Capitolo 21

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                                          . Ma là dove c'è il pericolo
.cresce anche ciò che salva.
                              (Patmos)

Non appena il treno si ferma mi sollevo e in fretta afferro il mio bagaglio, apro lo sportello e vengo scaraventata dalla orma di persone che corrono qua e là,

tutti eccitati dall'idea di tornare a casa, io non ne sono così sicura ormai, casa per me è anche Hogwarts...

Dal tronde non è che io sia stata tratta così bene dalla mia famiglia, anzi, mi sono sempre sentita come se fossi in più... perciò tornare lì non fa che mettermi ansia nonostante sia la mia "famiglia"

Mamma diceva quando ero piccola che dopo Ginny non avrebbe voluto altri figli, e tante altre cose... potete immaginarle.

Uscendo dal treno noto la stazione 9/3 4 di Londra,
Sobbalzo non appena Fred e George mi spuntano affianco,

<allora sei viva!>Fred si prende gioco di me,

<già> accenno una smorfia,

<tu devi raccontarci taante cose Juli>

Alzo gli occhi al cielo <ovvero?> li domando sospettando già cosa in realtà,

<sai noi abbiamo tanti amici a Hogwarts, e nonostante il tempo perso, alcune cose le abbiamo sapute. Speriamo non siano vere.> aggiunge George.

<ehm...vedete arriva mamma> sorrido per essermela scampata indicando davanti a me, loro si sono sempre preoccupati per le cose che faccio io...

Si voltano all'unisono e dal treno si decidono ad uscire Ginny e Ron con il suo amico Harry.

<i miei bambini!> corre mamma a braccia aperte verso di noi, ovvero, verso Ginny, la abbraccia sbaciucchiandola tutta,
Da un mezzo bacio a Ron un abbraccio soffocante a harry e i gemelli li poggiano un bacio sulla guancia, e non appena e il mio turno come sempre gira il muso e sfrega una mano sulla mia spalla...

Mi limito ad un sorriso forzato, afferro i bagagli e li seguo.

Una volta arrivati a casa salgo su in camera a lasciare le mie cose, mi cambio, metto una felpa nera a zip è un pantalone da tuta grigio,

Scendo per pranzare, lungo le scale uno strano profumo di patate passa sotto il mio naso, allargo le narici per inalare meglio l'odore, mentre accelero il passo,

Poggio le mani sullo stipite della porta slanciandomi in avanti per vedere cosa c'è sulla tavola,

E la tavola e contornata da piatti di stufato di patate e carne, tipico della nostra tradizione, e un cesto di pane al centro, potrà sembrare misero, ma per noi non lo è, anzi.

<ciao mamma.. che fai?>li domando immaginando già l'arroganza che ci sarà nella sua risposta

<non sono affari che ti riguardano, ora torna su, senza fare domande e scendi solo quando lo dirò io, chiaro?> e agitata.

non rispondo e esco dalla cucina senza insistere, e vado in salotto e noto Ron e Harry parlare sotto voce mi avvicino di soffiato cercando di sentire ciò che stanno dicendo,

allora sei tu? // Mattheo riddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora