Mi svegliai sudando freddo. Sembrò che qualcosa non andasse. Qualcosa che non andasse in Hermione. Accesi la lampada e sentii un piccolo gemito accanto a me. Mi guardai intorno spaventato, non volendo affrontare un'Hermione insanguinata.
Tirai un sospiro di sollievo rendendomi conto che era perfettamente al sicuro. Mi sono accasciato contro la testiera del letto. Hermione era rimasta a dormire da me perché glielo chiedevo, e stasera fu una di quelle sere in cui glielo chiesi. Passarono tre notti di fila, il periodo più lungo in cui era rimasta a casa mia. (Sono passate alcune settimane dall'ultimo capitolo, giusto per chiarire)
"Perché la luce è accesa?" chiese Hermione, con la voce impastata dal sonno.
"Scusa. Brutto sogno" la guardai e lei aprì gli occhi, socchiudendoli per la luce intensa.
"Stai bene?" disse, la sua voce che tratteneva ancora il sonno. Annuii, ancora tremante per l'incubo e con il cuore che mi batteva forte nel petto.
"Scusa. Ti ho svegliato. Torna a dormire" dissi facendo un respiro profondo e lei si mise a sedere, le lenzuola che le cadevano dal corpo. Indossava una canottiera bianca e potei vedere la pelle d'oca apparire sulle sue braccia mentre, l'aria fredda la colpì.
"Stai bene" sussurrò. "Va tutto bene. Non siamo là, è finita. Così come la guerra" sapeva cosa stetti sognando. Gli incubi erano ambientati un mese dopo che avevamo lasciato Hogwarts oppure durante la Seconda Guerra Magica. Spensi la lampada e mi sdaraiai, la testa di Hermione sul mio petto mi dette conforto e mi riaddormentai subito.
Quella mattina mi svegliai cercando di sentire Hermione, ma lei non era lì come al solito. Mi alzai a sedere con uno sbadiglio e uno stiramento. La vidi mentre usciva vestita con i suoi abiti da lavoro.
"Perché ti svegli sempre così presto?" chiesi.
"Perché mi piace iniziare la giornata in vantaggio" sorrise e disse qualche incantesimo per sistemare i suoi capelli disordinati, oggi sciolti. Normalmente erano raccolti in uno chignon stretto. Mise la bacchetta nella borsa e mi alzai per mettermi l'uniforme. Una volta finito, Hermione era seduta nello stesso posto in cui la trovai ieri. Si stava stuzzicando le unghie, come faceva sempre quando mi aspettava e alzò lo sguardo con un sorriso.
La mia porta si aprì lentamente, facendo sì che sia io che Hermione guardassimo oltre e Sugar entrò con due piatti pieni di prelibatezze.
"Sugar ha preparato la colazione per il padroncino Malfoy e la signorina Granger" disse Sugar e Hermione sorrise, avvicinandosi a lei e prendendo i piatti.
"Grazie Sugar. Ha un profumo delizioso" disse Hermione regalandole un caldo sorriso.
"Oh no, non è un problema per Sugar. A Sugar piace rendere felice la signorina Granger" disse Sugar e con uno schiocco delle dita si smaterializzò.
Hermione mi passò il piatto e ci sedemmo sul letto, mangiando. Una volta finito di mangiare, scendemmo le scale e io presi le mie cose dal tavolo. Guardai Hermione prima che si materializzasse al Ministero della Magia.
"Oh, stasera sono stata invitata a una festa di Natale al lavoro. Ti piacerebbe venire con me?" chiese, mettendosi la borsa in spalla.
"Certamente. Cosa dovrei indossare?" chiesi e lei ha alzato le spalle.
**HERMIONE'S POV**
Il lavoro oggi fu normale. Passavo la giornata a esaminare i casi e li passavo a Harry. Entrai nel suo ufficio, per porgergli altri due casi e alcuni documenti da firmare. Era il solito Mangiamorte inviato ad Azkaban e il documento richiedeva le firme mie e di Harry.
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𝕮𝖔𝖒𝖊 𝕭𝖆𝖈𝖐 𝕿𝖔 𝕸𝖊 | 𝖉𝖗𝖆𝖒𝖎𝖔𝖓𝖊 | 𝖙𝖗𝖆𝖉𝖚𝖟𝖎𝖔𝖓𝖊
Fanfiction𝐓𝐑𝐀𝐓𝐓𝐎 𝐃𝐀 𝐔𝐍 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎: 𝑷𝒆𝒓 𝒖𝒏 𝒎𝒐𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒎𝒊 𝒊𝒎𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂𝒗𝒂 𝒅𝒊 𝒏𝒊𝒆𝒏𝒕'𝒂𝒍𝒕𝒓𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒅𝒊 𝒍𝒆𝒊. 𝑨𝒗𝒓𝒆𝒊 𝒓𝒐𝒕𝒕𝒐 𝒍𝒂 𝒎𝒊𝒂 𝒃𝒂𝒄𝒄𝒉𝒆𝒕𝒕𝒂 𝒆 𝒂𝒗𝒓𝒆𝒊 𝒗𝒊𝒔𝒔𝒖𝒕𝒐 𝒏𝒆𝒍 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒅�...