Capitolo 9

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Per Emma il fine settimana iniziò benissimo tra il voto eccellente in Trasfigurazione ed i suoi successi durante gli incontri con l'Esercito.
Ma non fu così per la domenica.
Si trovava con Scorpius e con Bubble nei pressi del castello e quest'ultima le saltellava addosso in continuazione, facendoli ridere.
-A breve ci saranno le prove di Quidditch per la prima partita dell'anno e per inserire nuovi ragazzi nelle squadre.- le fece notare egli, prendendo Bubble tra le mani.
-Già, sono felice di ricominciare a giocare. Che tu ci creda o no, il Quidditch è l'unico gioco di squadra in cui riesco bene. I giochi babbani sono terribili, almeno per me.- Emma gli raccontò di un paio di episodi imbarazzanti in cui si era trovata coinvolta giocando a pallavolo o a basket con Selene, che era pessima come lei.
Scorpius ed Emma non la smettevano di ridere e si abbandonarono ad un bacio dolcissimo.
-Dici sul serio?! Non puoi essere così male nei giochi babbani e poi fantastica a Quidditch!-
-A quanto sembra, sì.-
Emma baciò il ragazzo dagli occhi grigi sulle labbra e continuarono la loro passeggiata.
Il graffio di lei era quasi passato e finalmente potevano passare un po' di tempo libero insieme, anche se la dolcissima Bubble era sempre tra i piedi.
-Emma!- la chiamò Hugo avvicinandosi ai due dopo averli rincorsi per molto.
-Hugo, sempre tempismo perfetto devo dire...- fece Scorpius quasi sussurrando.
Il rosso, infatti, non vi badò e disse rivolto ad Emma: -Vorrei entrare nella squadra. Il nostro portiere ha avuto un incidente durante l'estate ed ora non se la sente di giocare anche se sono passati mesi, quindi vorrei provare a prendere il suo posto.-
-Ma sarebbe fantastico! Hai bisogno d'aiuto?- gli chiese Emma elettrizzata e lasciando la mano a Scorpius, che si disturbò.
-Stavo proprio per chiederti questo. Te la senti?- le chiese lui sorridente.
-Ma non c'è tua sorella Rose che fa da portiere per i Corvonero? Vai a chiedere aiuto a lei, Emma è una cercatrice, come me.- gli domandò gelido Scorpius.
-Rose è troppo impegnata con Erbologia ultimamente. Studia con Tyler.- nel dire ciò, Hugo fece una smorfia di disgusto.
-Ma io posso benissimo aiutarti, non preoccuparti. Allora oggi pomeriggio alle sedici va bene?- gli chiese Emma.
Hugo annuì estasiato, le diede un bacio sulla guancia e se ne andò.
-Che bella idea però! Così mi passerò un po' il tempo.- fece Emma riprendendo la passeggiata con uno Scorpius ancor più gelido del solito.
Capito il perchè di quel comportamento, Emma cambiò argomento, parlandogli il meno possibile per il resto del cammino.
Intanto Selene, Benji e Rose si stavano dirigendo verso la serra numero uno per controllare le loro piante carnivore.
-Cerbiatta, come va con il tuo ragazzo?- chiese Benji a Selene, che fece una faccia stranita, ma poi capì e gli rispose seccata e imbarazzata.-James non è il mio ragazzo!-
Benji mostrò le sue fossette con un sorriso vago.
-Budino non la pensa così.- fece poi lui indicando l'aria.
-Ma come mai tutti questi soprannomi?- s'intromise Rose curiosa.
Selene le sorrise facendo spallucce ed indicando Benji con lo sguardo.
Questi riflettè un attimo e poi disse: -Fragola.-
-Ma cosa?!- chiesero in coro le due.
-Tu, rossa, sei Fragola.- spiegò Benji avanzando dentro la serra.
Rose era allibita. Era un tipo troppo strano per lei. Proprio non riusciva a comprenderlo.
Da giorni Selene cercava di farle capire che egli era solo diverso, ma non era una brutta persona, anzi, era un ragazzo fantastico.
Nonostante ciò, Rose continuava ad essere scostante con lui, come gli altri dell'Esercito del resto.
-Oh, guarda, Fragola, c'è Tyler.- le disse questi indicando il ragazzo che stava venendo incontro a loro.
-Cosa?! Oh, no! Sel, nascondimi!!- squittì Rose rimanendo fuori dalla serra.
-Perchè mai?- le domandò scettica e divertita lei.
-Poi ti spiego.-
-No, tu mi dici tutto ora.- insistette Selene.
Mente le due discutevano di ciò e Benji acchiappava l'aria alla ricerca di non si sa che cosa, Tyler uscì di lì ignorando l'atteggiamento del ragazzo e calcolando solo Rose.
-Rose, perchè sei scappata ieri?!-
La rossa abbassò gli occhi azzurri arrossendo e guardando torva Selene, poiché non le aveva dato retta e non l'aveva fatta fuggire in tempo.
-Io...-
-Tu cosa?! Si può sapere di cos'hai paura? Sappiamo benissimo entrambi cosa ci lega, e sappiamo anche che non si tratta di una semplice amicizia.- disse Tyler tutto d'un fiato.
Selene si spostò vicino a Benji, prendendogli le braccia che teneva ancora alzate come per acchiappare una mosca ed abbassandogliele, facendogli notare che non era il momento di dare spettacolo.
-Tyler, io...io non so perchè sono scappata!- fece Rose con un tono sempre più alto.
-E lo so io invece! Hai paura.-
Rose alzò lo sguardo sul volto mulatto ed occhialuto di lui.
-Aiutami a non averne.- sussurrò lei.
Tyler attraversò correndo quel paio di metri che li saparavano e la baciò, prendendole il volto tra le mani.
-Okay, direi che noi due possiamo anche andare ora.- suggerì Selene a Benji prendendolo per un polso e trascinandolo nella serra, mentre lui non distoglieva lo sguardo dai due che si baciavano.
-Allora, le nostre piante dovrebbero essere...ah, eccole!- esclamò Selene indicandole -Benji, mi stai ascoltando?-
Il ragazzo aveva lo sguardo verde-azzurro perso nel vuoto e il solito sorriso incantato.
-Deve essere bello baciare qualcuno, no?- le chiese sempre con l'espressione assente.
Selene sorrise e gli si avvicinò.
-Lo è.- fece poi -Tu non hai mai baciato nessuna?-
-Oh, no. Come potrei?- domandò lui sorridendo con lo sguardo basso.
-Perché dici così? Vedi che non sei così male, tutt'altro. Sei molto bello, un po' particolare, è vero, ma simpaticissimo.- gli disse lei sincera.
Benji scosse la testa.
-Mi fa piacere che pensi questo di me, ma la situazione è un po' più complessa. Oltretutto, hai mai visto qualche strega interessarsi a me? Sono condannato alla solitudine e a vivere storie d'amore solo nei miei sogni. Non mi vorrà mai nessuno.-
Non era certo la prima volta che Benji si mostrava così profondo, ma a Selene fece ancora più male vedere che pronunciava quelle parole con il solito sorriso vago, rassegnato alla sua condizione.
-Vuol dire che la persona giusta non si è ancora fatta viva, ma, quando lo farà, sarà speciale.- tentò di dirgli lei frenandosi dall'abbracciarlo e poi gli chiese -Ma tu sei innamorato, Benji?-
-Sì.- fece lui con l'espressione sognate persa nel vuoto.
-E posso sapere di chi?- gli domandò curiosa lei.
-Della persona speciale di cui parli, della persona giusta, ma io non lo sono per lei, a quanto pare.-
I due vennero interrotti dall'aprirsi della porta alle loro spalle e si nascosero sotto uno dei tavoli da lavoro, poiché la domenica non era permesso entrare nelle serre senza autorizzazione.
Albus e la professoressa Vivyan Bell erano impegnati in una conversazione.
-Allora domani verrai nel mio studio, ma cerca di non farti vedere dagli altri alunni.
Terence, piantala di miagolare!- disse la Bell tendendo in braccio il vecchio gatto rosso.
-Certamente, Vivyan. Sai che verrò.- fece Albus guardandola come ipnotizzato dalla sua bellezza.
-Lo so, Albus.-
Selene era scioccata.
-Lui l'ha chiamata per nome! Lei lo ha chiamato per nome!- sussurò a Benji.
-Povera Lucertola, non si rende conto che la Belladonna è una meta irraggiungibile.- disse Benji tristemente.
-Okay, Belladonna è sicuramente la Bell, ma...Lucertola? Da dove ti è venuto fuori? Povero Albus!- fece Selene divertita.
-Guarda, un canguro sopra un drago che balla il tango con uno gnomo.- disse lui con lo sguardo perso.
-Benji, non c'è nessun drago qui.- gli disse lei seria, prendendogli il volto tra le mani e guardandolo dritto negli occhi.
Voleva farlo ragionare.
Voleva almeno tentarci.
-Hai ragione, forse era solo un ippogrifo.-

JESS E IL POTERE DEL RUBINO 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora