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Ah, Firenze.
Dio solo sa quanto è bella.
Una bellezza senza tempo. Bisogna esserci per capire.
Bisogna essere a Bellosguardo o sul Piazzale Michelangelo per capire. Non é che capisci, se non ci sei.
È una di quelle cose che vedi e dici: È proprio bella.

È la città senza "C".
E a volte anche senza "T".
È la città di Dante.
La città dove Galileo ha iniziato a pensare che è questo pianeta di merda a girare intorno al sole.
La città della cupola del Brunelleschi.
La città del David.
La città della Venere.
Mai capirete, voi.

E giuro che è ancora più bella se c'è un ragazzo di cui neanche conoscete il nome con voi. Più bella ancora.
Non mangiammo. Non so perché.
Ci siamo fermati davanti al David. E lo abbiamo guardato per un po', in silenzio; io gli fissavo le mani. Il David ha delle bellissime mani.

Siamo entrati negli Uffizi, che non è il mio museo preferito, ma so tutto di quei maledetti quadri. La mamma lavorava lì prima di lavorare a Palazzo Pitti e quello sì che è il mio museo preferito. Con Boboli e tutto.
Ci fanno entrare gratis perché mi riconoscono, per la mia mamma e tutto. Vediamo quasi tutto, ci abbiamo messo circa 2 ore e mezzo. Non abbiamo parlato. Siamo stati in silenzio. Sempre. Ed é stato bello. Anzi di più.
Amo i musei. Quando ho voglia si svegliarmi vado a lavoro con la mia mamma e sto tutto il giorno a passeggiare per il museo. La stanza più bella spesso è chiusa, perché manca il personale. Ma io prima che accendino gli allarmi ci vado sempre. A volte anche quando gli allarmi sono già accesi.
E poi tutta la Toscana che c'é in quelle stanze. Dai giardini ombrosi pieni d'edera e fiori, fino ai secchi prati toscani. Tutti lì, nella pittura a macchia.
Mai capirete.

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