Capitolo 7

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Gli uomini vogliono sempre essere
il primo amore di una donna.
Le donne, invece, vogliono essere
l'ultimo amore di un uomo.
-Oscar Wilde

Nonostante le numerose divergenze che in passato li aveva divisi, Draco Lucius Malfoy e Hermione Jean Granger collaborarono, giorno dopo giorno, l'uno nel corpo dell'altra.

Mancavano ventiquattro ore sia all'ultimo, ma non meno importante, colloquio che alla partita dell'anno. Nessuno dei due menzionò la notte trascorsa su uno dei tanti divani di Malfoy Manor.
Il tempo stringeva e entrambi avevano cose più importanti a cui pensare.

« Sto cercando di decidere cosa mettere per il tuo colloquio. »

Disse il biondo passandosi una mano tra la folta chioma di lei. Era nervoso, tremendamente nervoso. Lui e la Granger avevano passato ore chini sui pesanti tomi e, ora più che mai, non voleva farla sfigurare. Si sentiva ancora in colpa per il casino combinato con McLaggen e i suoi boxer babbani e, per la prima volta dallo scambio, voleva rendere la riccia orgoglioso di lui.

Da quando avevano smesso di mettersi i bastoni tra le ruote, l'ex Slytherin dovette ammettere che stare in compagnia della Ragazza d'Oro non era così male. La bruna infatti si era rivelata non solo una bella donna, ma una strega formidabile e, sorprendentemente, una buona amica.

Insieme alla Granger si sentiva a sereno, spensierato e.... felice.

Felice come non lo era mai stato.

« Abito pervinca, camicetta bianca e scarpe comode. »

Rispose pacata la riccia, senza staccare gli occhi dagli appunti. Era nervosa, quanto lui. Lei e Malfoy avevano passato ore nei giardini del Manor in preparazione della grande partita e, ora più che mai, voleva prendere quello stramaledetto Boccino d'Oro. Grazie ai preziosi insegnamenti del biondo scoprì che il Quidditch non era così male e che in fondo le piaceva volare.

Quando saliva sulla sua Nimbus 2001 si sentiva leggiadra, leggera e.... libera.

Libera come non lo era mai stata.

Nonostante sentisse la mancanza della sua vecchia vita, era in qualche modo grata per aver scoperto nuovi lati del proprio carattere. Dovette ammettere che lei e il furetto formavano una bella coppia quando non cercavano di sabotarsi a vicenda.
Malfoy si era rivelato una piacevole compagnia e, inaspettatamente, anche un buon amico.

« Oh... Non un capetto "che tocca la gnocca"? »

Mormorò a bassa voce il biondo con fare ammiccante, facendole l'occhiolino.

« Malfoy... È un colloquio di... »

La bruna si interruppe, a metà frase, quando si accorse che stava solo scherzando. Scoppiò a ridere, divertita, dandogli una pacca sul braccio.

« A proposito di capetti "che toccano la gnocca" ho sentito da Blaise che l'abito per il Gran Ballo di Barbie Beota sia... ben oltre il "toccare la gnocca". »

Continuò la riccia, scoppiando in una fragorosa risata, sapendo che Malfoy le avrebbe risposto con uno sguardo truce, ma così non fu.

La bionda serpe, tra gli allenamenti e le sessioni di studio con la Granger, si era completamente dimenticato del Gran Ballo. Erano passati quasi due mesi dal loro scambio e, alla fine, si erano rassegnati all'idea di dover passare la propria vita nel corpo della persona che odiavano di più mondo. Eppure, dal momento che sembrava non esistere una cura al loro male, l'idea di andarci con la Ragazza d'Oro gli dispiacque; anzi, tutt'altro.

ɪᴛ'ꜱ ᴀ ᴍᴀʟꜰᴏʏ 𝒢𝓇𝒶𝓃𝑔𝑒𝓇 ᴛʜɪɴɢ | 𝒟𝓇𝒶𝓂𝒾𝑜𝓃𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora