Mi dispiace che il mio atteggiamento venga scambiato con la mia personalità.
La mia personalità è quello che sono.
Il mio atteggiamento dipende da chi sei.
-AnonimoI due Auror si urlarono contro, fino a non avere più fiato in corpo, incolpandosi a vicenda per quello strano, quanto inquietante, scherzo del destino.
Alla fine, forse più per inerzia che per altro, capirono che la colpa non era da imputare a nessuno dei due. L'ex Slytherin e l'ex Gryffindor si trovarono, quindi, per la prima volta completamente e totalmente d'accordo: avrebbero finto l'uno dentro al corpo dell'altra fino a quando non avrebbero trovato la soluzione a tutti i loro problemi e mali.
La reciproca esistenza.
La vera domanda era: per quanto tempo sarebbero stati in grado di portare avanti quel teatrino, senza lanciarsi schiantesimi o fatture?
« Abbiamo un accordo Granger? »
Domandò il biondo allungando la mano di lei verso sé stesso. La Ragazza d'Oro annuì con un silenzioso cenno del capo: un muto e tacito consenso, più vincolante di un contratto. Si salutarono così, senza aggiungere altre parole: il biondo svoltò a destra, la bruna a sinistra.
༄༄༄
Malfoy afferrò la tazza di caffè della riccia, riempiendola fino all'orlo. Questa situazione lo stava letteralmente uccidendo. Avrebbe dovuto trovare al più presto una via d'uscita per tornare, il più velocemente possibile, alla propria vita fatta di sesso, feste e nessuna regola.
In quasi trent'anni di vita non gli era mai capito di doversi preoccupare su come si allacciasse un reggiseno o sul perché una donna dovesse tenere, nel proprio cassetto della biancheria intima, mutandine con scritti i giorni della settimana.
"Salazar, dammi la forza."
Imprecò mentalmente, passandosi una mano in quel cespuglioso groviglio di nodi. Il biondo, però, non si accorse della presenza dell'occhialuto Capo Auror alle sue spalle.
Il Bambino Sopravvissuto appoggiò la testa sulla spalla dell'amica, come faceva ogni mattina da che ne aveva memoria. Hermione era, a tutti gli effetti, la sorella che non aveva mai avuto. Voleva scusarsi con lei per averla messa in squadra con Malfoy, ben consapevole del profondo disprezzo che l'amica nutrisse nei confronti del Purosangue platinato.
Il biondo, a quel gesto, si bloccò lasciando che la tazza cadesse a terra, andando in frantumi.
« Hermione, stai bene? »
Domandò il riccio, lanciando un rapido Reparo. L'ex Slytherin si spostò di scatto, dando una spinta al moro che indietreggiò fino a cadere a terra.
« Potter, stammi alla larga. »
Ringhiò nella sua direzione, ignorando ogni altra parola del Prescelto che lo seguì continuando a domandarsi cosa fosse successo alla sua più cara amica. Il Capo Auror strattonò la bruna per un braccio, accorgendosi che quest'ultima non portasse il reggiseno: cosa insolita data la sua mise sempre impeccabile e attenta a ogni dettaglio.
« Hermione, va tutto bene? »
Chiese ancora, preoccupato, nella sua direzione. Malfoy lo spinse nuovamente, infastidito da quel contatto. Quella bisbetica petulante della Granger non lo aveva avvertito riguardo lo Sfregiato e le loro strane manifestazioni d'affetto in luogo pubblico.
Il biondo regalava rari, rarissimi momenti di vero affetto; soprattutto non in pubblico o in presenza di curiosi ficcanaso. Preferiva dimostrarne uno decisamente diverso, in privato, possibilmente sbronzo e con una qualsiasi ragazza poco vestita, in ginocchio, tra le sue gambe.
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ɪᴛ'ꜱ ᴀ ᴍᴀʟꜰᴏʏ 𝒢𝓇𝒶𝓃𝑔𝑒𝓇 ᴛʜɪɴɢ | 𝒟𝓇𝒶𝓂𝒾𝑜𝓃𝑒
FanfictionDraco Lucius Malfoy e Hermione Jean Granger sono colleghi di lavoro al Dipartimento Auror, ma pur conoscendosi dai tempi di Hogwarts non sono mai andati d'accordo. Durante una missione di recupero finiscono per litigare all'interno di un museo, pro...