5 Capitolo - La vita al castello

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Ren si risveglia nella sua nuova casa e nota gli occhi gialli di Vakrun che lo osservano nel buio. Si alza e apre le tende per fare entrare un pò di luce, dopo guarda l'orario da un orologio appeso al muro, sono le nove.

"Vakrun mi sa che è ora di colazione" gli dice, il gufo emette un versetto e vedendo la finestra spalancata vola via.

"Ma...Sembrava che stesse aspettando che mi svegliassi" riflette Ren.

Si veste e scende le scale, per i corridoi nota Candra che sta parlando con i cuochi. Non appena si accorge della sua presenza gli sorride.

"Ciao Ren, dormito bene?".

"Insomma...Non tanto, non sono abituato a dormire fuori casa..." gli confessa.

"Oh mi dispiace" risponde lei guardandolo in modo triste.

"Signora Candra, noi andiamo a cucinare allora" gli dice uno dei cuochi.

"Si si, io vi raggiungo tra poco" dice salutandoli.

"Candra ma tu con il calore come fai? Qui so che sono vietati i soppressori e le pillole".

"Per me è stata fatta un'eccezione Ren ma perchè per te no?" gli chiede stupita.

"No, il re ieri ha bruciato le erbe che mi avevano regalato mia mamma e mia nonna".

"Mi dispiace, il re è stato un pò cattivo con te. Poteva farti assumere le arbe almeno per qualche mese. Però forse questo significa che è veramente interessato a te".

"No invece penso che lui voglia solo violentarmi durante il calore così che io non possa protestare" la guarda serio Ren.

"Purtroppo il modo in cui noi omega veniamo trattati è brutto caro Ren. Io ti auguro che tu e il re possiate trovare un punto d'incontro o perchè no magari anche innamorarvi".

"Non credo proprio...Anche se...".

"Cosa?" chiede curiosa Candra.

"A volte mi parla in un modo che mi lascia spiazzato, non vedo più crudeltà nel suo sguardo invece poi di colpo cambia è diventa violento. Davvero non lo riesco a capire...".

"Devi capire che Kazuki non ha avuto un'infanzia facile, per tanti motivi. Suo padre e suo nonno sono stati sempre duri con lui, lo facevano allenare molto e gli davano lezioni su come doveva comportarsi una volta diventato re. Quando morirono i suoi genitori Kazuki non si sentiva pronto per questo ruolo, aveva compiuto da poco tredici anni. Era ancora un bambino, spesso veniva a piangere da me, si sfogava e mi raccontava come mi sentiva".

"E cosa ti diceva?".

"Oh scusami immagino tu abbia fame, vieni nella sala da pranzo, ti avevo lasciato qualcosa da mangiare" si ricorda Candra.

Una volta entrati nella stanza c'erano dei cornetti appena sfornati.

"Wow, li hai fatti tu?".

"Si, siccome ho visto Vakrun volare via dalla finestra della stanza del re ho pensato che ti fossi svegliato e quindi ti ho riscaldato dei cornetti".

"Grazie mille" sorride Ren addentando un pezzo di cornetto.

"Ti piacciono?" gli sorride a sua volta Candra.

"Si molto. Gli altri hanno già mangiato?".

"Si saranno tutti e tre nella sala degli allenamenti sicuramente".

"Anche Izumi sa combattere?" chiede stupito Ren.

"Si, da quando sono morti i suoi genitori Kazuki ha obbligato Izuki a combattere, voleva che si sapesse difendere. A lei non piace combattere ma comunque è d'accordo sul fatto che sia importante sapersi difendere".

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