capitolo 10

70 4 0
                                    

Oggi mi sono svegliata e sono scesa

Tutti mi fissavano come se fossi un fantasma <che avete da guardare tutti?>

<sono le 4 di pomeriggio. Ti sembra il caso di svegliarsi a quest'ora?>
Rispose tom <avresti potuto svegliarmi prima> alzai gli occhi e andai sul divano

Tutti e 4 sosprirarono
<noi usciamo vedi di non scappare> Disse gustav per poi uscire seguito dagli altri

Se se col cazzo che non scappo
Aspettai un po e andai alla porta
<merda!>
La porta era chiusa a chiave

Andai alla finestra e con una gomitata la ruppi
Uscii fuori

Cominciai a correre,erano le 5 e si faceva buio presto

Presi la prima stradina e mi misi dentro

Cominciai a ridere come una pazza psicopatica
<cazzo forse sono riuscita veramente a scappare ahahahah>

Mi sedetti per terra

Dopo qualche ora,erano le 21,sentii tantissimi rumori; macchina,elicotteri,volanti della polizia,colpi di pistola

Mi alzai e andai a vedere in strada
C'erano tipo 5 volanti della polizia,2 elicotteri e 4 macchine,quelle macchine

Scesero dalle macchine e subito lui mi vide

Spalancai gli occhi e lui sorrise
Mi girai e cominciai a correre nel buio

Non vedevo quasi niente solo la luce offuscata dei lampioni illuminava le strade umide

Cominciai a sentire delicate gocce d'acqua sui miei capelli e sulle braccia

Alzai la testa e vidi che stava nevicando
Sorrisi,era da tanto che non la vedevo,avevo fatto una promessa con la mia ragazza che avremmo passato la prima nevicata insieme, e ora non posso più,ora lei si sarà dimenticata di me credendo che io l'abbia abbandonata,ma io in realtà sono stata rapita

Ero immersa nei miei pensieri che non mi accorsi di tutte le lacrime che si stavano facendo strada sulle mie guance

Niente aveva senso. La neve era alta già almeno 50 cm e gli spari rimbombavano nella mia testa in loop

Sentivo i suoi occhi dietro di me che mi divoravano,non mi importava,ora niente mi importava; non m'importa di lui,di me,della neve,dei miei,di mia sorella,dei pochi amici che ho (o meglio che avevo),della mia fidanzata o ex,del freddo,degli attacchi di panico,dell'anoressia,del passato,del presente e nemmeno del futuro

La luna stava arrivando piano piano sopra la mia testa

Sentii uno sparo e le sue urla

Cominciai a sentire male e a vedere a scatti,non mi sentivo più il fianco destro,provai a toccarlo ma tolsi immediatamente la mano per il liquido viscido che percepii

Abbassai lo sguardo e capii

Mi avevamo sparato. Caddi a terra inerme
Mi sdraiai completamente e potei vedere solo la sua faccia

Quelle treccine nere che gli cadevano sul viso,quella bandana che lo rendeva ancora più attraente,quel luccichio del piercing al labbro che ogni volta che lo muoveva mi venivano i brividi lungo la schiena. Quel viso così perfetto

Presi la treccina che gli era caduta sul mio volto e la strinsi dolcemente

Sentii piccole gocce calde cadere sul mio viso e notai solo ora che stava piangendo

Gli presi la faccia e gli asciugai gli occhi

Lui sorrise tristemente e mi prese a mo di principessa

Cercai di tenere gli occhi aperti non per rimanere cosciente,ma per godermi quel tom che non avrei mai rivisto

Si preoccupò di tamponare il mio fianco con un pezzo di stoffa e di purificarlo con dell'alcool prima di sedersi sui sedili posteriori e mettermi la testa sul suo grembo

La macchina partì

Dal finestrino vedevo tutta la città,le luci,i lampioni,i palazzi,i grattacieli e,soprattutto,quella fottutissima neve bellissima

Sorrisi ancora e poi chiusi gli occhi

<ti prego non chiuderli!>
Era l'ultima cosa che udii prima di chiudere le palpebre

Era tutta una messa in scena Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora