...
«Svegliati.»
Sentì le coperte scivolare via, sbuffai, corrucciando le sopracciglia.
“ È ritornato ad essere stronzo come sempre? ”
Borbottai qualcosa, mettendomi seduta.
«Sai che ore sono?»
Disse, irritato mentre incrociava le braccia al petto.
«L'ora di ieri a quest'ora.»
Mormorai con voce leggermente appannata mentre mi stropicciavo gli occhi.
“ Come fa ad essere così attivo di mattina? ”
Mi lanciò appresso i miei vestiti.
«Ti riaccompagno a casa.»
“ Che guastafeste. ”
Criticai, mentre mi iniziavano a vestire.
«Mh.»
Mormorai, prima che si avvicinasse a me.
“ Cosa ora...? ”
Scompigliò le mie ciocche scure, che scivolarono poi sulle mie spalle.
«Dovresti perdere il bus più spesso.»
Sorrise sornione, mentre io lo guardai male, sobbalzai al suono della suoneria che aveva rotto quel tempo di tranquillità.
“ Noct? ”
Pensai guardando lo schermo.
“ Cazzo Noct! ”
Mi impnicai rispondendo alla telefonata e ottenendo un occhiataccia da parte di Katsuki.
«Pronto?»
La mia voce sembrava tranquilla, nascondendo un tremore.
«Hey, tutto ok?»
Dannazione, ieri ho saltato l'appuntamento con lui.
«Si, si certo, ieri avevo perso il bus e una mia collega mi ha ospitato a casa sua, il telefono era scarico non sono riuscita a risponderti.»
Mentì, mentre guardavo il biondo che aveva lo sguardo fisso su di me.
«'Sono un amica?'»
Mi fece con il labiale Katsuki, alzando un sopracciglio con un sorriso malizioso.
Lo guardai male facendogli segno di stare zitto.
«Okay, va bene, ci sentiamo dopo allora.»
Mi chiuse la chiamata in faccia, cosa alquanto strana da lui.
«Ti odio.»
Dissi al biondo, guardandolo male, mentre dentro di me ci stavo male per aver tradito il mio ragazzo.
«Io non ho fatto niente, stupida.»
“ Ho tradito Noct... ”
Strinsi i denti, mentre mi vestì completamente.
«È colpa tua!»
Sbottai contro di lui, mentre mi avvicinavo puntando un dito contro di lui.
«Ieri dovevi accompagnarmi a casa del mio ragazzo non nella tua fottuta casa!»
Gli dissi contro, anche se infondo io ieri avevo accettato completamente a tutto questo.
“ Mi avrà drogata sicuramente ieri, io non avrei accettato. ”
Corrucciò le sopracciglia incrociando le braccia strette al petto, si stava arrabbiando.
«Parla quella che ieri ha acconsentito pienamente.»
Mi avvicinai, stringendo i pugni.
«E tu mi hai trascinato in questa cazzata!»
Dissi, mentre i miei occhi fiammeggiavano di rabbia.
«Modera il linguaggio, stronzetta, la colpa non è mia.»
Lo vedevo, si stava arrabbiando, torreggiò su di me, spingendomi un po'.
«Ieri avresti potuto fermarmi, invece non l'hai fatto, ogni volta che ti tocco mi guardi come una puttanella a ricerca di attenzione, quindi la colpa non è mia.»
“ Come diamine si permette... ”
Gli piantai una manata sul viso, anche se pressoché non gli fece quasi nulla.
Lui di risposta mi spintonò facendomi cadere sul letto.
«E ora che fai, unh?»
Bloccò i miei polsi sopra la testa con una sua mano, arrampicandosi su di me.
«Lasciami!»
Scalciai, cercando di allontanarlo, anche se non si smuoveva nemmeno di un millimetro.
“ Lo odio! Lo odio! Lo odio! ”
«Perchè dovrei? Impaziente di dover succhiare il cazzo a il tuo fidanzatino per farti perdonare?»
Mi premette contro il letto più forte fino a farmi male.
“ Non avrei mai dovuto accettare questo lavoro, non avrei mai dovuto incontrarlo a questo qui! ”
«Lo farai da piccola troietta quale sei?»
Mi ripeté, il tono più cupo, più profondo.
«Non confondermi con quelle che ti fai tu, stronzo!»
Ribattei, cercando di infliggergli qualche colpo, ma lui afferrò con la mano libera la mia caviglia.
“ Ha smesso di tenermi come un insaccato?! ”
«Sta' ferma.»
Si avvicinò, quasi troppo.
«Tu lo devi lasciare al tuo ragazzo, hai capito?»
Gli sputai in faccia, cercando di allontanarlo, facendolo ribollire di rabbia.
«No!»
Gli risposi, ovvio che non avrei lasciato Noct per...lui.
...