capitolo 2

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Mi guardò male e poi chiuse a chiave la porta
Mi si avvicinò
Il cuore cominciò a battere forte
Mi si avvicinò e io cominciai a indietreggiare ma arrivai alla finestra
Cazzo<non voglio farti niente>
Disse

Neanche il tempo di rispondere che mi scaraventò sul letto

E d'improvviso tornai a quando qualche anno fa il mio ex fece esattamente così
<ti prego non farmi niente per favore>
Dissi sul punto di piangere mentre mi rannicchiavo in un angolo del letto

Lui chiuse la finestra e si avvicinò cautamente a me

Avevo le ginocchia alzate e le abbracciavo mentre guardavo con terrore lo sconosciuto davanti a me

<ripeto non voglio farti niente...come ti chiami?>
<perchè sono qui?>

Cavolo sto morendo di paura. Non voglio che mi faccia niente non so chi è non so nemmeno perchè ha preso me

Lui mi guardò e non disse nulla <Eleonora>
Risposi a fatica
<ok...come va in famiglia?>
Beh forse poteva far bene parlare di queste cose ad uno sconosciuto,ma forse potrebbe anche prendermi in giro come facevano i miei compagni alle medie
<mamma e papà mi picchiano e violentano mentre a scuola mi prendono per il culo>
Dissi mettendomi a gambe incrociate
Sentii la porta aprirsi e mi girai subito verso essa
Un ragazzo era sulla soglia
Aveva i capelli neri come l'altro ma con qualche differenza,aveva i dread,qualcuno bianco, era truccato e vestiva in modo appariscente. Aveva un piercing al sopracciglio e uno sulla lingua
<si è svegliata>
Anche la voce è diversa
La sua non è rauca come quella dell'altro
<potete dirmi dove minchia sono?!>
Dissi perdendo la pazienza
Il ragazzo sulla soglia parlò <io sono bill e lui tom contenta?>
Crede di essere simpatico? Beh non sa che sono la figlia del capo dei mafiosi
<beh no 1 dov'è mia sorella 2 non fare tanto il simpatico perchè non sai nemmeno chi sono>
Egli alzò gli occhi al cielo e mi fece segno di seguirlo
Mi alzai e gli andai dietro
Andammo in un corridoio e poi per delle scale
Entrammo in questa camera e vidi elisa seduta sul letto

Corsi ad abbracciarla
<mio dio stai bene?>
Lei annuì
<ho paura> <si anche io ma stai tranquilla che ti proteggo io>
Entrarono quei due ragazzi
Quello con le trecce disse che saremmo diventate le loro cagnoline
<non sarò una puttana che si farà scopare tutto il giorno pregandoti di continuare>

Loro sorrisero...

Era tutta una messa in scena Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora