Non so più cosa voglio

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Riccardo e Giulia arrivano al pronto soccorso mezz'ora più tardi, Maria è rimasta in corridoio seduta da sola, mentre gli infermieri vanno avanti e indietro tra i reparti.
Il viso distrutto dalle lacrime, la paura di un altra violenza che di lì a poco stava per consumarsi l'hanno portata a chiudersi in sè stessa.
Proprio come quel giorno in cui si è svegliata da sola, in una stanza che non conosceva, in un letto che non era il suo.
Si stringe nel cappotto continuando a tremare, non ha smesso un singolo minuto da quando è arrivata insieme a Massimiliano. Un infermiera ha cercato di assisterla, di capire cosa è successo ma il suo improvviso mutismo non ha permesso a nessuno di assisterla.
Appena la sua amica Giulia la vede, corre verso di lei, le siede accanto a l'abbraccia.
-Maria cos'è successo?- Chiede Giulia carezzandole i capelli. Maria balbetta, non riesce a formulare una frase e lei sbianca.
Solo una volta l'ha vista in quelle condizioni, gli occhi di Giulia si inumidiscono Riccardo accanto ad entrambe chiede del fratello.
Maria indica la porta di fronte a loro, lui ferma un infermiera che lo lascia passare per andare da Massimiliano.
-...Giulia...- Maria singhiozza, si stringe al corpo dell'amica, lei accarezza il suo viso baciandole le guance.
-È successo?-
-Ci hanno aggrediti mentre tornavamo a casa...hanno tentato di...-
-Hanno...?-
-Erano tre ragazzi...ci pedinavano da quando siamo usciti dal cinema-
-Per quale motivo?-
Maria non risponde, nasconde le mani dentro le tasche del cappotto, Giulia asciuga le sue lacrime, passa un fazzoletto sotto gli occhi di lei pulisce il mascara colato.
-Perchè sono come lui...-
-Lo sai che dovrai raccontare tutto alla polizia, vero?-
-Non sono pronta per questo- Scuote la testa prendendola tra le mani.
-Ma tu non sei sola, ci sono io quì con te, come ci sono stata la prima volta-
Le due ragazze si abbracciano, Maria appoggia la testa sopra la spalla di Giulia, chiude gli occhi serra le labbra, per lei tutto questo è solo un incubo. 


Massimiliano è disteso sopra il letto in una stanza dalle pareti blu, un cerotto copre il suo fianco, mentre dei tamponi sono stati infilati dentro il naso, è gonfio e pulsa, i dottori gli hanno somministrato degli anti dolorifici per il dolore.
Il suo naso non era completamente rotto, gli ci vorrà un pò per rimettersi. Riccardo entra in camera non si avvicina subito, lo fa solo nel momento in cui gli infermieri lasciano la stanza dopo avergli detto le condizioni del fratello.
-Ehi, ti lascio sapendoti al cinema e ti ritrovo in ospedale. Ma cosa mi combini?-
Riccardo sorride guardando il fratello, lui ha gli occhi socchiusi, si gira e una smorfia appare sul suo viso appena tenta di mettersi seduto.
-Dov'è Maria? L'hai vista? Come sta...-
-Vacci piano, ti hanno malmenato per bene. Resta sdraiato e Maria...è quì fuori, non ha un bell'aspetto, ma credo che sta bene-
Riccardo si siede sulla sedia, chiede a Massimiliano di raccontargli cosa è successo quando sono usciti dal cinema.
-Sono bulli Riki...cosa altro vuoi che ti dica?-
-Quando ti sei accorto che vi seguivano?-
-Eravamo quasi vicino casa, pensavo che appena fossimo entrati nel portone loro sarebbero andati via. Invece ci hanno fermati prima, e Maria...stavano per violentarla quei bastardi-
-Cavolo...dev'essere stato traumatico per lei- Riccardo copre la bocca con la mano, non può credere alle parole del fratello ed ha timore che quei bulli possano tornare.
-Sei in grado di riconoscerli?-
-Credo di si, anche se era buio ma li ho visti bene-
-Anche Maria dovrà parlare con la polizia-
Massimiliano sussulta, suo fratello lo nota e ne chiede il motivo. Lui racconta di Maria a Riccardo, ma gli dice anche di non farne parola con nessuno, e che Giulia ne è a conoscenza.
-Non preoccuparti...sai che non ne parlerei mai con nessuno-
Riccardo ascolta suo fratello, sbianca nel momento in cui viene a conoscenza del segreto di Maria ma si rattrista subito dopo, per quello che sarebbe potuto accadere se quel tassista non si fosse fermato a soccorrerli.
-Volevo proteggerla...ma non ci sono riuscito-
-Non è di certo colpa tua, non potevate sapere che vi avrebbero aggrediti. E inoltre, per fortuna non ci sono riusciti-
-Puoi far entrare Maria? Ho bisogno di vederla...-
-Già stufo della mia presenza?- Riccardo scherza e sorride al fratello, è grato che nonostante il naso rotto e i lividi, lui stia bene, e così anche Maria. 

Il mio sexy vicino [Espoiazzo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora