16°Capitolo
Il cielo si tinge di nero...L'atmosfera che si respira durante il Natale è la più particolare dell'anno anno: valori tradizionali, colori, luci e sapori unici rendono speciale questa festa. Il fascino del Natale é in grado di catturare tutti, dai più piccolini i quali ansiosi attendono di ricevere i doni portati da Babbo Natale, ai più grandi, che vedono nel famigerato 25 Dicembre un occasione per riunirsi.
Nonostante il Natale sia già speciale di per sé, quando lo si festeggia in un posto ricco di magia, di oggetti incantati e di luoghi che - con la loro bellezza - sono in grado di provocare suggestione, tutta la meraviglia che questa festa si porta dietro sembra amplificarsi.
Sebbene l'aria del Natale si fosse ormai diffusa, nelle menti degli studenti così come in quelle dei professori lampeggiava un unico allarme rosso che portava la scritta PERICOLO, eppure la smorfia di preoccupazione stampata su ogni singolo essere vivente all'interno del castello, veniva sostituita da un finto sorriso.
Quell'anno, molto studenti - in particolar modo quegli del settimo anno - avevano deciso di non allontanarsi da Hogwarts, trascorrendo le loro vacanza tra quelle mura che a partire dall'età di undici anni - erano state e continuavano ad essere - la loro casa.
Il preside, appoggiato dagli altri professori, aveva quindi deciso di organizzare un ballo a cui avrebbero preso parte soltanto gli studenti di Hogwarts, e che quindi era ben diverso dal famigerato ballo del ceppo che si era tenuto durante l'altrettanto famoso torneo tre maghi.
Vero intento del ballo era quello di onorare le persone scomparse e che continuavano a scomparire nel corso di quella che si poteva definire una guerra senza via d'uscita.
Fu per questo che si decise di non organizzare il ballo la sera della vigilia di Natale, ma al contrario l'ultimo dell'anno, il 31 Dicembre.
Sperando che una serata in allegria sarebbe servita ad allontanare i problemi, lasciandoli un brutto ricordo del passato, per iniziare dal giorno seguente un anno più sereno.
Anche se da come si era messa la situazione, questo poteva rimanere soltanto un desiderio - che almeno per il momento - non avrebbe preso vita.
La vera battaglia, infondo, doveva ancora iniziare.
Per quanto riguarda Hermione Jane Granger, aveva deciso che dalla mattina del ventunesimo giorno dell'ultimo mese dell'anno sarebbe partita - trascorrendo qualche giorno di vacanza con la sua famiglia - per poi ritornare la sera del 31 così da poter prendere parte al ballo.
Anche Ronald Weasley sarebbe tornato a casa, dove al contrario di Hermione sarebbe rimasto fino ai primi giorni di gennaio.
Intanto nell'ufficio del preside stava avvenendo un accesa battaglia, fatta di parole che volavano da una parte all'altra della stanza. Una discussione che ormai andava avanti da un bel po' di minuti.
Mancava ormai poco alla vigilia di Natale, e Merlino solo sa cosa sarebbe avvenuto quella notte.«Albus, ragiona, manca poco ormai!»tentò di convincerlo Minerva McGranit, ma nonostante ciò il vecchio preside rimaneva convinto che Hogwarts - insieme all'intero mondo magico - era ormai diventato un pericolo per i suoi studenti, in particolar modo per due di essi.
Il custode e il suo protetto dovevano rimanere al sicuro.
E quale era il luogo migliore per trovare un minimo di sicurezza se non quello che Voldemort e i suoi seguaci odiavano di più?
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Ogni scommessa, ha le sue conseguenze
RandomE se Draco Lucius Malfoy lanciasse una scommessa ad Hermione Jane Granger? E se Hermione Jane Granger accettasse questa scommessa? E se questa scommessa portasse con se delle conseguenze? Tratto dalla storia: -Ti propongo una sfida, Granger... se...