In love?

29 3 0
                                    

La porta della camera si aprí lentamente facendo entrare un filo di luce nella stanza. In punta di piedi Chichi si avvicinó a Goku, che girato di spalle, dormiva stranamente senza emettere un suono. Una volta arrivata ai piedi del letto, pur conoscendo benissimo il sonno pesante del marito, cercó di muoversi il piú lentamente possibile cosí da non svegliarlo.
«Sei tornata?!»
La voce profonda e inaspettata del Saiyan la colse di sorpresa tanto da farle perdere l'equilibrio. Quasi cadde all'indietro una volta poggiato un ginocchio sul letto.
«Goku?! Mi hai fatto prendere un colpo!»
«Pensavi non ci fossi?»
«Difficile non vederti!» rispose lei sarcastica «Credevo dormissi, anche se in effetti non sentirti russare l'ho trovato abbastanza strano» disse sorridendo.
Goku sembró non far caso alla battuta della moglie e si giró verso di lei rimanendo sdraiato.
«Come mai sei sveglio?»
«Ti stavo aspettando.»
Chichi rimase perplessa e non trovó parole con cui rispondere. Da quando Goku aspettava che anche lei andasse a dormire?
«Ma che ore sono?» domandó cercando di capire cosa stesse succedendo.
«Non lo so, ma ormai è un po' che torni a quest'ora.»
Le fece cenno di mettersi a letto e una volta lí si voltarono uno verso l'altra, in silenzio.
«C'è qualcosa che non va?»
«No. Tu hai qualcosa che non va?»
«N-no.» rispose lei sempre piú confusa da quell'imbarazzante conversazione con suo marito.
Non fece in tempo a pensare ad altro che Goku le si fece piú vicino e inizió a baciarla sul collo e a passare le sue mani sulla sua schiena.
«A-aspetta Goku.»
«Cosa?»
«Sei... Sei strano.»
«Sono solo felice che mia moglie sia tornata a casa, tutto qui.»
"Beh questo è ancora piú strano" pensó Chichi.
«Preferisci raccontarmi cos'hai fatto oggi?» chiese lui serio.
«Ok adesso mi stai spaventando. Si puó sapere che hai?»
Goku sospiró profondamente.
«Sono quasi due settimane che sei sempre via e-»
«Ah ecco, è per questo! Chichi la moglie e madre per eccellenza non è sempre a casa a cucinare e pulire e questo sta diventando un problema. Quindi mi aspetti sveglio cercando di farmi sentire in colpa se mi prendo un po' di tempo per me, giusto?»
«Io veramente-»
«Non c'è bisogno di aggiungere altro. Buonanotte Goku.»
Disse girandosi di spalle bofonchiando qualcosa. Il Sayian rimase interdetto, al buio, con una voglia matta di fare l'amore con sua moglie e solamente un pugno di mosche in mano. Era sicuro che in qualche modo sarebbe riuscito a riavvicinarsi a lei se si fosse dimostrato piú interessato e presente, ma forse stava sbagliando qualcosa. Di sicuro l'esperienza in quel campo non era il suo forte.
Rimase lí immobile, con la schiena di sua moglie appena visibile e il suono leggero del suo respiro. Provó a chiamarla sottovoce un paio di volte, ma non ci fu nessuna risposta. Non gli restava altro che abbandonarsi al sonno imminente e ad una vocina dentro di sè che gli sussurró "Dovevi pensarci prima".

      *********

«Non ha funzionato.»
«Cosa?»
«Quel consiglio che mi hai dato riguardo Chichi, di aspettarla sveglio e farmi vedere piú interessato a lei, non ha funzionato. Temo di essere senza speranze.»
Crilin si grattó la testa di nuovo rasata mentre cercava di fare mente locale ascoltando le parole dell'amico accanto a lui. Sdraiati in riva ad un fiume i due si godevano il sole e la pace di una domenica pomeriggio, coccolati da un leggero vento che rendeva il tutto ancora piú piacevole.
Poco piú distante, Vegeta faceva lo stesso, cercando di mantenere quelle che per lui risultavano "distanze di sicurezza", facendo finta di non sentire una parola tra i due, ma pronto ad intervenire appena possibile. In realtá l'unico motivo per cui si trovava lí era stata la proposta di Goku di allenarsi insieme, ma talmente distratto dalle sue questioni familiari erano finiti per fare una lunga pausa.
«Cosa vuol dire che non ha funzionato?»
«Si è arrabbiata e mi ha mandato al diavolo.»
«Devi aver fatto sicuramente qualcosa di diverso da come ti ho consigliato. Sai bene che caratterino ha C18 e con lei non ho mai avuto problemi di nessun genere.»
«Beh ho fatto come hai detto, l'ho aspettata sveglia e tutto il resto.»
«E a che punto si è arrabbiata esattamente?»
«Ha detto che le sembravo strano, e io le ho detto che erano quasi due settimane che era sempre via, cosí-»
«Aaaah ora è tutto chiaro. Sei partito in quarta e ti sei scavato la fossa da solo.»
«Che stai dicendo?» replicó il Saiyan sollevandosi sulle braccia.
«L'ultima frase che hai detto, l'hai fatta sentire in colpa e lei si è tirata indietro.»
«E tu come fai a saperlo?»
Crilin rise di gusto, mentre Vegeta sempre sdraiato e ad occhi chiusi sorrise senza farsi notare.
«Lo so perchè qualsiasi donna avrebbe reagito cosí. Avresti dovuto assecondarla e non accusarla di non esserci mai.»
«Ma è la veritá.»
«È la tua veritá. C'è da ammettere che non ci trovo nulla di male se tua moglie si prende un po' di tempo per sè stessa, sta sempre in casa a badare ai ragazzi.»
«Sí, ma-»
«Sei proprio un dilettante Kakaroth.»
La voce di Vegeta suonó sprezzante come al solito, mentre i due si voltarono nella sua direzione.
«Ci avrei giurato che stesse ascoltando tutto.» fece Crilin senza battere ciglio.
«Mi vorresti dire che avresti saputo far meglio di me?» chiese Goku nella direzione del Principe dei Saiyan.
«Meglio di te?! Ma non farmi ridere.»
Goku sempre piú perplesso non riusciva a capire dove stesse sbagliando. Sapeva di non essere esattamente l'uomo ideale sotto alcuni punti di vista, ma da lí ad essere rifiutato da sua moglie credeva ci passasse un abisso.
«Quindi cosa dovrei fare ora?»
«Riparti da zero, e perchè per una volta non lasci perdere gli allenamenti e passi del tempo con lei?» chiese Crilin mettendosi a sedere.
«Sí, potrebbe essere un'idea.»
«Ora, la regola fondamentale è cerca di essere te stesso e assecondala se ti sembra sfuggire di mano la situazione. Se cambi troppo modo di fare penserá che ci sia qualcosa che non va.»
«A dirla cosí sembra facile.» rispose il Saiyan grattandosi la testa.
«Toglimi una curiositá Kakaroth, che ci fa tua moglie con uno come te?»
«Che domande, é innamorata no? Chichi ama Goku praticamente da sempre, non é vero amico?» chiese in modo retorico Crilin aspettandosi un grande "sí" provenire dal Saiyan.
Innamorata. Erano sposati da cosí tanto ormai, che quella parola sembró uscire dal nulla.
Goku rimase in silenzio mentre Vegeta alzó gli occhi al cielo esasperato dalla totale assenza di reazioni che il suo miglior nemico dimostrava nei confronti di sua moglie.
«Confermo, sei senza speranze.»
«Non iniziate voi due! Goku, non perderti d'animo. Devi solo fare un passo alla volta e fare piú attenzione a quello che dici. È tua moglie, è Chichi, la conosci.»
«Questa nuova versione di lei mi sembra di conoscerla meno.»
«Si sta solo prendendo un po' di spazio, questo glielo devi. È andata in cittá anche oggi?»
«No doveva aiutare Goten con dei compiti che la scuola gli ha dato da fare durante l'estate.»
«Bene, allora torna a casa e fa come ti ho detto, vedrai che andrá tutto bene.»
Vegeta non aggiunse altro e tornó a godersi la calma di quel posto lontano dal resto del mondo. Una volta salutati entrambi, Goku si diresse verso casa, cercando di rimanere il piú rilassato possibile e rendere inascoltabili i mille pensieri che aveva in testa.
Una volta sulla soglia di casa prese un grosso respiro e aprí la porta.
«Ciao papa!» esclamó raggiante come al solito il suo secondogenito.
Il Saiyan lo salutó con un sorriso affettuoso e un piccolo buffetto sulla testa. Chichi gli aveva rivolto un cenno con la testa ed era tornata ad occuparsi della cena come nulla fosse. Goku le si avvicinó alle spalle e le diede un piccolo bacio sulla testa.
«Mi dispiace.» disse senza nemmeno dover pensare alle parole da dire.
«Non fa niente.» disse Chichi rimanendo rivolta verso il lavabo.
«Quindi hai piani anche per oggi?»
«No, rimarró qui cosí che il mio caro marito sia contento e soddisfatto.» rispose lei voltandosi con dei piatti in mano che lasció con forza in mano a Goku.
«Chichi per favore, davvero mi dispiace non volevo-»
«Lo so, ti sto prendendo in giro.» rispose lei con un sorriso.
«Comunque questa sera non saremo soli a cena.»
«Ah chi hai invitato, Bulma, tuo padre?»
«Nessuno di loro.» replicó lei.
«Hiro!» disse la voce del piú piccolo di casa Son.
Goku si pietrificó all'istante.
«Hi-Hiro?»
«Sí, volevo ricambiare l'invito a cena a cui alla fine sono andata da sola.» disse rimarcando bene le ultime due parole «Per te va bene, no?»
«Ma certo, certo-» disse preso alla sprovvista.
Se non altro aveva la prova che lui e sua moglie non si fossero piú visti da quella sera. Quel pensiero diede del sollievo a Goku senza capire perché.
Questo nuovo incontro peró sembrava complicare tutto, oppure si sarebbe trasformata nella sua occasione di dimostrare a sua moglie quanto tenesse a lei e al loro rapporto? Quanto non stesse cercando di farla sentire in colpa, ma solo di farle capire che la sua presenza in quella casa era essenziale per l'armonia e il bene della loro famiglia.
"Si tratta solo di te." si sentí risuonare nella testa.
«Bene, allora se per favore puoi aiutarmi con questi piatti visto che a breve sará qui, mi faresti un favore.»
Che fosse egoismo, che fosse semplice gelosia? E cos'erano esattamente visto che non aveva mai provato nulla di simile prima? Hiro sarebbe arrivato di lí a poco e forse allora tutto gli sarebbe stato molto piú chiaro.

The StrangerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora