Come te la cavi con i lavandini?

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Il campanello suona, Maria va ad aprire, asciuga le mani con un canovaccio alla porta è Giulia, la sua migliore amica. La segue in cucina dopo essersi tolta la giacca e la borsa,  appoggia entrambi all'attaccapanni all'ingresso.
Maria è esaurita, il suo rubinetto perde ancora acqua e lei è costretta ogni volta a dover chiudere l'acqua di tutta la casa.
L'idraulico mandato da Giulia, non le ha risolto il problema ma anzi, ha fatto di peggio.
Ogni volta che Maria lava i piatti, la vaschetta si riempie di acqua rilasciando un odore sgradevole, Giulia le ha consigliato di lasciar perdere e comprarsi una lavastoviglie, ma Maria non si perde d'animo e crede che prima o poi ce la farà a riparare il lavandino della cucina.
-Devi cambiarlo, te l'ho detto- Le dice Giulia guardando l'acqua sul pavimento, Maria con lo straccio cerca di asciugare tutto per bene.
-Guarda che prima l'acqua scendeva, è stato l'amico tuo che mi ha fatto il guaio-
-Gino è bravo, è un pò svogliato, però ci sa fare-
Per poco Maria non la manda a quel paese.
-Meglio che non ti rispondo, sto nervosa Giulia. Pure questa spesa ci mancava-
-Cerca di calmarti, e poi scusa spilla un pò di soldi ad Antonio, tanto a quello non gli mancano e te li da pure volentieri-
-Non mi piace di approfittare-
-Però lui non si fa scrupoli a venire a dormire quì quando è in città, potrebbe andare in albergo, invece...-
-Che stai insinuando?- Le dice Maria corrucciando la fronte.
Giulia alza le mani in segno di resa.
Segue Maria in terrazza per fumare entrambe una sigaretta, appoggiano le braccia sopra la ringhiera godendosi il panorama.
L'appartamento di Maria è al quinto piano di un palazzo da sei, in una via tranquilla e poco distante dal centro di Roma.
Si è trasferita un anno fa con la sua migliore amica Giulia, per lavoro e per vivere insieme.
Giulia però l'ha lasciata pochi mesi dopo la convivenza, perchè innamorata di un ragazzo accettò di andare a vivere con lui, e lasciò Maria da sola.
-Per lui casa tua è come il bar della stazione. Viene, si prende il caffè e poi se ne va- Le dice Giulia parlando di Antonio, lei non lo sopporta.
-Però tante volte mi ha aiutata con le bollette, e lo sai che non è facile. Tu pure te ne sei andata, alla faccia di andiamo a Roma Marì, ci divertiamo, troviamo l'amore e facciamo la bella vita. Ma dove Giulia?-
-Scusa se ti ho lasciata quì da sola, però è entrato Mirko nella mia vita, e io lo amo. Arriverà anche per te l'amore, magari è proprio il tuo vicino di casa- Dice Giulia spazientita ma anche un poco divertita.
-Giù il mio vicino è un anziano di ottantasei anni- Maria spegne la sigaretta nel posacenere, Giulia rotea gli occhi.
-Sul pianerottolo ci sono due porte oltre la tua, e poi che ne sai, magari quel vecchietto tiene un
nipote bello come il sole-
Maria incrocia le braccia al petto, la sua amica Giulia è una sognatrice, vive perennemente nel mondo delle favole.
Lei invece è un pò più realista e con i piedi per terra.
-Mio dio guarda quello...-
Giulia indica la palazzina di fronte a quella di Maria, su uno dei balconi al penultimo piano vi è un giovane, è su una scala e sta smontando una delle luci esterne.
Ha i jeans chiari, stretti e strappati in alcuni punti, sopra indossa una semplice maglietta bianca, i capelli scuri ricci e ribelli. Una sigaretta sopra l'orecchio, il sorriso di un bambino e il corpo di un uomo.
-Smettila di indicare, che se si girano ci vedono-
-Figurati, quella vecchia è così impegnata a fargli la radiografia, che gli occhi di dosso di certo non glieli toglierà-
Maria si spalma una mano sul viso, alcune volte Giulia è proprio impossibile da sopportare, ma le vuole bene per questo non l'ha ancora strozzata.
Giulia inizia ad osservarlo e a fare apprezzamenti anche piuttosto spinti, alza leggermente la voce per farsi sentire. La distanza tra un palazzo e un altro non è molta, Maria cerca di zittire la sua amica rossa di vergogna per le parole che escono dalla sua bocca, soprattutto quando la signora anziana porta una bibita al ragazzo, dopo che lui si toglie la maglietta spargendo ormoni ovunque.
-Giulia basta, torniamo dentro-
-Vacci tu, io continuo a guardare. Guarda che fisico e che muscoli, mamma mij Marì-
-Lo dico a Mirko...-
Giulia la prega di non dire niente al suo fidanzato, si giustifica dicendo che ha occhi anche lei, e certe meraviglie devono venire osservate.
-Guarda sta venendo verso il tuo palazzo, chissà dove vive- Giulia scuote Maria tanto che il posacenere si ribalta, cade da sopra la ringhiera e finisce di sotto, ai piedi del giovane ragazzo.
Lui si ferma e alza la testa, le due ragazze rientrano subito in casa prima che lui le veda.
-Cazzo, guarda che hai fatto, a momenti ci vedeva-
-Che sarà mai, almeno ci notava. Chissà da chi starà andando...-
Maria guarda annoiata la sua amica.
-Guarda che vive in questo palazzo-
Giulia caccia un urlo appena sente le parole di Maria, si alza dal divano facendo mille domande, ad un certo punto però sentono dei rumori provenire dal piano di sopra, come se qualcuno stesse battendo qualcosa sul pavimento.
-Cos'è questo rumore?- Chiede Giulia guardando il soffitto.
-La signora di sopra, un anziana di novantott'anni, che non ama i rumori forti-
-Uhh ma stanno tutti vecchi qua dentro?- Giulia sbuffa. -Meno male che me ne sono andata allora...a proposito quel bono a che piano sta?- Continua lei sorridendo con malizia.
Maria evita di rispondere propinando a Giulia delle scuse, ma lei conoscendola bene capisce ogni cosa.
Esce fuori nel pianerottolo, guarda l'ascensore e i numeri sopra la porta, questa è in salita e il numero illuminato è il 5 lo stesso piano dove si trovano entrambe le ragazze.
Maria la tira dentro casa poco prima che l'ascensore si fermi.
-Ma la vuoi finire? Sembri una pazza...-
-Cioè quel bono è sul tuo stesso piano e non mi hai detto niente?-
-Ma se in un anno lo avrò visto si e no, due volte credo...e poi non mi interessa-
-Non mi dire che ti piace ancora quell'Antonio? No, Maria...te lo giuro interrompo l'amicizia se non la fai finita con quello lì-
-Allora giovedi non venire...-
Giulia la guarda male. -Viene qua? Perciò non mi vuoi...ma quand'è che ti farai rispettare?-
-Ne stai facendo un dramma, nemmeno stiamo insieme io e lui, ma qual è il problema?-
-Che ti usa per fare i suoi comodi, ti paga e poi fa pure quello geloso quando esci con un ragazzo. Tronca questa cosa adesso, lo dico per te-
Maria sa che Giulia ha ragione, ogni volta dice a sè stessa che sarà l'ultima, ma poi quando lui si presenta non riesce a chiudere definitivamente.
-Lo farò...-
-Quando Maria?-
-Presto, te lo giuro- Maria la guarda per un attimo, tentenna e Giulia l'abbraccia.
-Lo sai che ti voglio bene, e sai anche che ci sarò sempre per te. Per cui manda quello stronzo a fare in culo, e divertiti con il tuo vicino sexy-
Maria ride tra le braccia di Giulia.
-Dai...-
-Però ti ho fatta ridere-
-Grazie Giù, se non ci fossi tu...sarei persa-
Giulia aiuta Maria a sistemare la cucina, ma il problema rubinetto persiste, e lei propone di chiamare il vicino per fargli dare un occhiata.
-Quello è elettricista, mica idraulico?- Le dice Maria indispettita.
-Che ne sai, magari è bravo pure con i tubi...- Giulia sorride, prende un foglietto bianco dal block notes accanto al telefono, scrive qualcosa su di esso e poi esce di nuovo nel pianerottolo.
Maria la segue curiosa.
-Come si chiama questo cristiano?- Chiede Giulia con il foglietto tra le mani.
Maria ci pensa, in realtà non sa il suo nome, non si sono mai parlati. Lei lo ha solo intravisto qualche volta mentre aspettava l'ascensore.
Giulia sembra delusa all'alzata di spalle dell'amica, e poco prima di rientrare in casa sente una voce maschile provenire da dietro una delle porte.
Infila il foglietto sotto di essa e poi corre in casa di Maria chiudendo la porta dietro le sue spalle, ride non riuscendo più a trattenersi.
-Tu sei pazza, ma che gli hai scritto su quel biglietto? E poi se hai sbagliato porta?-
-Tesoro quella ti assicuro che non era la voce di un vecchietto-
-Non dovevi comunque, se mi bussa?- Dice Maria nervosa.
-Gli apri, semplice...-
-Ah, ah, ah...e se è un pervertito?-
-A questo non avevo pensato- Dice Giulia a se stessa. -Però adesso è andata per cui...aspettiamo-
-Aspettiamo...cioè se ne esce così questa...tanto sono io che rischio mica lei-
-Ma rischi cosa? Magari è pure single, mai pensato a questa possibilità?-
-Sinceramente no, non ho la testa per questo adesso-
-Te l'ho detto, devi scaricare quello lì e riprendere la tua vita in mano-
Maria sta per risponderle quando il campanello suona, lei porta entrambe le mani sopra la bocca, Giulia ancora dietro la porta trattiene le risate.
-Non apri?- Sussurra Giulia.
Maria scuote la testa, non ha intenzione di aprire, Giulia da una sbirciata nell'occhio magico per vedere chi ha bussato, e nel pianerottolo vede il giovane elettricista.
-È lui...- Sghignazza Giulia.
-Stronza...- Le dice Maria.
-Fidati, mi ringrazierai un giorno-
Giulia abbassa la maniglia della porta, Maria le mostra il dito medio abbassa la mano subito dopo che appare il giovane davanti ad entrambe le ragazze.

Il mio sexy vicino [Espoiazzo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora