Capitolo due - La città di Atlas

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-Dorian! Che ci fai lì seduta sul molo? È da stamattina che non ti muovi da lì!- dice mia madre venendomi incontro.

-Nulla ma', mi piace guardare il mare, lo sai.-rispondo guardandola mentre si siede al mio fianco.

È vero che mi piace guardare il mare, ma non sono qui per questo.

-Aspetti qualcuno?- chiede lei notandomi intenta a osservare il cielo.

-Ho conosciuto una ragazza, e mi ha detto che sarebbe venuta a trovarmi di nuovo.- le spiego guardando le stelle che cominciano ad illuminarsi.

-E perché guardi il cielo, e non il mare?- domanda mettendomi una mano sulla spalla.

Chissà tra quanto arriva.

-È una degli Zephiro, non nuota.-

-Oh! Questo sì che è improvviso, come l'hai conosciuta?- chiede ancora lei.

-Stava volando. Poi è caduta in acqua e io l'ho trovata.- spiego ricordando ieri.

Beh si, strano ma è andata proprio così.

-Capisco, e ti piace?- mi guarda tranquilla e rilassata passando una mano tra l'acqua.

-Sì, mi piace.-

Noi dei Talassor abbiamo un intuito incredibile, capiamo subito ciò che proviamo.

E sappiamo se una persona ci piace o no, anche se la conosciamo solo da dieci minuti.

È tipo una previsione del futuro, e un po' rovina la sorpresa di scoprire di essere innamorati.

Ma non importa.

-E non è ancora arrivata?- chiede sapendo già la risposta.

-No.-

-Va bene, allora io vado che i tuoi fratelli vogliono mangiare, ti aspetto in tenda se hai fame.- dice stampandomi un bacio sulla fronte.

Mia madre tiene sempre la forma dei Talassor, con le squame e i capelli blu, io invece preferisco mantenere una forma umanoide, sapete, la coda è veramente scomoda.

E poi la vedo alzarsi, scompigliarmi i capelli, e andare via con un passo molto lento e calmo.

È passata un' ora, ma di Elizabeth nemmeno l'ombra.

Decido di buttarmi in acqua per trovare un pesce da mangiare, quindi scendo dai legni nel molo e mi immergo.

-Dorian! Dorian sono qui sopra!- dice un voce ovattata dall'alto.

Alzo lo sguardo ed è lei, Elizabeth, con le sue ali bianche come i suoi capelli, mentre scende in volo verso di me.

-Hey, sei venuta.- dico, dato che avevo perso le speranze.

-Certo. Ti sono mancata, ammettilo.- mi risponde chiudendo le ali e sistemandosi i capelli.

È incantevole, davvero stupenda!

-Non posso negarlo.- ridacchio lasciando andare il pesce che avevo catturato.

Lei mi guarda, con quei quei grandi occhi azzurri, e mi sorride arrossendo un po'.

-Ti andrebbe di vedere il villaggio?- chiedo tornando nella mia forma umanoide.

-Sì, certo!- mi risponde entusiasta di vedere e scoprire cose nuove.

Fantastico! Così possiamo passare del tempo insieme.

-Dobbiamo percorrere il fiume, che ci porterà dall'altra parte dell'isola, e lì ci sarà il villaggio.- spiego indicandole il fiume Elder.

Distese d'AzzurroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora