1. Becky

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Ciaoooo Stelline ✨✨✨✨
Vi avverto che i capitoli saranno sempre abbastanza tosti. Preparate sempre un pacco fazzoletti 🥹 ecco a voi il primo capitolo. A voi un viaggio tra le Stelle ⭐️ infondo vi metto tre immagini sono state create con Bing non sono legate a nessun personaggio pubblico!
                               ⭐️⭐️⭐️⭐️

10 novembre 2016
Mamma e papà mi accompagnarono alla visita dell'oncologo. Gli esami che avevo fatto hanno dato un risultato diverso e il medico, ne voleva parlare con i miei. Ho quasi dodici anni e sono sempre stanca, nausea e vomito. Ho iniziato a perdere peso, la mamma si è preoccupata tantissimo. La porta si apre e il Dottor Pearson esce con un viso molto serio.

Una volta dentro allo studio del Dottor Pearson è in uno stato di disagio << Signori Colman mi dispiace molto darvi questa notizia, ma avendo analizzato la massa tumorale estratta, il risultato è positivo. Sono dispiaciuto ha darvi questa notizia>> vedo gli occhi di mamma e papà spalancarsi e diventare lucidi. Allora li guardo e chiedo << sono guarita?>> papà mi lascia un bacio sui capelli e mi chiede di andare in corridoio ad aspettarli.

Sono seduta su una seggiola quando vedo un ragazzino passare << hey tu?>> il ragazzino si gira e mi risponde

<< che c'è?>> sorrido, il suo tono così seccato mi diverte << credo di essere guarita >> lui scoppia a ridere come se fosse lo stregone cattivo

<< tumore?>> annuisco decisa allora lui ridacchia

<< bambina non si guarisce mai dal tumore>> metto il broncio, non mi piace proprio essere contrariata, poi lui sorride, un sorriso meno da stregone, ma più da principino a cavallo bianco << sei carina, mi dispiace che hai il tumore >> mi sento confusa, ma gli domando se anche lui ha la stessa cosa che ho io<< hai anche tu il tumore?>> lui fa un cenno di assenso

<< quarto stadio, fase terminale >>

Tornai in ospedale quasi ogni settimana e Johsua diventò un mio amico. Passavamo molto tempo insieme, ci divertiamo mentre entrambi facevamo la chemio. Un giorno dopo aver terminato la chemio lo cercai, non era venuto lui ed era strano perché lo facevamo sempre alla stessa ora. Incrocio Emily gli domando << Emily dov'è Joshua?>> mi si avvicina e si abbassa un po' << mi ha detto di dirti di vivere più che poi Becky, di dirti che sei stata la sua prima e unica amica >>

Joshua morì 6 dicembre 2016 aveva solo tredici anni e mezzo e io avevo appena perso il mio più caro amico. Tornai a casa molto triste, la vita forse non era stata così gentile, ma ricordai le parole che Emily mi aveva riferito " mi ha detto di dirti di vivere più che poi " lo avrei fatto, avrei vissuto la mia vita finché ne avrei avuto la possibilità. Ogni istante che mi fosse stato dato.

Oggi

Eravamo in sala d'attesa io e la mamma, papà era in tribunale per un caso molto importante, così la mamma era venuta con me. Essendo minorenne avevo bisogno di un tutore che mi accompagnasse alle visite. Ormai erano anni di questi avvenimenti, erano all'ordine del giorno. Strinsi la mano della mamma << stai tranquilla Becky andrà bene>> lo sapevo che lei diceva così per assicurare sé stessa più che me. Era difficile per la mamma avere una figlia malata. La guardai e sorrisi << mamma, va bene lo sai>> annui, ma aveva il magone. I suoi occhi lucidi erano segno che era distrutta. Questi momenti erano stati anni, erano stati la nostra routine quotidiana. In questi anni, avevamo visto questo ospedale un sacco di volte, conoscevo qualsiasi infermiere, persone delle pulizie, parenti di vari pazienti, insomma era un po' casa. L'infermiera avanzò << ciao Becky, come stai oggi? >> come stavo? Non me lo chiedevo mai anzi mi dicevo " va bene, sei sveglia anche oggi" sorrisi, anche i sorrisi ormai era forzati, non erano genuini << bene, Emily >> mi sorrise, ed eccolo il sorriso di circostanza, ma anche lei lo sapeva, non era facile. Entrammo nella stanza del Dottor Pearson << Becky, ciao! Signora Colman >> ci sedemmo. Conoscevo il Dottor Pearson d'anni e ormai era come un mio caro amico, a volte nei momenti di sconforto, mi ero appoggiata a lui, piangendo, chiedendo quanto ancora avrei sofferto, ma lui con il suo sguardo sempre professionale e deciso mi aveva sollevata. Oggi lo sguardo del Dottor Pearson era amareggiato, le notizie non erano incoraggianti, lo sapevo, da lì a poco sarebbe cambiato tutto, me lo sentivo. Presi un bel respiro << non ci giri intorno Dottor Pearson, me lo dica>> si guardò con mia mamma

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