15 anni dopo

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Essere genitori si era dimostrato più difficile del previsto, soprattutto per Crowley a causa delle sue mommy issues.
Aziraphale gli era stato accanto in ogni momento, era stato lui a cambiare i pannolini dei gemelli, a cullarli quando piangevano, a raccontare loro le favole della buonanotte e l’altro lo aveva osservato cercando di imparare.

Nei primi anni di vita i bambini crebbero più velocemente di due infanti normali, essendo figli di un Angelo e un Demone avevano dei piccoli vantaggi.
Jane era la copia esatta di Crowley, come Freddie era quella di Aziraphale, ma avevano gli occhi l’uno dell'altro.

Avevano deciso di farli andare a scuola, di fargli avere un’istruzione, nonostante Crowley non si fidava affatto a farli andare in mezzo ad umani senza cuore che bacchettavano ragazzini innocenti.
L'Angelo invece aveva insistito perché “una buona istruzione può farli diventare importante”, o meglio così gli aveva detto una sera mentre erano a letto e il Demone aveva accettato.

Maggie e Nina andavano a trovarli giornalmente, avevano subito fatto buona impressione sui due e ovviamente avevano le loro preferenze.
Non avevano notizie di Gabriel e Beelzebub da quindici anni, non sapevano che fine avevano fatto, sapevano solo che Beelzebub aveva avuto il bambino e si erano appartati in un posto tranquillo nelle campagne di Londra.

Quella mattina, il primo settembre del 2028, Jane e Freddie avrebbero iniziato le superiori ed avevano scelto due indirizzi diversi, la prima sarebbe andata al Linguistico mentre lui al Classico.
Erano già le sette e mezza, ma nessuno dei due era pronto dato che stavano litigando per il possesso del bagno.

“SONO TRE ORE CHE DEVO FINIRE DI PREPARARMI!!!” urlò Jane scocciata. Indossava una top nero, dei jeans scuri e un gilet blu scuro. I capelli rossi le arrivavano alle spalle, completamente spettinati.

“E VAI A PREPARARTI IN CAMERA DI PAPÀ!” urlò di rimando Freddie. Era molto diverso rispetto alla gemella, indossava una semplice felpa bianca e dei pantaloni beige, delle converse nere e un paio di occhiali rotondi.

“CHE PALLE PERÒ! HO I TRUCCHI IN BAGNO!!”

Nel sentire quelle urla, Anthony J. Crowley abbandonò il suo intento di fare colazione e salì le scale verso la camera dei ragazzi, che avevano lasciato la porta aperta.
Si appoggiò con la spalla allo stipite, incrociò le braccia e ridacchiò, facendo voltare i suoi figli.

“Qualche problema, ragazzi?”

“Freddie non vuole lasciarmi il bagno!” rispose subito Jane.

“MA NON È VERO!” ribatté il biondo.

Crowley rise, ricordando di quando fossero lui e Aziraphale a bisticciare per chi si dovesse preparare prima. Si avvicinò alla figlia e le diede una pacca sulla spalla per rassicurarla, questa rispose con un sorriso accennato e capì le intenzioni dell’adulto ancora prima che le pronunciasse.

“Puoi usare i miei, intanto potrei farti una coda, che ne dici?”

“Oh sì! Grazie Dada!”

Crowley sorrise, si commuoveva ogni singola volta che lo chiamavano in quel modo.
Prese per mano la figlia e la portò nella camera matrimoniale che condivideva con il compagno, lasciando che Freddie si preparasse con calma.

Aziraphale era nella libreria, stava sistemando alcune carte per dei probabili clienti, aveva iniziato a dare in prestito dei libri abbastanza nuovi a pagamento e la cosa gli stava piacendo particolarmente.
Proprio mentre stava mettendo a posto gli ultimi arrivi, sentì dei passi familiari arrivare alle sue spalle e non fece in tempo a girarsi che sentì le calde labbra del compagno sul proprio collo.

“Buongiorno Angelo” sorrise Crowley, continuando a dargli baci sul collo.

“Caro, mi hai visto cinque minuti fa” sbuffò divertito il biondo.

“cinque lunghissimi minuti!”

Gli si mise davanti, appoggiò le mani sui suoi fianchi e lo tirò a sé, dandogli un voglioso bacio che l’Angelo non tardò a ricambiare.
Si baciarono indisturbati per quelli che sembravano secoli, lontani da tutto e da tutti, stretti tra le braccia di quello che presto avrebbero chiamato marito.

“Ti amo” disse il rosso non appena si staccarono, facendo arrossire il compagno.

“Ti amo di più” sorrise di rimando Aziraphale, Crowley ridacchiò.

Sfortunatamente per loro, non sapevano che i due gemelli li stavano osservando farsi le coccole.

“Che gay. Dovreste prendervi una stanza”Disse Jane ridacchiando, seguita da Freddie

“Ma sono carini…”

“Secondo me è perché la figlia è gelosa…” rise Crowley, che ancora stringeva il suo Angelo tra le braccia.

“NON È VERO!”

“Coraggio ragazzi” intervenne Aziraphale, staccandosi dolcemente dalla presa del fiancé. “Non vorrete fare tardi il primo giorno, spero”

“Assolutamente no, papà” gli fece eco Freddie. “Stavamo giusto per andare”

“E mi raccomando” disse Crowley “se qualcuno vi minaccia fategli vedere cos’è la Furia Celeste”

“O l’inferno!” disse Jane ridacchiando

“Questa è mia figlia”

“Fate i bravi ragazzi, ci vediamo oggi”

“A oggi!” Dissero felicemente i due ragazzi mentre uscivano, la coppia tornò a guardarsi.e Aziraphale sembrava parecchio preoccupato.

“Che succede Angelo?”

"E se manifestano per sbaglio qualche potere?"

"ANGELO, TI RICORDI QUANDO STAVANO LITIGANDO E HANNO FATTO CADERE TUTTI I QUADRI DI CASA? ECCO IMMAGINA UNA COSA COSÌ A SCUOLA! POTREBBERO FAR CADERE GLI ARMADIETTI A MO DI DOMINO!!!"

“PE’ L’AMOR DEL CIELO, NO!” Esclamò ridendo, Crowley lo abbracciò e risero insieme.

“Sei sicuro che ce la faranno?”

“Sì. Ne sono sicuro”

STA AL VOI DECIDERE SE FARLO RIMANERE UNA SPECIE DI PROLOGO

DestielRealTm grazie del supporto :3

ADDIO ARCOBALENI.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 09 ⏰

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