Capitolo 8

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Perché nasca una prateria,
bastano un trifoglio, un'ape e un sogno.
E se non ci sono le api e il trifoglio,
può bastare un sogno.
-Emily Dickinson

Quella notte la Ragazza d'Oro non riuscì a chiudere occhio. Si sentiva in colpa per quello che Malfoy era venuto a sapere; per quelle tante, troppe parole, dette in un momento di rabbia dopo l'ennesima lite.

Per quelle parole...
Ben lontane dai suoi veri sentimenti.

Era furiosa con sé stessa per non avergli detto la verità: se qualcuno l'avesse messa con le spalle al muro chiedendole cosa pensasse della serpe avrebbe risposto, senza ombra di dubbio che era innamorata di lui.

Lo aveva capito dieci giorni prima, quando il furetto, durante le loro sessioni studio, le regalò il sorriso più bello che avesse mai visto e il suo timido cuore aveva iniziato a battere all'impazzata.

Il suono della magisveglia la riscosse da quel dormiveglia. Pensò a Potter, ai Beatles e 'Yellow Submarine' per mettere a cuccia il "mostruoso biscione", fece una doccia e si vestì di tutto punto. Con la divisa da Quidditch addosso, sparì verso il Dipartimento Auror avvolta da fiamme verdi: oggi era il grande giorno.

༄༄༄

Draco Lucius Malfoy, non appena mise piede nell'appartamento della riccia, chiuse ogni collegamento del Floo. Si sedette sul divano, appoggiandosi contro il gattaccio. Grattastinchi gli leccò la mano, prima di raggomitolarsi accanto a lui.

Quella notte l'ex Mago Oscuro non riuscì a dormire: le parole della Granger lo ferirono, oltre ogni aspettativa, fin dentro l'anima.

Per tanto, troppo, tempo l'aveva considerata indegna alla sua persona, ma se qualcuno gli avesse chiesto cosa provasse davvero della riccia, avrebbe risposto, senza tentennamenti, che era innamorato di lei.

Zabini, Nott e sua madre lo sospettavano da sempre, ma la realtà lo colpì come un Bolide dritto in faccia.

Allo scattare della magisveglia si alzò, andando dritto in bagno. Si preparò indossando il vestito color pervinca, la camicetta bianca e indossò scarpe comode. Proprio come gli aveva suggerito lei.

Salutò il gattaccio che dormiva appollaiato ai suoi piedi e sparì in direzione del Ministero: oggi era il grande giorno.

༄༄༄

Ogni Auror all'interno del Dipartimento fremeva per la partita più importante dell'anno. In molti avevano scommesso, cifre da capogiro, sulla squadra vincente: quella capitanata da Malfoy era, come ogni anno, la favorita.

« Malfoy, tutto pronto? »

L'allenatore McGregor entrò nello spogliatoio lanciando uno sguardo colmo d'orgoglio al suo giocare di punta.

« Si, signore. Sono pronto. »

Rispose la riccia, prendendo un respiro profondo. Nonostante il nervosismo dell'ultimo minuto era pronta a scendere in campo e prendere il tanto agognato Boccino d'Oro.

Uscì dagli spogliatoi seguita dai fedelissimi Nott e Zabini e dal resto della squadra. Sopra le loro teste gli spettatori lanciarono urla di osa al loro ingresso in campo. A qualche decina di metri Harry James Potter e la sua squadra erano pronti alla sfida e la riccia avvertì lo sguardo di McLaggen dalla panchina.

« Eccoci alla partita più importante dell'anno! »

Annunciò Jordan Lee, magicronista sportivo, dalla torretta più alta.

ɪᴛ'ꜱ ᴀ ᴍᴀʟꜰᴏʏ 𝒢𝓇𝒶𝓃𝑔𝑒𝓇 ᴛʜɪɴɢ | 𝒟𝓇𝒶𝓂𝒾𝑜𝓃𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora