Irusu
Fingere di non essere in casa quando bussano alla tua porta.•
E' un microscopico riverbero di colore verde. E' un lampo improvviso che squarcia il cielo buio illuminandolo come se fosse giorno.
E' un ricordo: un delicato disegno fatto da un dolce bambino con i capelli verdi che si era poi pavoneggiato del risultato di fronte al suo migliore amico.^^Hai visto Kacchan come sono diventato bravo a disegnare?^^
E le mani dell'altro, in definita le sue mani, avevano afferrato quel foglio, appallottolato e buttato in un angolo della stanza mentre dalla bocca gli uscivano frasi dure, umiliando il suo amico per non avere un Quirk, distruggendolo con le parole fino a sentirlo piangere.
Nel sogno aveva cercato di fermarsi, di non farlo, di non ricadere negli stessi errori che aveva già commesso molti anni addietro in quella stessa stanza, ma anche questa volta tutta la sua caparbietà non gli era servita a nulla.
Ancora una volta, il Katsuki che era stato un tempo era emerso e aveva distrutto tutto quello che aveva vicino, lasciando non solo il disegno appallottolato per terra come carta straccia, ma anche quel povero bambino distrutto e accartocciato in un angolo.
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Katsuki è stanco. Si passa una mano tremante sugli occhi e sulle guance cercando di cancellare le scie umide lasciate dalle lacrime prima di emettere un sospiro rassegnato ed alzarsi dal letto.
Come in uno stato di completo trance si toglie le coperte calde dal corpo, andando verso il bagno per lavarsi e poi vestirsi.
Indossa una tuta ed un paio di scarpe da ginnastica, avvicinandosi alla finestra per scostare le tendine e guardare serio la notte ancora in corso del mese di Aprile.
-Kacchan, vuoi stare con me?-
Si gira di scatto con una nuova determinazione stampata sul viso, si avvia alla scrivania per cercare il bigliettino con l'indirizzo che gli dato ieri Todoroki.
Apre agitato l'armadio ravanandoci dentro alla ricerca di un foglio stropicciato, di quel foglio stropicciato, che con il tempo ha steso con le dita, lisciandolo nei bordi, custodendolo e proteggendolo da se stesso... e dal tempo che è passato.
Esce dall'accademia in silenzio, senza avvertire nessuno, sapendo che al rientro si beccherà una punizione dagli insegnanti ma sinceramente non gliene frega un cazzo, l'unico pensiero fisso che ha adesso è che deve raggiungere casa di Dabi il prima possibile.
Si ritrova a correre, a prendere e a cambiare autobus, a perdersi in vie maleodoranti e a ritrovare la strada giusta fino a boccheggiare e ad ansimare con il fiato corto, il cuore che batte forte ed i pugni sempre stretti e serrati in una morsa.
Il cellulare rimane spento... come la mente. Un totale deserto in cui si rimbalza da una parte all'altra un'unica domanda.
-Kacchan, vuoi stare con me?-
Quando raggiunge l'indirizzo che gli ha segnato Todoroki, l'orario è appena accettabile per una visita.
Suona il campanello, per poi iniziare a bussare come un ossesso alla porta. Il rumore dei pugni sul legno rimbalzano nel suo cervello come se fossero esplosioni.
Dabi spalanca l'uscio con un cipiglio furioso in volto che si trasforma subito in un'espressione confusa.
-Ma guarda chi c'è qui davanti a me. Il grande ed altezzoso Bakugo Katsuki.- Dice alzando il tono e scandendo bene il nome.
-Cerco Izuku... è con te?-
-E perchè dovrebbe essere proprio a casa mia?-
-Non si risponde ad una domanda con un altra domanda. Non te lo hanno insegnato i tuoi genitori?- Ribatte il biondo digrignando i denti.
-Sei venuto a casa mia ad un orario impossibile, mi stai facendo un'interrogatorio in piena regola e hai persino il coraggio di essere così... arrogante. Penso che tu abbia sbagliato persona con cui fare il cane rabbioso.- Ribatte iniziando a chiudere la porta.
Ma prima che possa farlo una mano lo ferma, ed un tono di voce dolente gli arriva alle orecchie lasciandolo perplesso.
-Ti prego Touya. Io... io ho bisogno di vederlo.- Dichiara Katsuki mentre che la porta si riapre e Dabi lo osserva per qualche secondo in silenzio. La testa bassa, le ciglia bionde che sfarfallano su quelle iridi rassegnate e sofferenti.
Un lungo sospiro enigmatico gli lascia il petto.
-Non c'e'. Ogni tanto si ferma da me, ma non oggi.-
-O..ok. Grazie per avermelo detto. Puoi... puoi dargli questo per favore? E' molto importante che lui lo abbia.-
Un foglio piegato, un pezzo di carta completamente stropicciato gli viene messo tra le mani mentre accenna ad un assenso richiudendosi la porta alle spalle.
Rimane per qualche istante fermo, immobile, con un'angoscia che non è da lui che lo sta assalendo.
-Non ti coprirò mai più, sappilo.-
-Scusami... io... non posso ancora vederlo. E' troppo presto, dovrei spiegargli cosa sono diventato, cosa sto facendo. E se poi lui...-
-Non mi interessano le tue motivazioni. Questo è per te.- Gli dice sbattendogli il foglio in mano con poca grazia.
-Torno a dormire.- Dichiara senza guardarlo neppure per un istante in viso.
Izuku si rigira il foglio incuriosito tra le dita varie volte, incapace di prendere la decisione se aprirlo o metterlo in tasca ed aspettare a farlo più avanti, quando si sentirà pronto.
Chiude le iridi color smeraldo alcuni secondi per poi spalancarle alzando le spalle nervoso.
Dischiude quel pezzo di carta logoro rimanendo totalmente scioccato da quello che vede.
Il colore verde lo investe in un attimo riportandolo allo stesso giorno di tanti anni prima.
Un bambino con le spalle curve intento a disegnare un piccolo lui con indosso la tuta da Hero.
L'immagine che lo ritraeva ugualmente un eroe anche se non aveva un quirk, i suoi sogni rappresentati da questi schizzi infantili.
La paura di perdere il suo migliore amico... di non riuscire più ad essere abbastanza per lui.
Izuku ha pensato in tutti questi anni che Katsuki quel giorno lo avesse stracciato e buttato via.
Un singulto gli parte dallo stomaco quando nota al centro un bigliettino con scritte sopra alcune frasi nella solita ordinata calligrafia del biondo.
Non me ne frega un cazzo se non mi vuoi più. Io ti sto comunque venendo a prendere. Aspettami.

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Bakudeku - Wait for me
FanfictionBakugo se lo ripete in continuazione, ci pensa ossessivamente ogni mattina, ogni pomeriggio e sera prima di andare a dormire. Se avesse risposto a quella domanda, Deku sarebbe sparito ugualmente? I personaggi non sono i miei ma sono di proprietà di...