Finalmente era arrivato quel momento. Era da mesi che non facevo altro che aspettare una convocazione da parte del Moonshine. A volte dal nervosismo mi ero addirittura smangiucchiata le unghie, senza rendermene conto finché non avevo perso sangue.Ero più o meno volontariamente stata allontanata dalla Congrega per un periodo di tempo che doveva servire alla rettrice per capire cosa farne di me. Dopo quello che mi ero rifiutata di fare, l'esilio era stata la pena minore. Soprattutto perché non ero rimasta in buoni rapporti con lei dopo il nostro ultimo scontro anni prima.
Non avevo mai desiderato diventare questo nella vita, magari un giorno avrei anche potuto fare la panettiera o qualche altro lavoro in un villaggio qualunque.
Ma questo...essere quello che sono, era stato scelto dal fato per me. Diventare una cacciatrice non era mai stata un'opzione. Non ti veniva consegnata una lettera per chiederti il permesso di entrare alla Congrega, ci finivi e basta.Una volta diventata cacciatrice, non si tornava più indietro. Molte di noi erano state salvate da una vita di stenti, perciò ci consideravamo fortunate ad essere capitate lì, con un tetto e del cibo sulla testa.
Quando era arrivata quella noctua non avevo previsto che mi venisse richiesto di partire e portare a termine una caccia. Pensavo mi avrebbe rispedito a casa con la garanzia di un buon allenamento intensivo, come adorava chiamarli lei e che non prevedevano esattamente allenarsi, né con la spada né con i pugnali.
Se ripensavo a come avevo lasciato quella prigione...Di riflesso mi salirono i brividi fino alle orecchie. Non volevo nemmeno pensarci, ma una cosa era certa. Per lei questa sarebbe stata la prova per ritornare a tutti gli effetti ad essere di nuovo un membro rispettabile del Moonshine. Sospettavo, anzi ero più che sicura che fosse un modo per verificare che fossi ancora sotto il suo completo controllo. Le avevo disubbidito una volta, e quella era bastata.
Ma non sapeva che dovevo ritornare, non potevo lasciarle lì.
Ero stata la migliore del mio anno, ma ora ero sicura che avesse preso il mio posto Ellista, la seconda preferita della rettrice.
Per molto tempo ero rimasta io in testa alla sua classifica, avevo la forza e l'agilità che poche riuscivano ad ottenere. Ma per raggiungere quel livello avevo lavorato sodo sul mio corpo, giorno e notte, continuamente. Mi ero rotta talmente tante ossa al buio, procurata talmente tanti lividi e cicatrici che ormai avevo perso il conto.
Avevo odiato ogni singola lezione con la rettrice.
Però ero riuscita ad arrivare dove volevo.
Mi aveva riservato gli insegnamenti migliori, i più complicati, estenuanti e formanti.
Non c'era stato un solo giorno, in cui non avessi ripensato agli sguardi di gelosia che vedevo impressi nei volti delle mie compagne. Volevano essere al mio posto, volevano essere la loro preferita, ma non sapevano cosa si nascondeva dietro. Non avrebbero potuto.
Nella mia testa mi ero sempre ripetuta: ce la farò, ce la farò, come una cantilena.
E ce l'avevo fatta. Ero sopravvissuta.
Ero sopravvissuta per vedere le altre morire prova dopo prova.Ero diventata la Cacciatrice. Addestrata per uccidere i notturni, le creature della notte.
Per quel che ne sapevo i miei genitori erano già morti, quando la rettrice mi aveva trovata, ancora in fasce davanti alla sua porta. Perciò di loro non avevo nessuna memoria e in fondo mi andava bene così. Vivere nel loro ricordo sarebbe stato più doloroso.
Ero stata la più piccola a varcare quelle porte, ad essere stata temprata dalla rettrice fin dal mio primo vagito. Era un miracolo che fossi ancora in grado di ragionare di testa mia.
Lì, in quel posto che avevo imparato a chiamare casa il mio destino si era scritto.
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MOONSHINE- La Congrega delle Cacciatrici
Fantasy*Per tutti gli amanti di Sara J. Maas, Rebecca Yarros, Jennifer L. Armentrout, Cassandra Claire e scrittrici di questo genere...Questo libro potrebbe fare al caso vostro* Quando Tessandra riceve una lettera dalla rettrice del Moonshine, mai avrebbe...