2.Capitolo
Nonostante i problemi...-Albus, la situazione sta diventando più pericolosa di quanto pensassimo. Io credo che sia giunta l'ora di dire tutto a Harry Potter, lui è il bambino sopravvissuto, lui deve sapere, deve sapere la verità, deve sapere della sua esistenza...-
la McGranitt, si trovava nello studio del preside, sul suo viso, regnava la preoccupazione e la paura che il male potesse tornare. Nella sua mente vagavano i ricordi di qualche mese prima, i nomi di tutte le persone che avevano perso la vita in una guerra tanto grande, tanto brutta.
-Minerva, Harry non deve sapere niente di tutta questa storia, non ancora almeno. Come ho detto a lui li dirò tutto a tempo debito.- disse il vecchio mago con voce pacata e composta.
-Ma Albus, cerca di capire. Come ti sentiresti tu al suo posto se ti fosse stato nascosto un segreto talmente grande?-insistette la maga, con tono materno.
-Non so come mi sentirei, nessuno mi ha mai nascosto niente, sono sempre riuscito a scoprire la verità. Ma so che se Harry venisse a sapere di questa storia, non sarebbe più il bambino sopravvissuto, perché a quel punto, la sua voglia di vendicarsi sarebbe tanto grande da ucciderlo.- Rispose il preside, intanto che porgeva a Minerva McGranitt una tazza di tè. Questa la prese, guardo dentro in un modo che ricordava molto quello della professoressa Cooman, come se stesse leggendo il futuro, poi bevve.
-So che questa storia ti preoccupa. Ma ti chiedo di stare tranquilla, passerà ancora del tempo prima che lui arrivi. Passerà ancora del tempo prima che Voldemort tornì in vita. E noi sfrutteremo questo tempo per prepararci, per vincere, senza che nessuno si faccia del male. Inoltre, ti chiedo anche di farmi un favore. Devi riuscire a unire le quattro case. Falli lavorare insieme, falli fare delle ricerche insieme... Grifondoro con Serpeverde, e Tassorosso con Corvonero. Se riusciremo mai per qualche strana ragione del destino a farli andare d'accordo, allora avremmo qualche possibilità in più di vincere. Ricorda Minerva, solo uniti si esce dalle battaglie vincitori- continuò il mago.
La McGranitt, posò la tazza del tè sulla scrivania, alzò il viso e fissò i propri occhi in quelli di Silente. Se qualche alunno l'avesse vista in quel momento avrebbe potuto giurare che quella fu la prima volta in cui Minerva McGranitt sorrise. Un sorriso dolce, un sorriso che celava mille preoccupazioni.***
--Sei un immaturo Malfoy, ecco cosa sei--
--Cosi mi deludi mezzosangue... essere immaturi significa essere perfetti--
--Oscar Wilde?--
--Oscar Wilde--
Nonostante fosse passata quasi una settimana da quella loro conversazione, Hermione Jean Granger, non riusciva a pensare ad altro. L'aveva sorpresa il fatto che lui l'avesse presa in braccio. L'aveva sorpresa il fatto che lui l'avesse aiutata a pulirsi il ginocchio dal sangue. L'aveva sorpresa il fatto che lui glielo avesse rimesso a posto con la sua magia. Ma ancora di più era rimasta sorpresa quando lui le aveva fatto capire di leggere opere di autori babbani. Insomma, è Draco Lucius Malfoy chi non sarebbe rimasto sorpreso?
La Grifondoro, era appena entrata nell'aula della McGranitt. La classe era quasi tutta piena, lei si sedette insieme a Ginny Weasley dietro a Harry Potter e Ronald Weasley e aspettò che la professoressa entrasse in aula. Ginny era tornata da qualche giorno dalla Tana, dov'era andata per passare un po'di tempo con la sua famiglia, e per andare a vedere la sua prima e per il momento unica nipote. Infatti, Bill e Fleur, dopo il matrimonio, avevano annunciato che la nuova Signora Weasley era in dolce attesa, e qualche giorno fa avevano mandato un gufo per far sapere che la piccola Victoria Weasley era nata. I genitori avevano scelto quel nome, per la vittoria ottenuta nella guerra e per onorare il nome di Fred che nonostante non fosse riuscito a sopravvivere, aveva portato lo stesso una vittoria nel cuore di tutte le persone a lui care. E cosi Ginny, ottenuto il permesso della McGranitt in quanto direttrice della sua casa e del preside, si era recata a fare la conoscenza della nuova nata. Ron, al contrario, aveva inventato scuse su scuse per non andare e alla fine era arrivato alla conclusione che l'avrebbe conosciuta durante le vacanze di Natale. Ma sia Hermione, che Ginny e Harry, sapevano che il vero motivo per il quale non era andato, era perché, non era ancora riuscito a superare la morte del fratello, e non riusciva a passare del tempo con la sua famiglia, perché la loro sola presenza gli faceva provare dolore, un dolore troppo forte da affrontare e superare.
Quando la professoressa arrivò, la preoccupazione che aveva preso possesso del suo viso nell'ufficio del preside era quasi del tutto svanita. Si sedette dietro la grande cattedra, controllò che in classe ci fossero tutti gli studenti delle case: Grifondoro e Serpeverde, poi si alzò, si mise al centro dell'aula e disse
-Ragazzi, a causa di alcuni avvenimenti dei quali non vi è dato sapere il motivo, sono costretta su iniziativa del preside, ad unire tutte e quattro le casate- aspettò qualche minuto prima di proseguire, minuti in cui i visi di ogni singolo studente sbiancarono, qualcuno stava già per protestare, ma la vicepreside lo interruppe senza farli proferire parola.
-Tutte e quattro le case, si divideranno in: Grifondoro con Serpeverde, e Corvonero con Tassorosso. Ognuno di voi- e indico i grifondoro con una mano -dovrà divenire il compagno di ognuno di voi- e indicò i Serpeverde con l'altra mano.
-Per far si che le cose non si complicassero ancora di più, insieme ai direttori delle vostre case, quindi il professor Lumacorno, il professor Vitious e la professoressa Sprite, abbiamo deciso di dividervi in coppie da due persone, e gruppi, con i quali dovrete svolgere le ricerche che vi daremo durante quest'anno scolastico per superare i M.A.G.O, da quattro persone. Inoltre, sapendo il comportamento che caratterizza alcuni soggetti maschili di questa classe, abbiamo deciso che le coppie saranno formata da un maschio e una femmina-concluse, poi fece comparire un foglio a mezz'aria lo prese e prima di leggerne il contenuto aggiunse-su questo foglio, sono scritte le coppie e i gruppi che dovranno lavorare insieme- con una mano si mise *gli occhiali squadrati dalla forma identica che il gatto aveva intorno agli occhi e iniziò a leggere i nomi delle coppie.
-Il Signor Paciock sarà in coppia con la Signorina Bulstrode-. Subito si udirono grida di disapprovazione, Neville, quasi cadde dalla sedia per la sorpresa, invece, Millicent Bulstrode iniziò a disperarsi come una pazza, arrivando a minacciare persino la McGranitt, dicendoli che se non l'avrebbe messa con un compagno della sua casa, glielo avrebbe detto a suo padre.
Ma la vecchia maga non si fece intimorire. Nell'aula si era scatenato un putiferio, Serpeverde e Grifondoro si lanciavano incantesimi di tutti i tipi addosso, non avendo paura di colpire un proprio compagno, urlavano e dalle loro bocche uscivano offese più che gravi, solo grazie alla professoressa McGranitt non si scatenò l'ennesima lotta, infatti, puntandosi la bacchetta alla gola pronunciò l'incantesimo Sonorus, la sua voce venne amplificata di dieci volte rispetto al normale "silenzio" rimbombo con un eco quella parola tra le quattro mura di quell'aula. Tutti si fermarono di colpo, gli ultimi incantesimi furono lanciati e la vecchia "megera" come la definiva Draco Malfoy, vedendo che l'attenzione degli alunni era rivolta a lei decise di annullare l'incantesimo.
-Vi pregherei di comportarvi da persone mature. Da questo momento in poi siete pregati di non scatenare discussioni inutili. Queste sono le coppie che io e gli altri professori abbiamo deciso e queste sono le coppie che rimarranno da qui fino alla fine dell'anno.- disse e poi come se nulla fosse continuò a leggere i nomi delle coppie. Intanto, seduta in seconda fila, Hermione Jean Granger con la testa poggiata sul braccio, ascoltava la professoressa McGranitt:
Lavanda Brown con Vincent Tiger, Ron Weasley con Pansy Parkinson, Calì Patil con Theodore Nott, Harry Potter con Dapfne Greengrass, Ginny Weasly con Blaise Zabini...
Di colpo, sentì che il suo nome venne pronunciato e salto subito dalla sedia come se si fosse scottata quando la vecchia maga disse il nome della persona con cui era in coppia: Draco Malfoy.
