Capitolo due.

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Erano passati solo due giorni da quando Dylan era partito, ed ero già messa male, figuariamoci come mi sarei ridotta dopo una settimana, un mese, un anno.. Non volevo pensarci. Tutti questi pensieri svanirono dalla mia mente per via della suoneria del mio cellulare, era Alex, decisi di rispondere.

«Pronto?» dissi con voce triste e insicura.

«Hey Hel! Come va oggi?» mi chiese con voce preoccupata.

«Come sempre, sono triste. Alex, non ce la faccio più, voglio Dylan qui.. Qui con me!» risposi e intanto sentii una lacrima cadere sulle mie gambe incrociate.

«Helen, dai, so che è difficile, ma non puoi rimanere così per tutto l'anno. Anche Dylan sta male, anche lui vorrebbe stare lì.. Lì con te in questo momento. Migliaia e migliaia di chilometri vi possono divedere, ma i vostri cuori rimarranno sempre uniti, perché il vostro amore è un'amore vero!»

«Grazie Alex, non so proprio come ringraziarti. Sei un'amica fantastica, non potevo chiederne una migliore!» dissi e scoppiai in lacrime.

«Non ringraziarmi, sono tua amica, no? Se non ti aiutassi che amica sarei? Su non piangere.» disse.

«Ti voglio bene!»

«Io pure! Dai, se vuoi vengo a casa tua, ti va?» mi chiese.

«Certo, ti aspetto!» risposi.

«Okay a dopo, ciao!»

«Ciao!»

Riattaccai, e decisi di andare a sciacquarmi un po' la faccia. Avevo gli occhi rossi e gonfi a causa del mio pianto. Uscii dal bagno e decisi di cambiarmi. Presi una canotta bianca con la scritta "Hollister", degli shorts neri e le mie care Vans nere. Mi cambiai e sentii qualcuno suonare alla porta. Arrivata giù vidi Alex entrare, mentre Louis le dava il benvenuto. Le andai in contro e la abbracciai, mentre Louis stava uscendo.

«Dove vai Lou?» chiesi.

«Eh? Vado fuori con Harry, sta sera non ci sono per cena, sto da lui. Lo puoi dire tu a mamma?» disse.

«Okay, glielo dirò,divertiti, ciao!» gli risposi con un sorriso stampato in faccia.

«Grazie Hel! Ciao e divertitevi!» ci disse e mi diede un bacio sulla guancia, e io ricambiai.

Harry era un ragazzo alto, magro, con degli occhi verde smeraldo pazzeschi e i suoi ricci facevano invidia a tutti. Aveva una faccia angelica, ma allo stesso tempo un sorriso malefico, ma era molto simpatico e dolce. Aveva la mia stessa età, infatti veniva al college con me ed Alex.
Beh, vi chiederete come Louis e Harry si sono conosciuti,ecco.

*flashback*

«Hei Lou! Sai domani mamma va al lavoro presto e papà è in viaggio,non è che potresti accompagnare me ed Alex a scuola, per favore?» gli chiesi con voce e faccia da cucciolo mentre guardava una partita di calcio. Era fissato col calcio, infatti lasciò gli studi per dedicarsi a questo, adesso gioca nella squadra regionale, ma vorrebbe entrare in quella nazionale, sta facendo molti provini, e spero riesca a realizzare il suo sogno.

«Certo!» mi disse con voce allegra e mi distoglie dai miei pensieri. Mi risulta al quanto strana la sua risposta,di solito è un'impresa farlo scendere dal letto la mattina presto.

«Che hai?» gli chiesi con affare curioso.

«Niente, perché?» disse con voce insicura e si riconcentrò di nuovo sulla partita.

«Perché di solito è un'impresa farti scendere dal letto la mattina presto.» risposi e scoppiai a ridere.

«No, no, non c'è niente di strano. Sto solo facendo un favore alla mia cara e adorata sorellina.» disse e intanto mi sfiorò il naso con l'indice.

«Si, si, come no, dai dimmi la verità.»

«Okay, okay, allora, qualche giorno fa ho conosciuto una ragazza da "Starbucks", beh, diciamo che le ho rovesciato un milkshake addosso,allora l'ho aiutata a pulirsi, ma peggioravo solo le cose, alla fine mi sorrise e mi disse che andava tutto bene, allora la riaccompagnai a casa e beh.. Da lì..abbiamo cominciato, beh, a frequentarci come amici, ed ho scoperto che va al tuo stesso college.» mi rispose con voce timida.

«Perché non me lo hai detto prima? Come si chiama? Forse la conosco.» gli chiesi con voce curiosa.

«Si chiama Eleanor,Eleanor Calder.» rispose.

«Davvero? È del mio stesso anno.»

«Wow.» fu la sua unica reazione.

«Sai è una brava ragazza, hai fatto la scelta giusta.» gli dissi con voce scherzosa e lui si mise ridere.

«Dai è tardi andiamo a letto.»

«Okay signor capitano.» dissi e scoppiammo tutte e due a ridere.

La mattina dopo Louis accompagnò me ed Alex al college, e come avevo pensato che facesse, si mise alla ricerca di Eleanor, io ed Alex scoppiammo a ridere, mentre Louis ci guardava male. Venimmo interrotti da un gruppo di ragazzi che continuavano ad urlare "Rissa! Rissa!",allora io, Alex e Louis andammo vedere che stesse succedendo e vedemmo Harry e Liam picchiarsi, come al solito. Liam era il bullo della scuola,andava in giro a ricattare la gente, a picchiarla oppure a rubare il pranzo agli altri. Ha una faccia da cucciolo e può sembrare innoffensivo, ma è tutto il contrario.

Dylan e Zayn facevano di tutto per fermarli,ma non ci riuscivano, allora Louis decise di intervenire, da una parte Dylan e Zayn tenevano Harry e dall'altra parte Louis teneva Liam.

Disse qualcosa nell'orecchio di Liam,e se ne andò. È stato veramente coraggioso.

*fine flashback*

Allora, non avevo capito ancora perché Harry e Louis erano diventati migliori amici, qualcosa deve essere successo dopo quella rissa, e non avevo mai capito cosa disse Louis nell'orecchio di Liam, però fa niente.

I miei pensieri vennero dissolti dalla voce di Alex.

«Mondo chiama Helen.» disse scherzosamente.

«Eh? Si, scusa. Che dicevi?»

«Ti chiedevo che cosa volevi fare questo pomeriggio.» rispose.

«Ah,ehm.. Non so.. Tu?» chiesi.

«Pensavo di andare al centro commerciale, come sempre. Ti va?»

«Certo! Aspetta che chiamo mia mamma per dirle di Lou, tu intanto aspettami giù.» risposi.

«Okay, ma fai presto.» urlò mentre scendeva le scale.

Chiamai mia madre e scesi velocemente le scale, siccome eravamo in ritardo, come sempre, per prendere l'autobus. Corremmo come matte per la strada per cercare di arrivare in tempo, e, meno male, ci riuscimmo.

Passammo la prima metà del viaggio in silenzio fino a quando non decisi di romperlo.

«Alex, ehm.. Tu sai qualcosa del nuovo ragazzo?» chiesi indecisa.

«Eh? Si, qualcosina so.» rispose.

«Mi puoi dire qualcosa su di lui?»

«Certo! Allora è un ragazzo irlandese e dicono che sia un bravo studente. Poi è alto, magro, biondo e ha degli occhi color oceano bellissimi, ti puoi perdere in quegli occhi e poi..»

«E poi hai il fidanzato signorina Alexandra Smith, ahahah e come si chiama?» finì io la sua frase ridendo.

«Ah ah ah, e non chimarmi Alexandra» rise ironica.

«Se mi avessi fatto finire, te l'avrei detto» disse sarcastica.

«Okay, okay, adesso mi dici come si chiama?» chiesi ridendo.

«Si chiama Niall, Niall Horan.» disse con voce sicura.

«Bel nome» risposi.

«Si.»

«Beh, speriamo sia un bravo ragazzo.» dissi con voce piena di speranza.

Begin Again // N.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora