Nuove avventure

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Sylvie's POV

Usciamo insieme dal teatro e sono tremendamente in imbarazzo: Mark è stato un vero ignorante nel suo modo di esprimersi riguardo lo spettacolo. Felipe mi è sembrato genuinamente interessato e ho avuto il presentimento che Mark gli stesse solo dando noia con le sue solite americanate.
"Très bien, ragazzi, io credo si sia fatta l'ora di togliere il disturbo e lasciarvi godere ALMENO questo paio di ore insieme" lancio uno sguardo torvo a Mark, che abbassa la testa.
"No te preocupes, nena" risponde Selena, anche lei imbarazzata per la situazione di prima. Felipe sembra ancora leggermente irritato. Ci limitiamo a scambiare un bacio sulla guancia e Mark e io ci avviamo verso la nostra auto.
"Come cazzo ti permetti, razza di ignorante?" chiedo a Mark, cercando di mantenere la calma.
"Sylvie, io... non era mia intenzione, ero genuinamente curioso, mi sarei dovuto esprimere meglio" ribatte Mark, adesso mi sembra veramente dispiaciuto. Deve aver realizzato l'enorme figura di merda che ha fatto.
"Mark, il mio continente non ha scoperto il tuo, per poi essere trattati così, abbi un po' di rispetto per culture diverse dalla tua, mi hai veramente delusa" gli dico, le braccia conserte.

Siamo in auto, Mark è silenzioso. Sta evidentemente elaborando il tutto. Sono stata molto dura prima ma quando ci vuole, ci vuole.
Gli poggio una mano sulla coscia, come a dirgli per che me è ora tutto a posto.
"Ça marche, Mark. A casa ti coccolo un po'..." dico maliziosa, avvicinando la mano alla patta dei pantaloni.
Nel frattempo, con l'altra mano libera invio un messaggio a Selena. Recito ad alta voce: "Chèrie, prima non ho avuto modo di dirtelo, ma volevo rivelarti che sono stata invitata alla prossima sfilata di Miu Miu, e ovviamente tu devi esserci. Sarà tra una settimana, fatti bella e non avere brufoli. Bisous!"

Aggiungo qualche emoji per sembrare meno stronza e premo Invio.

Sento sotto la mia mano, qualcosa farsi più grosso. Stringo intensamente per poi tirare un leggero schiaffo.
Sorrido verso Mark, che adesso mi sembra tutt'altro che pensieroso. Si lecca le labbra in maniera très sexy.

"Oh, chouchou, hai molta voglia di me, non è vero? Ti piace quando faccio la stronza?" dico in tono ammiccante.
"Mi fai eccitare, sei proprio la mia francesina preferita"
"Se ci fossero altre, sarebbero già tutte morte" tiro fuori un sorriso più falso dell'orologio di Mahmoud.
"Aspetta, hai tutto il rossetto sui denti, hai bisogno che te lo tolga?" sorride Mark, alternando lo sguardo tra me e la strada.
"E come vorresti toglierlo, lo sai, non mi piacciono i metodi tradizionali..." 
"Ho qualche idea" si limita a dire lui.
"Va bene, a casa voglio che mi mostri tutto, allora" ribatto, ancor più maliziosa.

Selena's POV

Siamo di ritorno a casa, è tardi, è stata una giornata veramente emozionante. Non posso immaginare per Felipe che, nonostante tutto, riesce ad avere ancora il sorriso stampato in viso.
"Contento, guapo?" gli chiedo, gli occhi mi brillano nel vederlo così felice.
"È stato tutto così magico... se la campana non avesse suonato, penso che avrei steso al tappeto Mark, con tanto di bocconi in bocca del pranzo che io ho preparato con tanto amore" risponde, adesso il ricordo sembra averlo infastidito.
"Felipe, è andata com'è andata. Lo sai meglio di me come sono gli americani, praticamente ci lavori tutti i giorni alla base NATO" gli dico, evidenziando l'ovvio.
"Hai ragione, non dovrei lasciare che un momento definisca il tutto. Grazie, Selena, per aprirmi gli occhi quando c'è un'oscura nebbia di rabbia ad offuscarli."

Riesco solo a sorridergli, mentre lascio cadere la borsa di Hermès sul divano per poi dirigermi in cucina e farmi un bel caffè.
"Gradisci del caffè, Felipe?" gli domando, facendo capolino dalla porta.
"No, grazie, muñeca, altrimenti non prenderei sonno, non so come tu faccia onestamente" risponde lui.

In effetti... forse bere un caffè alla sera, prima di coricarmi, non è l'idea migliore per conciliare il sonno.
"Vada per un po' di yogurt greco e una banana? Rilassa i muscoli e aiuta a dormire meglio!"
"Ci sto! Quest'idea mi piace!" ribatte lui, ora contento.

So che a Felipe ha fatto piacere questo mio piccolo commento da gymbro, proprio la sera prima mi ha detto che dovrei mangiare meglio... E be'... ha tutte le ragioni di questo mondo: da quando ho iniziato a lavorare per Sylvie, nonostante ci sia una mensa con pasti salutari, ho il vizio di ordinare d'asporto, proprio come solevo fare quando insegnavo. Era più semplice e più sbrigativo, in più mi dava quel senso di convivialità assieme alle mie colleghe docenti.

Nel momento esatto in cui inizio a tagliare la banana, mi arriva un messaggio sul cellulare.
"Hey Siri, leggi messaggio in arrivo!" le ordino.
"Leggo messaggio da ISPICA!"

Finito di ascoltare il messaggio, rimango a bocca aperta. Le mani tremano, sto cercando di reprimere un urlo di gioia ma non riesco.
"Andrò a una sfilata di Miu Miu!" dico a squarciagola, lanciando le braccia in alto.
Felipe, che stava semplicemente navigando in rete, alza lo sguardo verso di me. A primo impatto, ho l'impressione di vedere l'ombra del malcontento, ma credo di sbagliarmi perché corre subito verso di me e, prendendomi per i fianchi, mi fa volteggiare per tutta la cucina.
"Che bello, Selenita!" dice.
"Felipe, veramente, avrò la possibilità di conoscere i grandi artisti della moda contemporanea! Non puoi capire quanto sono trepidante!" rispondo, guardandolo con gli occhi che brillano. Se riuscissi a vedermi con gli occhi di Felipe, penso apparirei come uno di quei cartoni animati giapponesi dove le pupille quasi pare escano dallo schermo, in tutto il loro luccichio.

"Hey Siri, invia nota vocale a ISPICA!"
La nota vocale altro non è che un minuto delle mie urla eccitate e del rumore dei miei salti di gioia in cucina. Sono al settimo cielo!

Fatto ciò, ricambio il bacio che Felipe mi stava per dare prima che inviassi il messaggio a Sylvie. Lo stringo forte a me, sono così contenta di poter condividere qualcosa di così bello con una persona come lui.

Ritorno a tagliare le banane, mentre Felipe allunga il braccio nello scomparto del frigo e ne tira fuori il vasetto di yogurt greco. Entrambi versiamo i due ingredienti in una ciotola e mescoliamo.
"Ti dispiace se aggiungo un po' di gocce di cioccolato? Sai, ci stanno benissimo..."
"Certo, Selenita, a me non dispiace" dice, poco convinto.
Non gli do peso, stavolta decido di passarci sopra e aggiungere lo stesso il cioccolato, per coccolarmi un po'.
"Merenda e Il castello errante di Howl su Netflix?" chiedo a Felipe.
Ed eccoli di nuovo, i suoi occhi luminosi ed emozionati.
"Oh Selenita, tu sì che mi conosci bene!"

La mia condannaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora