5- The only problem that i want in my life is you.

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"Tom perfavore.." cercai di calmarlo mettendogli una mano sulla spalla ma non fece altro che scansarla via bruscamente e con freddezza.

"No cazzo! Avresti dovuto dirmelo lo stesso!" io e Tom non ci siamo parlati per 1 giorno intero e sfortunatamente, Morgan fece per sbaglio una cazzata: disse a Tom del messaggio di Vera.

"Tom ti prego.."
"Senti, vuoi veramente sentire cosa consiste? Beh ecco, Vera vuole un figlio con me e se non ci riusciamo ti ammazzerà. Faccio avanti e dietro da Tokyo a Los Angeles per mantenerti in vita ma ma no! Tu sei cosi scontrosa, vai via Ariana!" quelle ultime 3 parole mi fecero spalancare la bocca e gli occhi.

"Vai via?.."
"Si, anzi! Me ne vado io!" tirò fuori una valigia nera lanciandola sul letto e si diresse all'armadio prendendo i suoi vestiti e riponendoli nella valigia.

"Tom ti prego." ripetei avvicinandomi a lui ma mi scansò con occhi furiosi e pieni di rabbia, il suo viso era rosso a causa di questa emozione.
"No Ariana no! Zitta devi stare cazzo, zitta come hai fatto per quel fottuto messaggio!" lo baciai.

Lui sembrò prima rifiutare questo contatto ma poi ci prese la mano accarezzandomi i fianchi e ricambiando il bacio con foga e passione.
"Ariana.." mi guardò negli occhi.

"Scusami, pensavo non sapessi niente e non volevo causarti problemi." sussurrai accarezzando la schiena toccando le sue treccine nere.

"Tu non sei mai stata un problema, ma se lo fossi saresti l'unico problema che voglio avere nella mia vita." non fece in tempo a finire la frase che Bill misto preouccupato e furioso fece cadere a pezzi questo momento.

"Vera... nasconditi, ora." disse lui in fare sbrigativo.
"Cosa?"
"Nasconditi." disse Tom evidentemente capendo la situazione e cosi feci, mi misi sotto al letto puntando il mio sguardo prima su di lui e ora sotto la minuscola fessura su di esso.

"Dov'è?" una voce femminile ben riconoscibile invase le mie orecchie, dio mi vorrei vedere fra 2 giorni, quello che mi ripetevo anche 1 anno fa durante il primo giro con Tom.

"Fuori di qui." era Tom, la sua voce è unica per le mie orecchie.

"Mai Tom, mai" i passi si avvicinarono sempre di più fino davanti alla porta, mi tappai con tutte e due le mani la bocca mentre le lacrime rigavano il mio viso.

"Bel giochetto, tornerò Kaulitz, e non da sola." la porta poco dopo si chiuse in un tonfo e si aprì quella della camera.

"Esci fuori." era Gustav, mi alzai ancora piangendo scossa dall'accaduto e corsi ad abbracciare Tom.

Alive lifes-3 Tom Kaulitz.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora