2 Blaze

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Stelline ✨ eccoci qui con il nuovo capitolo. Vi presento Blaze Sanders!
Spero che lo amerete come lo amo io! Grazie stelline ✨ buona lettura 🌹🥹
Le immagini sono create con Bing non sono legate a nessun modo a personaggi conosciuti!

7 febbraio del 2009
Sento urlare la mamma, io sono nascosto nel mio lettino sotto il piumone di spider man, non mi piace quando la mamma e papà urlano. Lei piange, urla gli chiede per favore di non andare via. La voce di papà che gli urla addosso << lasciami cazzo>> perché urlano così i miei genitori? Io sono piccolo, ma ogni volta che urlano poi non si ricordano di me. Sento la porta sbattere e la mamma che viene nella mia stanzetta << piccolo B >>I suoi occhi sono pieni di lacrime e mi prende in braccio << tornerà papà, lui è fatto così, ma tornerà >>
secondo me sé lo ripeteva più a se stessa che a me. La verità che lui non è mai tornato. I primi mesi la mamma piangeva, ma ancora si prendeva cura di me. Un anno dopo a casa nostra, con noi vivevano i nonni, mi stavano a dietro loro. Non conosco altri parenti, Nonno Caleb è bravissimo e la nonna Jill è come se fosse la mia mamma. Ogni giorno spero che lei guarisca che torna da me, perché io sono qui, sto aspettando solo che torna la mia mamma.
                                   🏈🏈🏈🏈

Mancava ancora una settimana all'inizio della scuola, sarebbe stato l'ultimo anno di liceo, e io dovevo dare tutto me stesso. Il coach ci aveva già richiamato per gli allenamenti. Quest'anno avremmo vinto il campionato nazionale. Questo è il mio sogno, il mio futuro. Il football è sempre stato dentro di me, da quando nonno Caleb mi aveva regalato la prima palla. Non era mai stato un peso dedicarmi agli allenamenti, il tenere una alimentazione sana, ha volte sgarravo, ma questo per me sarebbe diventata la mia vita, non c'era emozione più grande quando ero sul campo. Arrivato nello spogliatoio c'era il caos << stronzo bentornato >> accettai l'abbraccio del mio migliore amico. Ci conoscevamo da quando andavamo all'asilo, tra noi era stato un colpo di fulmine. Abbiamo iniziato a giocare assieme, e non ci siamo più fermati << Jj tutto ok ?>> Jj alza le spalle, il suo sorriso era uno di quelli che fa, quando vuole far finta di nulla
<< situazione difficile con Lexi >> il mio migliore amico, era un fottuto stupido. Al terzo anno di liceo mise incinta la sua ragazza. Decisero di tenere il bambino e ora non andavano più d'accordo. Ricordo ancora quando me lo disse, praticamente gli avevo dato del coglione per una settimana intera, ma quando Lenny era venuto al mondo, me ne ero innamorato anche io. Ci siamo sentiti per tutta l'estate, ha volte abbiamo passato le notti in spiaggia con delle turiste. La nostra estate era stata molto bella, ma so che quando tornava a casa da Lexy litigavano. Come sapevo che lui dormiva sul divano e lei in camera con Lenny. Lui la tradiva e lei lo aggrediva sempre di più << perché non torni da tua madre?>> scosse la testa << Lenny è mio figlio, non voglio non esserci >> non aveva tutti i torti. Jj era un bravissimo papà, di certo non era come lo stronzo di mio padre. Eravamo pronti in campo. Quell'odore del prato non lo avrei mai dimenticato, mi faceva sentire felice, pieno di voglia di fare.
I miei occhi si concentrano su un Mercedes che stava parcheggiando davanti all'ingresso del liceo. Derek un altro mio migliore amico fece un  fischio <<Devo dire che la macchina è stupenda, praticamente è la donna che non tradirei mai. >> Scoppiammo tutti a ridere. Il coach entrò in campo << buongiorno principesse, bentornati, non vi chiederò un fico secco di quello che avete fatto, ma voglio che entrate in campo e sputate sangue. Quest'anno voglio vincere il super bowl, tutto chiaro?>> << si, coach >> urlammo in coro, diede il fischio di inizio e l'allenamento iniziò. Dopo due ore ero morto. Una volta uscito dallo spogliatoio vidi una ragazza che osservava il campo da football. Fu curioso, le Cheerleader erano già in campo, lo so perché il loro allenamento iniziava esattamente, quando noi finivamo di allenarci, quindi lei non era una di loro. La guardai di nascosto. Era una altezza normale, i capelli biondi miele lunghi fino a metà schiena. Aveva una gonna a vita alta e delle gambe stupende, ero pur sempre un uomo, certe cose le notavo per forza. Si girò di scatto e i nostri sguardi si incrociarono. I suoi occhi mi lasciarono di stucco. Azzurri come il cielo e le sfumature di verde smeraldo, non gli avevo mai visti. Fu come ammirare un quadro, ma non avresti mai capito ha cosa si fosse ispirato il pittore. La guardai ancora un momento sperando che parlasse, ma ci fu un silenzio imbarazzante quindi mi comportai un po' da coglione << sei muta ?>> ma la ragazza continuò con il suo silenzio. Mi passai una mano tra i capelli, erano cresciuti troppo. Mi fissai ancora un momento sulla strana ragazza. Lei fece un passo per allontanarsi e io uno per avvicinarmi. Una forza di gravità mi stava attraendo verso di lei, volevo sapere chi fosse, perché era lì << hai paura?>> lei scosse la testa, ma si voltò e se ne andò. Fu il momento più strano della mia vita. Non ci pensai più e corsi via. Ero già in ritardo al lavoro.

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