☆ : what color are your dreams?

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ship: hyunho

genere: smut/fluff

trama: dove un dipinto dai mille significati inquieta leggermente Minho.

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Parigi, 1920

Sulla tela c'era dipinto un viso con un'espressione sofferente.

Dava l'impressione di star soffrendo parecchio. Se avesse preso vita, dei lamenti o delle urla di disperazione sarebbero senz'altro uscite dalle sue labbra.

Sembrava possedere l'atteggiamento di una persona messa al rogo, ululante mentre le fiamme gli portano via gli ultimi attimi di vita.

Ma pareva anche essere in pieno lutto, afflitta dalla perdita di qualcuno caro. Con il cuore a pezzi mentre affronta la realtà.

Ecco, era proprio per questo che a Hyunjin piaceva disegnare e dipingere. Attraverso l'arte, poteva esprimere tutte le emozioni che a voce non riusciva ad esternare.

Con dei tratti poteva realizzare una figurazione dai mille significati.

D'altro canto, si dilettava a buttare giù su carta tutto ciò che lo tormentava. Non gli serviva un'amico, solo qualcosa con cui scrivere. In quel modo si sentiva più leggero, solo creando dipinti e poesie riusciva a dare giustizia a ciò che provava.

Sulla scrivania c'erano infatti fogli impilati e accartocciati, bozze scartate.

Appoggiate alla parete, si trovavano altre tele che raffiguravano una versione migliore di ciò che Hyunjin ritraeva.

Era ciò che faceva nella vita, vendere quadri. Non ricavava molto, e si capiva dalla soffitta in cui abitava, ma era ciò che lo faceva sentire vivo.

Non aveva intenzione di cambiare strada, voleva passare tutta la sua vita ad esprimersi su carta, perché nessuno voleva ascoltare ciò che aveva da dire, non quando possedeva quel bel viso.

Alla gente non interessava, tutto ciò che Hyunjin accendeva nelle persone erano istinti primitivi, e loro preferivano benedire i loro occhi con la sua figura nuda piuttosto che con le sue creazioni.

Forse era per questo che a Hyunjin piaceva tanto rifugiarsi nel suo mondo in cui esistevano solo pennelli e matite.

Hyunjin non era il solito pallone gonfiato a cui interessavano i dipinti solo per moda, lui viveva per i dipinti.

Un giovane adulto a cui avevano tolto tanto valore senza neanche conoscerlo, facendolo chiudere in sé stesso fino al punto da preferire oggetti e hobby a persone.

Sorrideva a tutti, lui, ma si limitava solo a contatti necessari, non contatti di piacere come amicizie.

Non aveva più nemmeno una famiglia, tutto ciò che lo consolava erano l'arte e la poesia.

Ma qualcosa era cambiato, una leggera sfumatura si era unita alle uniche che considerava. Perché aveva imparato a non dare retta a tutto, a lasciare fuori ciò che non si adattava alla sua percezione di serenità.

E di nuovo, a quel ritratto dall'aria sconvolta si aggiungeva una nuova possibile spiegazione.

Poteva star reagendo ad un'atto che la società trovava fuori posto e inaccettabile. Poteva star raffigurando l'espressione di un essere umano medio di fronte a due uomini che si baciavano.

La paura del cambiamento, il timore delle persone che non hanno intenzione di seguire ciò che la maggioranza ritiene normale, il fastidio che si prova quando le cose non funzionano come vuoi tu.

𝖲𝖳𝖱𝖠𝖸𝖪𝖨𝖣𝖲 𝖮𝖭𝖤𝖲𝖧𝖮𝖳𝖲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora