Un terribile errore

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Dopo che ebbero mangiato il take out che Crowley aveva comprato, andarono in salotto con dei calici di vino e si misero l’uno accanto all'altro, coccolandosi, nonostante ci fosse ancora una certa tensione che il Demone decise di rompere.

"Perché"

Crowley lasciò che le parole gli uscissero da sole, senza neanche cercare di fermarle.

"...cosa?"

"Perché non me lo hai detto?" Aziraphale lo guardò confuso, piegando la testa.

"Puoi spiegarti meglio, per favore?"

"PERCHÈ NON MI HAI DETTO DI ARISTIDE" urlò disperato il rosso, mettendosi seduto e guardandolo con le lacrime agli occhi.

"Oh..." sussurrò. "Io- uff...Crowley-"

"No. Perché non me lo hai detto? Perché non mi hai detto che hai avuto... un altro?"

"Non pensavo fosse importante... e poi anche tu hai-"

"Io ho solo scopato un paio di volte! Lo sai che non ho amato nessun altro! E poi io te l'ho detto, almeno."

Aziraphale rimase in silenzio, contorcendosi le mani per il nervosismo, giocherellando con i pollici, nonostante non si fosse reso conto di star stropicciando il guanto in lattice.

"Adesso mi dici perché."

"Eri... eri caduto e... ero a pezzi immaginando quanto stavi soffrendo senza poter fare niente, così-"

"Così hai pensato bene di rimpiazzarmi." sbottò furioso, incrociando le braccia al petto e guardando dall’altra parte.

"NO! Così Aristide mi stava dando conforto e lui ha frainteso e allora mi ha baciato e-"

"TI HA BACIATO- Santo Ciel-Satan- SANTO QUALCUNO" le parole gli uscirono disordinate, così come i sentimenti che stava provando. Aziraphale aveva baciato qualcun altro prima di lui e non glielo aveva detto?!

"Ma giuro che non ho sentito niente!"

"E IO TI CREDO!" esclamò sarcastico, facendo gesti all’italiana.

"DEVI, CROWLEY. STO DICENDO LA VERITÀ! Davvero..."

Si erano entrambi alzati in piedi, l’uno davanti all’altro, Aziraphale aveva il volto rigato dalle lacrime, la voce tremante, mentre Crowley cercava di fare il duro e nascondere i suoi occhi lacrimanti dietro gli occhiali da sole.
Il biondo stava gesticolando come un matto però il guanto gli scivolò dalla mano e volò in un angolo della stanza.

"TU MI TIENI NASCOSTO UN EX E IO DOVREI CREDERTI"

"SÌ"

"E PERCHÈ?"

"PERCHÈ IO- ti am-..." la frase gli morì in gola, non che non lo pensasse, ma non riusciva a dirlo.

"Anche io, Angelo" sussurrò il rosso.
"Ma... non posso, non riesco ad immaginarti con un altro."

"E non devi, mio caro. È acqua passata, ormai. Non mi è mai piaciuto veramente. È stato solo un malinteso, sennò non starei con te adesso."

Aziraphale gli si avvicinò e gli accarezzò la guancia sinistra,per poi dargli un dolce bacio sulle labbra e spostare inavvertitamente la mano,ora non guantata, sul suo ventre.
Crowley sobbalzò nel sentire quell’improvviso calore, come se avesse appena bevuto una cioccolata calda dopo un giornata molto fredda, ricambiò comunque il bacio e non appena si staccarono lo guardò con occhi amorevoli.

"Ti va se... andiamo di sopra? Ah, sì, prima quando stavi gesticolando molto, ti è volato quel guanto laggiù. A proposito, come mai ne hai solo uno?"

"Oh...cazzo” fece l’Angelo,realizzando cosa aveva appena fatto e poté benissimo sentire tutto il Paradiso inveire contro di lui. Il suo sguardo incrociò quello dorato del Demone, che aveva la testa leggermente piegata, e decise di lasciar perdere, baciandolo di nuovo e spingendolo fino alla loro camera da letto.

La mattina dopo, verso le undici, quando ormai il sole era già alto nel cielo e i suoi raggi colpivano i volti delle poche persone che ancora dormivano: Aziraphale e Crowley erano alcuni di questi.
I due esseri celestiali, infatti, la sera precedente, avevano fatto l’amore, per rimediare alla loro litigata, e si erano addormentati l’uno tra le braccia dell’altro, con il braccio di dell’Angelo sopra il ventre del Demone.

Crowley si lasciò sfuggire un grugnito quando il sole lo colpì in pieno volto, facendolo voltare verso il compagno e provare a nascondere il volto nel petto nudo di Aziraphale.
Il biondo percepì quel cambio di posizione, grugnendo infastidito, per poi accennare un leggero sorriso e stropicciarsi gli occhi, svegliandosi lentamente.

L'Arcangelo Supremo girò lo sguardo verso la sveglia digitale sul comodino, lasciandosi scappare uno sbadiglio, per poi sgranare gli occhi con un gemito di dolore. Eccola là: una fitta alle gambe.
A quel suono, il Duce Infernale si costrinse a svegliarsi e guardò il compagno con occhi preoccupati.

“Stai bene Angelo?” domandò con voce roca dal sonno, Aziraphale si girò lentamente verso di lui e accennò un sorriso.

“Buongiorno caro” lo salutò dolcemente, rubandogli un bacio. “Sto bene, sto bene…ho solo dei- ehm…dolori conseguenti a ieri sera.”

“Oh”

Il Demone arrossì alla menzione delle loro attività energetiche, che lui stesso aveva insistito a continuare fino a che non fossero crollati l’uno tra le braccia dell’altro.
E, nonostante le polemiche dell’Angelo per le troppe posizioni acquisite o il dibattito su chi di loro due doveva comandare, ciò era accaduto precisamente verso le quattro di mattina, con Crowley che era caduto stanco morto a pancia in giù.

“-owley? Caro,va tutto bene?”

La voce di Aziraphale e le sue mani che lo stavano scuotendo leggermente lo riportarono alla realtà. Annuì semplicemente e gli posò un dolce bacio sulle labbra come buongiorno, avvolgendo il suo collo con le braccia.
Sentiva la strana e improvvisa voglia di essere coccolato, di stare nel letto e guardare un film con il suo compagno mentre bevevano della cioccolata calda.

“Sì…sto bene, ho- possiamo stare a letto? Non mi sento di alzarmi” mormorò Crowley, accoccolandosi al petto del compagno. Aveva uno strano calore febbricitante e Aziraphale se ne accorse subito.

“Certo caro…certamente”

L’Angelo sapeva di dover fare qualcosa, sapeva che prima o poi Crowley lo avrebbe scoperto e lui avrebbe fatto di tutto per far sì che il figlio di Dio rimanesse in vita.

oracisonoio eccoti accontentata, my Angel

ALLORA

COSA SUCCEDERÀ ORA? CROWLEY ABORTIRÀ O TERRÀ UN POSSIBILE SECONDO GESÙ CRISTO?

A VOI LA PAROLA.

CIAU ARCOBALENI

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