Capitolo 22

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.                                         È meglio morire incompresi  
.                                                         Che passare la vita
                                                                       a spiegarsi.
. (Shakespeare)

Vado in panico quando vedo questo alto ragazzo con i capelli ricci corvino lo scruto meglio e noto una certa somiglianza un taglio d'occhio simil orientale color blu notte, a uno sguardo molto cupo e privo di sicurezza, credo che per la mente femminile quest'uomo sia tanto attraente quanto oscuro,

Ma che dici Juliet riprenditi!

Torno cosciente e mi rendo conto della presa forte sul mio braccio sgranò gli occhi e balbettando riesco a dire a voce flebile <c-chi sei, che vuoi> lo guardò male,

Alza un angolo della sua bocca simulando una risatina sfottente, torna con lo sguardo su di me,

<sai almeno dove sei ragazzina?> sussulto sentendo la sua bassa voce rauca, lo nota, deglutisco a vuoto mi fa seriamente paura,

Scuoto la testa lentamente e nego,

Sorride abbassando il capo, approfitto della sua distrazione e provo a liberarmi con scarsi risultati, solleva un sopracciglio e mi guarda con aria strafottente, effettivamente la sua figura confronto alla mia e possente sovrastante e io sembro una bambina minuta in preda alla disperazione come se stesse per essere rapita,

<L-lasciami andare> riesco a dire a voce esile e me ne vergogno,

Mi tengo lontana,

<facciamo così> fa un attimo una pausa e sospira,

Lo guardò attendendo la sua risposta è provo ad capire la sua età, sembra avere una 20 di anni,

<andiamo a berci qualcosa e poi ti lascio stare> pronuncia con voce suadente che convincerebbe qualsiasi donna a fare di tutto, ma non me.

<no. Lasciami ora e subito!> sbraito stringendo gli occhi credendo mi avesse colpito,

Stringe con più forza il mio braccio mi tira più verso di lui e il mio petto aderisce al suo, sgrano gli occhi e mi immobilizzo quando le sue labbra sfiorano il mio orecchio,

<non era una domanda ragazzina, e ora muovi quel bel culetto che ti ritrovi e non farmelo ripetere o desidererai che io non l'abbia fatto> rabbrividisco e le mie gambe iniziano a tremare, molla la presa e inizia a camminare con le mani tra le tasche, pensa che io lo seguirò? Oddio, le sue parole mi hanno messo terrore, esito ma le mie gambe si muovono da sole quando si ferma d'un tratto, stringo il bordo della felpa tra le mani e lo seguo con lo sguardo basso,

Sono impazzita sto davvero seguendo una persona che non conosco che vuole offrirmi da bere, ma che mi prende? forse dovrei scappare? Ma se mi prendesse? Ha delle gambe molto muscolose riuscirebbe a prendermi dopo 5 secondi.

Interrompo i miei pensieri quando sbatto alla sua spalla, serro gli occhi e alzo lo sguardo lentamente quando si volta,

<ecco io stavo...Insomma non ti ho visto, no, volevo dire che non avevo visto che ti eri fermato->

<sei proprio una bambina> incrocia le braccia al petto e mi prende in giro,

mi fa seriamente paura sto qui,

Mi vergogno di me stessa,

Mi afferra il polso e comincia a trascinarmi all'interno di questo piccolo pub quasi inquietante quanto lui,

allora sei tu? // Mattheo riddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora