Capitolo 21

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Il marchio si ergeva ancora minacciosamente sul castello e James e Scorpius erano impietriti.
Lily guardava prima loro e poi il marchio e viceversa, con i lunghi capelli rossi al vento.
I suoi occhi nocciola, come quelli della madre, brillavano.
-Lui le ha prese. Lui le ha prese!!-
L'urlo di James irruppe come un boato in una caverna.
Non era un urlo di pietà, di timore, di liberazione. No. Era un urlo di rabbia, di rabbia con sé stesso per non essere riuscito a proteggere la sua Riccioli d'oro, di voglia di vendetta, di voglia di agire.
-James...- fece Scorpius gelido. I suoi occhi grigi erano diventati acquosi.
-Ma che diamine ci facciamo ancora qui?! Dobbiamo salvarle!- esclamò James ormai fuori di sé.
I suoi occhi scuri erano fissi su quelli grigi dell'amico e le sue mani stringevano quest'ultimo per le spalle, come per fargli capire ciò che stava accadendo.
-James, cosa ti prende?! Non sappiamo nemmeno dove andare o dove sono! Dobbiamo riflettere!- fece Scorpius scontroso.
I suoi pensieri erano rivolti ad Emma, solo che era ancora incredulo. Non poteva essere stata rapita. Non doveva.
-Ma non capisci?! Se non si uniranno a Lui, le ucciderà! Perchè questo è sicuramente il Suo marchio.- esclamò James con i capelli neri come la notte.
Non mollava ancora la presa e Scorpius si allontanò scrollandoselo di dosso.
-Non saranno mica così stupide! Avranno un piano, come sempre. Dovresti fidarti di Selene ormai. Ha ragione lei. Non vi fidate abbastanza l'uno dell'altra. E tu hai questa mania di proteggerla, anche se lei è una strega abilissima.- fece Scorpius sprezzante.
James diventò ancor più pieno di rabbia e di odio.
-E tu?! Tu sei forse meglio? Che nemmeno ti preoccupi per Emma!-
-Io mi preoccupo, invece. Io la amo e la troverò!- urlò Scorpius irritato.
-Era questo che avresti dovuto dire fin dall'inizio! E invece no! No, mi vai a fare la predica!-
-Ragazzi, cosa sta succedendo?- chiese il professor Paciock venendo loro incontro con la professoressa Weasley e la professoressa Patil.
Lily era dietro i loro mantelli che voleggiavano per via della velocità alla quale andavano.
Li aveva chiamati lei. Si era allontanata vedendoli agitati e aveva riferito tutto a Paciock.
James e Scorpius si ricomposero, almeno esteriormente, dato che dentro ardevano entrambi di dolore, rabbia e timore per le ragazze.
Le due insegnanti rimasero di sasso.
Paciock stava riflettendo. Non era agitato. Aveva la situazione in pugno. Almeno così sembrava.
-Un marchio nero, Neville. Un altro...- fece la Patil respirando velocemente, troppo velocemente.
Victoire Weasley aveva sempre l'espressione gelida e corrucciata in volto.
Queste eccessive emozioni non le facevano bene nel suo stato.
-Perchè uno kneazle...?- parlottò tra sé e sé Paciock -Professoressa Patil, avvisi i prefetti di ciò che sta accadendo e dite loro di riunure tutti gli studenti nella Sala Grande. Passeranno lì la notte, sotto la sua sorveglianza, quella della professoressa Weasley e quella del professor Lupin.
Io e la Bell ci occuperemo di incrementare il sistema di sicurezza e di altro. Tutto chiaro?- concluse poi con fermezza.
I suoi occhietti brillavano d'ingegno.
-Ma, Neville,- cominciò James con un'estrema confidenza che sorprese Scorpius - noi ragazzi dell'Esercito- qui sussurrò -vogliamo partecipare all'azione. Ci siamo allenati per questo!-
Il preside lo guardò con tenerezza.
-Così ho stabilito. Voi andrete in Sala Grande a passare la notte lì. Domattina si vedrà.- fece Paciock.
James alzò i tacchi e tornò velocemente nel castello e Scorpius lo seguì insieme a Lily.
-Ma che ti prende?!- urlò Scorpius correndogli dietro.
-Devo salvare Selene. Dobbiamo salvare le ragazze. Noi. Noi dell'Esercito.- disse James con aria che improvvisamente sembrava riflessiva e pacata.
-Ma, James, come faremo? Ci sono i prefetti che...- iniziò Lily, prima di venire interrotta da un ragazzo con i risvoltini, che causarono il disgusto del fratello e di Scorpius.
-Bimba, dobbiamo finire qualcosa, ricordi?- le chiese lui cingendole la vita ed esplorando il suo fondo schiena con le mani.
-Rob, non è il momento. In primo luogo, c'è mio fratello davanti.- sussurrò Lily -E poi Hogwarts è in pericolo. Dobbiamo andare nella Sala Grande. Lì il preside Paciock ci spiegherà tutto.-
James guardò torvo la sorella allontanarsi con il suo "Rob" nella Sala Grande.
Non poteva combattere. Non quella sera. Altrimenti Robert avrebbe scoperto tutto dell'Esercito.
-James, se dobbiamo agire, dobbiamo farlo in fretta.- disse Scorpius flemmatico.
-Esattamente. Tu vai ad avvisare i Serpeverde e i Tassorosso dell'Esercito che non sono già stati bloccati in Sala Grande. Io cerco i Grifondoro e i Corvonero. Diamoci appuntamento nella Stanza delle Necessità.-
I due ragazzi si diressero l'uno verso il settimo piano e l'altro verso i sotterranei.

JESS E IL POTERE DEL RUBINO 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora