Parlami di te

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-Io e Elena siamo stati insieme per un periodo, pensavo che fosse quella giusta che mi desse la stabilità di cui avevo bisogno, ma mi sono sbagliato-
-Cos'è che è andato storto?-
-Non era quello che volevo, mi sentivo oppresso in un certo senso...volevo scappare da tutto, soprattutto da lei-
-Ci sei riuscito?-
-L'ho fatto...- Ammette lui. -Non subito però, avevo paura di fare il passo più lungo della gamba, di...iniziare qualcosa con un'altra e di non trovarmici bene-
Un pò come con Antonio.
Sapeva di volerlo lasciare ma ogni volta trovava quel motivo che la faceva restare insieme a lui, e allo stesso tempo stava perdendo anche se stessa.
-Poi ho capito che la mia felicità veniva prima e ho trovato la forza per porre fine alla nostra relazione-
-Però lei è rimasta nella tua vita...- Gli rammenta la prima volta che l'ha vista fuori al palazzo, sembravano piuttosto intimi.
-Nonostante avessimo rotto, è stata lei a spronarmi per farmi diventare un modello, solo il mio lavoro non bastava-
Quindi non ha chiuso realmente con lei, la rivedrà comunque e Maria non vuole condividere Massimiliano con Elena.
-Abbiamo chiuso, non ci sarà più niente tra me e lei...-
Massi le prende la mano portandola alle labbra, Maria non è ancora del tutto convinta e lui lo capisce.
La fa sedere sopra le sue gambe, le alza il mento.
-Mi piaci tu non Elena, lei è solo un ricordo lontano, è una parte della mia vita che non mi appartiene più-
Annuisce credendo alle parole di lui, stanno per baciarsi quando il campanello suona.
Maria sbuffa mentre lui sorride.
-Devo aspettarmi la visita di un altra ragazza?-
-Ci sei solo tu...- Dice lui baciandole il collo, il campanello suona una seconda volta, è Maria ad aprire la porta.
-Oh, credevo di trovare...-
Maria si ritrova davanti la stessa donna che ha visto insieme a Giulia, quella che vive di fronte al suo palazzo. Massimiliano era a casa sua e le stava cambiando la lampadina del terrazzo, mentre questa le offriva da bere in un succinto abito.
Potrebbe essere sua madre, ha pensato Maria quando l'ha vista la prima volta.
-Le serve?-
La donna ha tra le mani una crostata alle mele, il rossetto rosso padroneggia sul suo viso segnato dal tempo.
-Cercavo Massimiliano per un...lavoro, è in casa?-
Maria assottiglia lo sguardo, gira leggermente la testa verso il salotto la donna cerca di guardare oltre le sue spalle.
-Lui non sarà disponibile per i prossimi...vent'anni. Se ne trovi un altro, Roma ne è piena- Le dice Maria chiudendole la porta in faccia mentre questa di certo non si sarebbe arresa.
Sbuffa e torna da lui che non è più seduto sul divano, sente dei rumori arrivare dalla cucina.
È di spalle ai fornelli, indossa pantaloni di tuta e canottiera a giro maniche, ai piedi un paio di infradito nere.
Il riscaldamento è alto nel suo appartamento per questo gli permette di girare in abbigliamento estivo, Maria lo guarda appoggiata alla cornice della porta, lui si gira con la padella tra le mani e la sigaretta in bocca.
Lei non può fare a meno di sorridere per quanto sia sexy il suo uomo quando cucina.
-Hai fame?-
-Si, molta...- Si avvicina a lui abbracciandolo da dietro, preme il naso nella sua canottiera per sentirne il profumo, con la mano libera Massimiliano l'accarezza.
-Cosa vuoi che ti prepari?-
-Ho voglia di...carbonara-
-E carbonara sia...chi era alla porta?-
Maria si rabbuia per qualche secondo, poi semplicemente risponde che non era nessuno di importante.
Lui capisce e ride per quanto è gelosa, posa la padella sul piano cottura la prende tra le braccia facendola sedere sul ripiano della cucina. Maria sfila la sigaretta dalle labbra di lui, fa alcuni tiri prima di appoggiarla nel posacenere lì accanto.
-E perchè fai la gelosa se non era nessuno?-
Bacia la punta del naso di lei, Maria allunga le braccia sopra le spalle di lui, borbotta che non è gelosa.
-Figurati quella potrebbe essere tranquillamente tua madre...-
-Ah, ho capito di chi parli- Risponde lui carezzandole i fianchi da sopra il maglione leggero.
-Ci sei stato insieme?- Chiede lei all'improvviso, non sa nemmeno perchè lo abbia fatto, forse per curiosità o per sapere se ci sapeva davvero fare.
Lui torna serio accarezzo il viso di lei, scuote la testa.
-So cosa vogliono le donne quando iniziano a guardarmi in un certo modo...il pensiero di approfittarne l'ho avuto alcune volte-
Maria deglutisce e pensa di aver fatto male a chiedere, lei non vuole veramente sapere, ha paura che lui possa mettere a confronto lei con altre donne e rendersi conto che vale solo la metà delle altre.
-Lo hai fatto vero?-
Massimiliano annuisce. -Solo un paio di volte...-
Lui tenta di baciarla ma lei gira il viso dalla parte opposta, scende dal bancone in salotto prende la borsa e la giacca per tornare nel suo appartamento.
-Si può sapere cosa ho detto per farti allontanare?-
-Ho sbagliato io a chiedere...-
Lui le si para davanti impedendole di avvicinarsi alla porta. Prende la giacca e la borsa dalle mani di lei, cinge i suoi fianchi tenendola ancorata a lui.
-Hai fatto bene invece, voglio raccontarti tutto di me e non pensare che tu valga meno di qualcun altro-
-Come posso competere con le donne che hai avuto...-
-Semplice, non farlo. Tu mi piaci per come sei, anche se dovremmo conoscerci un pò meglio io e te-
Le parole di Massi le fanno tornare il sorriso.
-E poi a letto...mi piaci di più tu...- Sussurra lui rubandole un bacio.
Maria lo colpisce al torace. -Ma finiscila di dire stronzate-
-Guarda che è vero-
Intrappola le mani di lei portandole dietro la schiena, indietreggia fino a toccare il divano con le gambe, Massi si siede prende le gambe di lei lasciando che si sieda sopra di lui.
Maria allaccia le braccia intorno al collo di Massi, sospira.
-Dicevo sul serio prima...non sentirti in competizione, con nessuno-
-Lo so, è che tu...mi piaci veramente- Confessa lei arrossendo un poco.
Massimiliano la bacia infila le mani dentro il maglione carezzandole la schiena, lei morde il labbro di lui muove il bacino lentamente ascoltando i suoi sospiri.
Il maglione e la canottiera finiscono sul pavimento, Maria bacia il torace di Massi lui le accarezza la testa, lei si inginocchia tra le sue gambe fa scorrere il pantalone lungo le sue gambe per poi occuparsi dei boxer.
Entrambi si guardano Massi infila le mani tra di capelli di lei mentre questa le da piacere, lui porta la testa indietro sopra lo schienale del divano.
Minuti dopo si ritrovano entrambi nudi con la voglia di unirsi, Maria si stende sul divano Massi la copre con il suo corpo, lei lo abbraccia e poi si baciano.
Quando lui le è dentro non può fare a meno di tremare per le sensazioni che prova in quel momento, con Antonio era diverso sempre di fretta non lasciandole il tempo di metabolizzare.
Invece Massimiliano è dolce e protettivo, lui l'ascolta, capisce cosa prova e cosa vuole il suo corpo quando sono a contatto.
Arrossendo Maria lo incita ad avere di più, lui sorride e l'accontenta. Tornano seduti lei sopra le sue gambe, le mani di lui intorno ai fianchi, spingono il sedere di lei verso se stesso.
Gemiti più profondi li avvertono che il piacere sta arrivando, infila le mani dentro i ricci scuri di lui, la bocca contro la sua fronte.
-Ho tanta fame...- Dice Maria dopo un poco.
-Anche io...-
-Cucini tu?- Maria lo bacia, lui sorride sulle labbra di lei.
-Solo se mi dai una mano-
Però nessuno dei due ha intenzione di alzarsi dal divano, restano abbracciati per minuti interminabili, lui con il viso nell'incavo del collo di lei lasciandosi accarezzare teneramente. 

Il mio sexy vicino [Espoiazzo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora