Capitolo 23

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-Ahi!!!- urlò Emma, non appena lei e gli altri tre uscirono dal tunnel vertiginoso e piombarono sul pavimento bagnato in un buio tunnel di pietra.
Selene si era già alzata in piedi, nonostante avesse la pelle ancora scottata e rossa e le mancasse l'aria.
-Emma, non puoi camminare con le caviglie conciate così.
Epismendo!- pronunciò Selene con la bacchetta puntata sui piedi della cugina e respirando affannosamente.
Non si era ancora ripresa e si sentiva mancare, ma avrebbe resistito. Doveva resistere.
Con la mancanza di parte dei poteri che Titanus aveva assorbito loro, Selene ed Emma non sarebbero state molto utili in quel combattimento. O almeno così credevano.
Emma vide il sangue fermarsi, per lasciare posto a delle cicatrici che andavano schiarendosi man mano.
-Per tutti i folletti...- fece Scorpius sbarrando gli occhi e guardando le cicatrici di Emma ormai bianchissime come la sua pelle.
Se solo si fosse ricordato di questo incantesimo...o, per meglio dire, se solo lo avesse studiato...
Benji giocherellava con l'acqua fangosa e si mordicchiava il piercing sotto il labbro.
Emma si alzò in fretta e senza fatica.
-Grazie.- disse dolcemente a Selene, la quale sorrise distrattamente.
-Benji, Scorpius, dove...insomma, dove sono gli altri?- chiese la riccia.
Era in pensiero per James, evidentemente.
-Cerbiatta, dobbiamo solo avanzare un po' e poi li ritroveremo a combattere contr...-
Benji fu interrotto da un rumore.
Scorpius impallidì ed Emma e Selene fecero scattare le bacchette.
Qualcun altro stava scendendo il tunnel.
Una donna magra, alta e pallida, dai capelli lunghi e neri, fuoriuscì dal tunnel, ma riuscì a non inzupparsi d'acqua.
Probabilmente era abituata a scendere lì giù.
-Cos'ha fatto a Fragola, Nemo e Prezzemolo?!- urlò con aria minacciosa Benji.
La Bell rise con la sua risata sensuale e poi divenne serissima, trafiggendoli con lo sguardo.
-Voi avete scoperto la mia vera natura, la mia dannazione e mi avete vista perdere il controllo.- qui strinse una collana lunga e con un grande zircone al centro del medaglione circolare, che i ragazzi non avevano mai visto prima di allora. Probabilmente la portava sempre sotto il camice nelle serre o sotto i suoi vestiti lunghi e neri.
-Ho imprigionato i vostri tre amichetti nel ripostiglio delle scope e credo che ci rimarranno per un bel po'. Almeno non li ho uccisi o dissanguati tutti, no? Dovreste ringraziare che avevo appena cenato.- concluse guardandoli con i suoi occhi ora dorati.
-Noi sconfiggermo Titanus.- disse Selene.
-E, se sarà necessario, anche lei.- fece Emma.
-Ragazze...- interruppe Scorpius.
-Gin...- fece Benji tristemente.
I due ragazzi si erano capiti al volo e sembravano provare compassione o quasi pena per Vivyan Bell la vampira.
Emma e Selene li guardarono scioccate.
-Vivyan, lei ha solo bisogno di Caddle. Lei vuole solo un posto sicuro per i vampiri e Lui glielo ha promesso.- disse Scorpius.
La Bell trasalì e lo sfidò con lo sguardo.
-Hai ragione, giovane Malfoy. Immagino ve lo abbia detto il mio stesso Signore. Be', sì. Faccio ciò che conviene di più a me e alla mia gente. E Titanus mi ha dato e mi darà il potere di farlo. Voi non avete accettato i vantaggi che avreste avuto unendovi a Lui, ma io sì.-
Terminato di parlate, Vivyan si voltò dando le spalle ai ragazzi.
Poi abbassò un po' la cerniera della sua tuta attillata, mostrando loro il collo da dietro.
-Il Marchio Nero!- esclamò Emma.
Infatti la Bell, proprio lì, aveva una specie di tatuaggio nero a forma di uno kneazle, creatura somigliante ad un gatto ma dalla coda di leone e dalle orecchie molto grandi.
Creature molto intelligenti e dall'abilità di riconoscere i tipi sospetti.
Ora Selene capì. Capì cos'era Raimbow, capì cos'era, o meglio, chi era Terence, il gatto della Bell, e capì perchè si attaccavano a vicenda. Rainbow era uno kneazle e avvertiva la presenza dell'Animagus Terence, Titanus.
-Sono una Titana.- disse Vivyan Bell fiera.
Emma e Selene si guardarono, capendosi al volo.
-È stata lei a scrivere quelle minacce col sangue sul muro, lei a ridurre così Albus, lei a far entrare Titanus Terenzius Caddle nel castello sottoforma di Gatto-kneazle!- urlò Selene.
-Siete sveglie, a quanto vedo.- fece la Bell con un ghigno.
Poi sfoderò la bacchetta e fece volare in aria i quattro ragazzi, che si misero ad urlare protestando, e li portò in fondo alla Camera, dal suo Padrone.

JESS E IL POTERE DEL RUBINO 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora