Mason's pov
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Sophy era seduta su una comoda sedia in giardino, e il sole le accarezzava i capelli, facendoli tendere più a un color ramato che al marrone semplice.
Stava semplicemente mangiando una mela mentre osservava il cielo limpido, privo di nuvole.
"Amico sei cotto, diglielo e basta!", la vocina interiore urlava, ripetendo in loop questa esclamazione.
Intanto i miei occhi la percorrevano avidamente tutta, soffermandomi sugli occhi verdi, che brillavano alla luce. Stamattina indossava un vestito leggero di stoffa lilla, e devo ammettere che le stava proprio bene, il colore le donava.
La volevo chiamare, dicendole che la colazione era pronta, ma l'avevo trovata qui in giardino già sveglia, perciò mi siedo automaticamente a terra e la osservo nuovamente, ridendo silenziosamente quando una leggera brezza le arruffa i capelli ricci, scompigliandoli ancora, se possibile, di più.
Credo che abbia un sesto senso, perché dopo nemmeno qualche minuto si gira verso di me, colto in fragrante a fissarla innamorato. Arrossisce, e resta anche lei a guardarmi, con un luccichio negli occhi.
Arriva una folata di vento più forte e la vedo rabbrividire, perciò mi alzo, apro la zip della mia felpa e gliela metto sulle spalle. Ci guardiamo; i miei occhi scendono sulle sue labbra rosee, alzo lo sguardo e vedo che mi fissa in modo meraviglioso, come se al mondo ci fossimo solo noi due;
Mi avvicino ancora di più, posso contare tutte le lentiggini chiare sulle guance in fiamme.
-Hai una ciocca di capelli fuori posto, cioccolatino- dico, portando appunto, la ciocca, dietro all'orecchio.
-Ho visto i tuoi neuroni disperdersi in aria quando mi hai iniziata a fissare- mi risponde Sophy, serissima.
Ci guardiamo.. eplodiamo a ridere entrambi.
Mi viene un'idea: sorrido malizioso; Sophy alza un sopracciglio. D'improvviso la prendo di peso dalla sedia e me la sistemo su una spalla, come un sacco di patate.
-Mason lasciami!!- protesta, anche se, ride di continuo.
-No cioccolatino, sei stata maleducata, io ero serio, tu no!- rispondo sghignazzando.
La porto fino al soggiorno, la metto sul divano, e mi metto a farle il solletico, ridendo insieme a lei.
-Hai scontato la punizione, signorina biricchina- le dico, ridendo a crepapelle.
Lei fa per alzarsi, ma all'ultimo momento mi lancia un cuscino in faccia, spaparanzandosi successivamente su di me, ridendo fino a perdere il fiato.
Intuisco che si volesse mettere seduta, per avere almeno un po' di contegno, ma l'afferro per la vita e la stringo, facendole svolazzare i piedi per aria, con i calzini delle principessine Disney.
-Aaah lasciamiiii! Aiutooo!!- grida ridendo, appoggiando le sue manine con le sue corte unghiette colorate sulla mia schiena.
Mi guarda ridendo, e ammiro la dolcezza dei suoi occhi verdolini, sono stupendi, penso, incominciando (per la centesima volta) a ridere spensierato.
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𝐷𝑜 𝑢 𝑙𝑜𝑣𝑒 𝑚𝑒, 𝑜𝑟 𝑢 ℎ𝑎𝑡𝑒 𝑚𝑒?
Romance-Ma sì, Cioccolatino, cosa sarà mai?- Cosa succederebbe se, due acerrimi nemici, convivessero in una stessa casa? Potrebbero dimenticare l'odio l'uno per l'altra? (Tutti i riferimenti a persone, luoghi, eventi o orari sono puramente casuali. :D) 🥇...