Qualche banco più in là, il giovane Serpeverde, ebbe una reazione quasi identica a quella della giovane Grifondoro, eccezion fatta per il semplice motivo che lui si mise a urlare.
-CHE COSA?- urlò furibondo. -IO IN COPPIA CON UNA MEZZOSANGUE? SE LO PUO SCORDARE-.
-Signor Malfoy, la prego si calmi e porti almeno un minimo di rispetto- rispose la maga, per nulla sconvolta dalla sua reazione.
-LEI MI STA DICENDO DI STARE CALMO? CALMO! NON POSSO STARE CALMO.-
-Odio ammetterlo ma Malfoy ha ragione, io in coppia con lui non ci sto-disse a sua volta Hermione.
-Signorina Granger, non ci si metta anche lei, uno basta e avanza- .
-VISTO GLIELO STA DICENDO ANCHE LA MEZZOSANGUE-
-Signor Malfoy è pregato di moderare il linguaggio e di uscire dall'aula, Signorina Granger anche lei, andate nel mio ufficio vi raggiugerò a breve-.
Dopo che i due giovani guardarono la professoressa McGranitt come fosse una criminale, decisero finalmente, di incamminarsi verso l'ufficio di quest'ultima. Il cammino non fu lungo, e per quei brevi minuti che rimasero insieme nessuno dei due parlò. L'ufficio, si trovava al primo piano e la porta per accedervi era difronte all'aula di trasfigurazione, la porta, come previsto era aperta, Il Serpeverde e la Grifondoro entrarono, all' interno Il grande ufficio era arredato sobriamente, grandi quadri erano appesi alle pareti. Nel centro della stanza, si trovava una grande scrivania, e sopra di essa c'era un piccolo barattolo di zenzerotti, di lato, invece si trovava un enorme camino di pietra. Per il resto la stanza era arredata con i colori della casa di cui era direttrice, rosso e oro. Mentre il Serpeverde si svacco tranquillamente su una delle due poltrone poste davanti alla scrivania e si accese una sigaretta nella più totale beatitudine. La Grifondoro lo guardò perplessa, per poi avvicinarsi a lui e come niente fosse toglierli la sigaretta che il ragazzo teneva stretta tra le labbra e farla evanascere.
-Granger, ma sei impazzita forse?- disse il biondo alzandosi di scatto e facendo indietreggiare la ragazza. Nello sguardo regnava la rabbia e i suoi occhi erano diventati ancora più gelidi di quanto già non fossero.
-Io non sono impazzita, sei tu quello impazzito. Come ti viene in mente di accenderti una sigaretta nell'ufficio della vicepreside?- chiese a sua volta la mora, guardandolo negli occhi. Quest'ultima, infatti, conosceva molto bene la sua precisone nel rispettare le regole, e le dava fastidio quando queste erano poste in secondo piano. Non che lei fosse la perfezione fatta a persona, effettivamente, fino ad un anno prima, anche lei insieme a Harry Potter e Ronald Weasley era andata contro un centinaio di regole, facendo uscite notturne sotto il mantello dell'invisibilità del suo migliore amico per andare a trovare Hagrid, quando l'orario del coprifuoco era già scattato o ancora peggio andando in biblioteca, più precisamente nel reparto proibito, a leggere tomi su tomi, che molto probabilmente, trattavano argomenti di magia oscura. Ma, quando i suoi amici glielo facevano notare, la giovane Grifondoro, giustificava questa sua fase di poco rispetto per le regole con poche semplici paroline, "l'ho fatto per un buon motivo" . E cosi da quando Voldemort era stato sconfitto, e la pace era tornata sovrana, la mora era tornata alla carica con il suo "le regole sono fatte per essere rispettate".
-Mezzosangue, ma a te che import... aspetta tu ti stavi preoccupando per me, avevi paura che la megera mi potesse punire- affermò il ragazzo, per poi con il solito ghigno dipinto sul volto accendersi un'altra sigaretta.
-Io preoccuparmi per te? Mai. Sei tu che fai conclusioni troppo affrettate- affermò a sua volta la Grifondoro che senza rendersene conto si era avvicinata al giovane Serpeverde.
- Non sopporto il fumo e tantomeno sopporto l'odore del fumo. Inoltre fa male alla salute e...-ma venne interrotta dal biondo che dopo aver fatto un tiro alla sigaretta soffiò tutto il fumo alla mora.
-E...-la incitò.
-E tu sei un grandissimo stronzo- finì allontanandosi e andandosi a sedere a sua volta sulla poltroncina di fianco.
