Dopo Brock, per fortuna sono riuscito ad avere tranquillità per un po', mi ero appena infilato le auricolari nelle orecchie ma- ehi, aspetta un attimo! In questo negozio ho visto di tutto, ma sbaglio o quei lecca lecca stanno fluttuando? fammi andare a controllar-
???: Ehi mi scusi vorrei un informazioneMi si presentò davanti una bambina con un copri capo da orso almeno 4 volte più grande della sua testa con un grandissimo sorriso a trentadue denti. Ma i lecca lecca fluttuanti erani ancora lì.
"si certo un secondo solo voglio assicurarmi una cosa"
"NO ASPETTA UN SECONDO" la bambina si appiccicó alla mia gamba
"Ngh accidenti lasciamo in pace... COLETTE BASTA SGRILLETTARTI SU FANFICTION GAY VIENI AD AIUTARMI E PRENDITI QUESTA MARMOCCHIA!""ARRIVO"
se il disegno fa schifo non so cazzi miei io non so disegnare e non sapevo come esprimermi per raccontare la scena
Ridete del mio disegno non di me. 🙏
"ANGHHHRHRH"
"AAAAAAH AHIA MI STA MORDENDO LA GAMBA CAZZOO COLETTE FAI QUALCOSA"
"ECCOLA ECCOLA SONO RIUSCITA A PRENDERLA"
"QUESTA NON È UNA BAMBINA È UN CAZZO DI ANIMALE SELVAGGIO POSSEDUTO DAL DEMONIO"
Intanto Edgar si precipitò a prendere i lecca lecca "fluttuanti"
Più che mi avvicinavo ai lecca lecca, questi sembravano scappare sempre di più, così disperato e confuso con un salto stile attacco dello scoiattolo volante mi avvinghio su di essi finché non si rivela a me un bambino con una felpa di un camaleonte, anche questa di una misura decisamente troppo grande.
Edgar: Ma che cazzo?!
???: MERDA NITA È SALTATA LA COPERTURA CHIAMA FIOCCHETTINO
Nita: HO LE BRACCIA BLOCCATE LEON, NON RIESCO!
Nel frattempo la ragazzina si dimenava dalle braccia di Colette in tutti i modi.
Anche Leon non si arrese lì e provó a fuggire :"Oh ma col cazzo che te lo lascerò fare" disse il nostro impiegato emo stressato legando Leon per le braccia e le gambe con la sua sciarpa.
"Ragazzino non ti vergogni a rubare? cosa penseranno di te i tuoi genitori?""Mia madre è morta, mio padre Bo ha abbandonato me e mia sorella Nita per andare a mignotte."
"Ah..."
"Eheh! Appena Nita riuscirà a chiamare Fiocchettino, per voi saranno cazzi amari! Anche se tu mi sembri uno che si accontenta di ogni categoria stupido coglione."
"C-cosa? Che significa che intendi dire?!"
"Mhh, non sei tipo fr... vabbè lascia stare..."
Intanto anche se con le braccia bloccate Nita riuscì a liberarsi da Colette ferendola con un calcio nello stinco:
"CRISTO CHE MALE" nonostante il dolore la ragazza prese la bambina per i capelli, Nita non indifferente inizió nuovamente a dimenarsi finché tra le due non inizió una vera rissa.
Prima Colette aveva ragione: quella mocciosa è veramente un animale selvaggio posseduto dal demonio!
Tra morsi, schiaffi, pugni, calci e gomitate, la povera malcapitata fu conciata per le feste, mentre Nita fischió con le dita come richiamo per evocare il suo "cuccioletto".*fischia* "AVANTI FIOCCHETTINO VIENI"
"UN ORSO?!" sbottó edgar pensando:
mamma mia quanto detesto i bambini...L'orso entrò rompendo una parete iniziando a guardare Edgar con occhi molto affamati.
Leon: Hihi Fiocchettino ha un naso sopraffino nel fiutare gli omosessuali
(in condizioni gravi e pietose ancora distesa sul pavimento sanguinante)Colette: HAJSHAJAHAHSJAKAJA
Edgar: STAI ZITTA! NON SONO GAY NON È ASSOLUTAMENTE VERO, LO GIUR-
L'orso ormai carico e in azione prese con una sola zampa Edgar, scaraventandolo verso Colette, entrambi poi finirono spiaccicati contro il muro.
E nel frattempo di Griff non c'erano tracce: evidentemente gli orgasmi delle ragazzine dei suoi porno erano più forti delle urla di dolore dei suoi dipendenti!Il trio prima di prendere un'altra manciata di lecca lecca e poi scappare, legarono Edgar infiocchettandolo con la sua sciarpa; Colette invece faceva così pena che Fiocchettino iniziò a leccarla e i bambini decisero di metterle un lecca lecca nella tasca...
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NOTE
Mi dispiace che in questo capitolo ho penalizzato un po' Colette ma non preoccupatevi nei prossimi sarà una girlboss💪💪 e invece quell'emo froc¡o di merda riceverà quel che si merita.
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Edgar è esaurito
FanfictionEdgar, il povero impiegato del gift shop dello starr park, è stufo dei clienti strambi che deve sopportare ogni giorno insieme a Colette.