Capitolo 24

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" brutta stupida volevi trovarmi eh? E ora che mi hai trovato?" Tremavo, chiusa tra le gambe per terra dietro un muro che mi divideva dalla quella che sarebbe stata la mia fine da lì a poco, mentre mi cercava, lacrima dopo lacrima scendeva per il mio viso non sarebbe servito a niente piangere se mi avesse trovato mi avrebbe ucciso senza scrupoli, senza porsi domanda ne un minimo di pietà,

"Ti nascondi, piagnucoli come una bambina"

Strinsi le gambe al petto a più non posso chiusi gli occhi e strinsi le labbra trattenendo i singhiozzi di pianto, i suoi passi furono sempre più vicini, mi costrinsi a credere che tutto questo non fosse reale, ma... era cosi vero, troppo, che non riuscivo a credermi, volevo soltanto non essere trovata, eppure io stessa, l'ho cercato, lo volevo io tutto ciò.

Non sentì più niente, il silenzio, sentivo solo i miei continui respiri affannati,

Il silenzio... la cosa che più mi spaventa, mi impanicai, aprì gli occhi e mi guardai attorno, una volta alzato lo sguardo vidi questo ragazzo poggiato al muro con le braccia incrociate, la faccia oscurata,

Sgranai gli occhi e si avvicinò a me, mi trascinai con le mani indietro, poggiando la spalla al muro dall' altra parte, singhiozzai a più non posso non riuscivo più a contenermi, non riuscivo a parlare, ero terrorizzata, a malapena vedevo con gli occhi pieni di lacrime e mi lascia andare all'idea di essere già morta... guardai le sue scarpe, delle semplici converse, un ragazzo della mia età, alzai gli occhi per guardarlo un'ultima volta, si abbasso sui talloni e...

spalanco gli occhi, mi sollevo e un urlo mi scappa dalla bocca indietreggio e afferro il cuscino stringendolo tra le braccia,

Sudo, sto sudando, guardò la mia mano e mi rendo conto di quanto io stia tremando, mi passo la mano in faccia, stavo piangendo, ho il respiro pesante come se avessi corso chilometri, mi guardò attorno e mi rendo conto che è notte fonda,

Sento dei passi correre e la mia porta si spalanca, Harry che si mantiene allo stipite della porta preoccupato, senza occhiali con i cappelli scombinati una misera maglia bianca e i pantaloni a quadri del pigiama, lo osservo con affanno, si tranquillizza <che-che ti è successo?> mi domanda portandosi una mano tra i capelli scompigliati, non avevo mai notato il suo azzurro acceso negli occhi, mentre si aggiustava il ciuffo nero la sua cicatrice si nota di meno, magari se ne vergogna...

Sospiro <n-niente, tranquillo> il mio verde quasi azzurro si mescola tra il suo, distolgo lo sguardo e mi cade sulle sue braccia con le vene tese e le mani che stringono lo stipite, crescendo è cambiato parecchio e non mi ero mai resa conto di come.

Sospira e entra, mi sollevo dal letto dalla parte opposta alla porta e tengo il cuscino tra le braccia come "scudo" si ferma immediatamente, alza le braccia come segno di pacificazione, il suo sguardo cade sulle mie gambe scoperte, lo noto e le stringo,

Rimango ferma e si avvicina, non ho mai notato quanto fosse più alto di me, viene ancora più vicino e indietreggio, perché vuole avvicinarsi?..

Alzo la testa per guardarlo, il suo sguardo cade sulle mie labbra, faccio finta di non averci fatto caso, ma indietreggio di un'altro passo, <hai fatto un brutto sogno vero?> mi domanda a tono basso, come se mi stesse dicendo che mi capisce,

Annuisco, e mi mordo nervosamente il labbro inferiore,

<e questo che intendo quanto ti dico che non puoi fare tutto da sola, perché so che tipo di incubi fai>

<che ne sai tu>

<perché li faccio anch'io> mi confessa, si avvicina di un passo lo guardò stranita, e alzo la testa alla sua altezza, <e no, quelli non sono sogni...> corrugò la fronte, <ma che stai dicendo>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 11 ⏰

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