- Suvvia Granger, sarò uno stronzo bello-disse Malfoy ridendo tra sé.
Ma la giovane Grifondoro non fece e in tempo a rispondere che dall'altra parte della stanza, la vicepreside di Hogwarts con il suo solito cipiglio severo era entrata dalla porta e si stava accomodando alla poltrona posta al lato opposto della scrivania.-Prendete uno zenzerotto, ragazzi-gli disse porgendoli il piccolo barattolo che fino a poco prima si trovava sulla scrivania. I ragazzi, stavano per rifiutare i biscotti, ma quando videro il viso della maga diventare ancora più severo di quanto non fosse già, decisero di accettarli e dopo averne preso uno a testa tornarono a guardare la vicepreside.
-Innanzi tutto, voglio che voi sappiate che il comportamento che avete avuto poco fa nell'aula mi ha deluso molto. Soprattutto il suo comportamento, Signor Malfoy, non sarò la direttrice dei Serpeverde, ma faccio comunque parte del corpo docenti e in quanto tale , se non è chiedere troppo pretenderei un minimo di rispetto. Pertanto cinquanta punti saranno tolti alla sua casa. Quanto a lei Signorina Granger, nonostante mi abbia dato fastidio il fatto che non abbia approvato la mia scelta sul suo compagno di coppia, non è questo il vero motivo per cui lo chiamata qui.-la professoressa gli guardò per un attimo, poi proseguì.
-Ultimamente, stanno succedendo delle cose strane, e dal momento che voi due svolgete il compito di caposcuola, vi chiedo di aumentare i giri notturni, vorrei che girasse ogni sera ogni singola aula di questo castello, e se troverete qualcosa di sospetto siete pregati di avvertirmi immediatamente. Inoltre vi chiedo anche di avverti gli altri due caposcuola, il Signor Weasley e la Signorina Parkinson, il quale ruolo come lei già saprà Signor Malfoy, verrà ricoperto per un breve periodo di tempo dal Signor Zabini-concluse la vicepreside. Il ragazzo la guardò e annuì, consapevole che Pansy sarebbe andata a trovare i suo famigliari per una riunione di cui l'amica non gli aveva detto niente. Quando i due giovani, uscirono dall'ufficio della vicepreside, dopo una mezzoretta abbondante, si fermarono per qualche secondo sulla soglia della porta, e dopo essersi lanciati un'ultima breve occhiata, si incamminarono ognuno nella loro rispettiva Sala Comune.Attraversato il ritratto della Signora Grassa, Hermione si era trovata faccia a faccia con il suo amico/ ex-fidanzato Ronald Weasley e aveva approfittato dell'occasione per avvertirlo dei nuovi cambiamenti che avrebbero dovuto svolgere in quanto caposcuola, e dopo si era finalmente potuta rilassare sedendosi sulla poltrona rossa con le rifiniture in oro della sua Sala Comune, nella stanza non c'era più nessuno, Ron l'aveva avvertita che andava agli allenamenti di quidditch, e lei dopo quella strana mattinata, in cui aveva appreso di dover stare per tutto l'anno scolastico in coppia con Malfoy, aveva finalmente potuto trovare un po'di pace, alla fine i tentativi di persuadere la McGranitt e farli cambiare compagno, non erano valsi a molto, e aveva- anche se facendo un enorme sforzo- accettato l'idea . Certo, come lei sapeva Draco Malfoy eccelleva quasi in tutte le materie, in particolare in pozioni. Fino a qualche anno prima, aveva creduto che tutti gli "eccellente" che riceveva in quella materia, erano dovuti al fatto che fosse il prediletto da Piton, ma quando il ruolo di quest'ultimo era stato sostituito da Lumacorno, aveva dovuto ricredersi, in quanto la media di quella serpe, come lo definiva lei, non accennava a scendere. Vista da quel punto di vista, almeno, la mora fu consolata, non avrebbe dovuto perdere tempo inutile dietro al biondo per far si che la sua media non venisse rovinata. Ma vista da un altro punto di vista, il suo umore tornò subito nero. Come avrebbe fatto a passare cosi tanto tempo in sua compagnia, come avrebbe fatto a sopportarlo, a tollerarlo se a malapena quando si incontravano nei corridoi riuscivano a non schiantarsi a vicenda? Si chiedeva .
Intanto, giù ne sotterranei, Draco Lucius Malfoy, sembrava fuori di se. Non aveva accettato l'idea di stare in coppia con una sangue sporco. Ma non con una qualsiasi sangue sporco, ma con la sangue sporco, la mezzosangue per eccellenza, la saccente so-tutto-io, lei, la persona che più odiava dopo Potter.Anche lui, si trovava seduto su una poltrona verde-argento, come i colori della sua casa. Accanto a lui, sedevano i suoi due migliori amici: Blaise Zabini e Theodore Nott.
-Draco, cerca di vedere il lato positivo, starle sempre vicino ti aiuterà a vincere la scommessa velocemente-cercò di sollevarli il morale quest'ultimo, accendendosi una sigaretta. L'occhiata che ricevette in risposta, però, lo fece pentire subito. In suo aiuto accorse Zabini, che con la sua solita aria innocente, come se vivesse in un pianeta a parte, riusciva sempre a calmare l'amico.
-Dra, Theo ha ragione, cosi potrai vincere la scommessa, e allora, come tu ben sai non dovrai chiederle scusa. E poi, pensa a un altro dei tanti lati positivi, quando saremo in gruppo, ci sarò io a tenerti compagnia-disse il moro dagli occhi cobalto, accennando un sorriso a trentadue denti.
-Di male in peggio-sospirò il biondo alzando gli occhi al cielo. Effettivamente, dopo che lui e la Granger erano usciti dall'aula, la vicepreside, aveva finito di elencare i nomi delle coppie, per poi passare a elencare i nomi dei gruppi, che avrebbero dovuto svolgere insieme le ricerche. Infatti, all'inizio di quel nuovo anno scolastico, il preside aveva annunciato dei cambiamenti, i ragazzi del settimo anno, dal momento che avrebbero dovuto affrontare i M.A.G.O (Magia Avanzata di Grado Ottimale) , una volta a settimana, dovevano riunirsi in piccoli gruppi e svolgere delle ricerche, ricerche che fino ad oggi, erano state svolte dai rispettivi membri, di ogni singola casa, ma che a partire dal giorno seguente, sarebbero dovute essere svolte da gruppi misti. Draco Malfoy, anche se non lo faceva vedere, era capitato per sua fortuna, nel gruppo in cui c'era il suo migliore amico, ma per sua sfortuna in quel gruppo, c'erano anche: Hermione Granger e Ginny Weasley, quest'ultima, era passata direttamente al settimo anno in quanto prima della guerra, aveva frequentato per un certo periodo di tempo il sesto anno, a questi si aggiungevano anche la sua media, abbastanza buona e la sua abilità che aveva dimostrato durante lo scontro con Voldemort. In più, a quanto era riuscito a capire Draco, la sorella minore dei fratelli Weasley, aveva chiesto lei stessa al preside di poter fare un salto di un anno avanti perché dopo la morte di suo fratello Fred, non riusciva più a stare con gli studenti del suo stesso anno, poiché voleva vicino a sé i suoi amici, e dal momento che questi ultimi avrebbero lasciato la scuola da lì a nove mesi, aveva paura di rimanere sola. Cosi il preside gli aveva concesso di sostenere un esame. Esame che era andato a buon fine, e per quel motivo, ora si trovava in gruppo con la sorella del pezzente.Un altro pensiero, però, prese posto nella mente di Draco, ormai erano passate quasi due settimane da quando aveva stretto la mano della mezzosangue, e doveva ammettere, che si era totalmente dimenticato della scommessa. Maledetto il giorno in cui gli ho lanciato quella sfida, pensò. Ancora non riusciva a capire come aveva fatto a dimenticarsene, forse questa era la prova di quanto lei contasse poco, o meglio, non contasse niente per lui? E poi, continuava a chiedersi il perchè avesse agito in quel modo, quando l'aveva vista ferita e indifesa. All'inizio aveva pensato fosse stato l'istinto, ma alla fine era giunto alla conclusione, che ogni gesto che aveva svolto quel giorno, quando l'aveva presa in braccio, quando le aveva curato il ginocchio, e quando gli aveva citato la frase di Oscar Wilde, era legato a quella stupida scommessa, tutto per vincere, un Malfoy non si può permettere di perdere. Anche lui si stava ponendo le stesse domande di Hermione Granger, bensì, questo Draco Malfoy non poteva saperlo.
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Ogni scommessa, ha le sue conseguenze
AcakE se Draco Lucius Malfoy lanciasse una scommessa ad Hermione Jane Granger? E se Hermione Jane Granger accettasse questa scommessa? E se questa scommessa portasse con se delle conseguenze? Tratto dalla storia: -Ti propongo una sfida, Granger... se...