, encantada de conocerte Vittoria!»
Per fortuna ho studiato spagnolo e la capisco, le sorrido a mia volta

«Ay niña scusami! Non sono abituata a parlare sempre italiano»
«Tranquilla, qualcosina lo capisco».

Cominciamo a conoscerci, raccontandoci subito segreti intimi a vicenda, devo dire che è un ottima ascoltatrice.
Infatti mi siedo di fianco a lei nel tavolo, con alla mia destra il mio moro.

«Eres la mujer de Andrea, bien?»
«Esattamente»
«Ci ha parlato molto di te! Sei uguale alla sua descrizione.. Está realmente enamorado de ti!»
«Veramente?»
Annuisce euforica

«Si. Vittoria di qui, Vittoria di là, è magnifica e cose del genere»
Ridiamo contemporaneamente.

«Come è stata la gravidanza?»
Le chiedo incuriosita, so che ha partorito da meno di un anno e vorrei sapere meglio

«I primi mesi è stata dura, notti insonne date dai dolori e i continui coniati di vomito, ma per il resto un'esperienza meravigliosa. Ha dato modo anche a me e Gionata di essere più uniti»
«Immagino. Dalle foto su Instagram il bimbo sembra la fotocopia del padre!»
«Già.. Hermoso como él!».

All'improvviso sento la mano di Andrea accarezzare il mio interno coscia distraendomi dalla conversazione

«Sei riuscita a realizzarti sotto molti punti di vista.. Sei da ammirare veramente»
Dico in difficoltà, mi sta mandando in estasi ma devo tornare in me

«Una bella famiglia, una casa e un lavoro, non me lo sarei mai aspettata da me stessa»
«Non bisognerebbe sottovalutarsi troppo»
Cerco di nascondere i gemiti fallendo.
Gli tolgo la mano nonostante volessi con tutta me stessa che continuasse quella piacevole tortura. Ma siamo a tavola in più con un sacco di persone.

«È stata una serata molto bella»
L'evento si è concluso e ora stiamo tornando a casa, e so già cosa mi aspetterà

«Te lo avevo detto»
«Dovrei darti ascolto più spesso»
Mi scruta e si lecca le labbra stringendo il volante.
So a cosa stai pensando caro mio, decido di giocare anche io

«Vuoi continuare a guardarmi senza fare nulla?»
Quanto mi piace provocarlo

«Non sai che ti farei cazzo»
«Perché non farlo?»
«Non ti converrebbe»
Continua con gli occhi pieni di malizia mentre accosta la macchina in un vicoletto isolato

«Fanculo ti voglio ora»
Mi sposta a cavalcioni su di lui e tira indietro il sedile, e proprio così finiamo per fare l'amore in macchina.

«Ah cazzo!»
«È stato magnifico»
Ha le mani appoggiate ancora al mio lato b

«Ti amo Andre»
«Anche io amo».

SPAZIO AUTRICE
Buon anno ragaa.
Vi avverto, nei prossimi capitoli ci sarà un bel casino, pronti? 🔥

un milione di volte 2 || shivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora