Ciao a tutti! Oggi continuiamo con "Poor little babysitter is dead"!
Eravamo rimasti ad Andrea che aveva iniziato a fare da babysitter ad Amanda ma che aveva notato alcuni particolari in lei che potrebbero riguardare il suo oscuro segreto
Apparte ció cominciamo!
Un venerdí mi presentai come al mio solito e la madre, con un tono piú rude del normale, m'informó che quella notte i miei servizi non erano necessari, chiedendomi se potevo invece venire sabato
Volevo stare con Amanda ma avevo anche bisogno di soldi, per cui dovetti accettare
Inoltre le chiesi se andava bene se informavo sua figlia che non avrei fatto da babysitter quella notte in quanto i bambini autistici possono reagire male ai cambiamenti della loro routine
Lei mi disse di si e cosí feci
All'inizio Amanda era sconvolta, ma si rianimó quando le assicurai che sarei venuto domani. A quel punto mi sorrise per poi dirmi:“La povera ragazzina è felice”
Il mio cuore si sciolse. Ero entusiasta di vedere come mi ero reso caro a lei finchè non vidi le ferite sul suo corpo. La piú preoccupante di tutte è stata quella sul suo collo
Giunsi quindi alla conclusione che doveva essersi grattata profondamente il collo. Doveva essere per forza cosí visto che sua madre le tagliava raramente le unghie
Oltre a ció, mi resi conto di non aver mai visto in prima persona il suo comportamento autolesionista
Quella notte non riuscii quasi a dormire a causa della preoccupazione per la dolce piccola Amanda
Quel sabato mi presentai all'appartamento in orario
La madre mi spiegó che non sapeva quando sarebbe tornata quella sera, per cui, con la puzza di alcol, mi chiese se potevo restare per la notte, cosa per la quale sarei stato pagato profumatamente
Inutile dire che accetai con gioia
Dopo che la donna se ne fu andata, trovai Amanda intenta alla sua solita routine di guardare i cartoni animati
Tutto andó normalmente finche non arrivó il momento di metterla a letto
Mentre l'accompagnavo su per le scale scricchiolanti nell'oscuritá della sua camera da letto, Amanda cominciò a arrabbiarsi
Le chiesi cosa c'era che non andava, perció lei mi rispose:"La povera ragazzina è spaventata, il povero ometto è tornato"
Non sapevo cosa pensare della sua seconda affermazione in quanto a volte Amanda diceva cose senza senso, ma nonostante ció la calmai e la portai a letto dicendole che l'avrei vegliata mentre dormiva
Un'ora dopo sentii Amanda dormire profondamente
Essendo stanco anch'io, mi rannicchiai sul divano mentre il sonno mi travolgeva
Mi svegliai quando sentii Amanda urlare, cosí mi alzai velocemente dal divano mentre le urla agghiaccianti continuavano e corsi fino alla camera da letto di Amanda
Mi feci coraggio per un breve momento prima di aprire la porta
Ok, ragazzi, ho deciso che la prossima parte sará l'ultima
Sará molto lunga, ma almeno scopriremo finalmente il segreto di Amanda!
Preparatevi per il gran finale!
Apparte ció direi di concludere qui
Ed ora... A presto!
STAI LEGGENDO
Il libro della rabbia (parte sette)
Non-FictionEsattamente come i precedenti libri della rabbia (ormai defunti) qui scriverò le cose che odio di più sottoforma di sfoghi P.S. Conterrà parolacce di ogni tipo, a volte anche bestemmie