8 febbraio 2024 - Mattina (parte 2)

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** Spazio autrice**

Lo inserisco qui che magari lo leggono in più persone.
Questo capitolo è più di passaggio e ci tenevo a dare spazio ai pensieri di entrambi i personaggi. Spero di essere riuscita nell'intento e di avervi dato un quadro abbastanza chiaro.

Spero che vi stia piacendo la storia; d'ora in poi sarà tutto frutto della mia immaginazione in quanto dopo Sanremo non ho altri spunti di interazione tra i nostri due protagonisti (purtroppo :((( )

Ci terrei davvero a sapere cosa ne pensate nei commenti <3

Kissini

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POV Massimiliano

Ho fatto un casino. Ho combinato davvero un disastro. L'istinto mi dice di rincorrerla.
Il cuore mi chiede di andare da lei, cercare di fermarla, tenerla con me, non lasciarla andar via finché non avrà capito, non avrà creduto ai miei sentimenti.
La testa però mi dice di aspettare, di lasciarle il suo spazio per un momento perché forse è la cosa migliore.
Anche io a situazioni inverse avrei reagito allo stesso modo.
Ma potrò mai essere più cretino di così?
Mi siedo sul bordo del letto cercando di rimettere in ordine i pensieri e il caos nella mia testa.

La colpa è solo mia.
Io che non so gestire le situazioni.
Io che non voglio fare soffrire le persone a tutti i costi alla fine finisco per fare l'esatto opposto!
Tre mesi fa quando ho voluto chiudere con Elena sapevo che avrebbe reagito così.
Con lei avevamo fatto dei progetti, dei piani per il futuro che per una donna come lei sono dei passi importanti, delle promesse di un certo tipo. Eravamo arrivati addirittura a pensare di avere dei bambini, la convivenza andava avanti già da un po', i miei genitori avevano incominciato a mettermi il tarlo in testa, che fossi pronto, che Elena avesse già più di 30 anni.
Per fortuna mi sono reso conto in tempo che erano le pressioni esterne a spingermi verso questa decisione, non era una volontà veramente mia.
Nel giro di poco mi sono reso conto che la relazione da parte mia stava andando avanti per routine, per abitudine.
Stare con Elena era piacevole, ho sempre apprezzato il tempo con lei, è intelligente, è bravissima e appassionata del suo lavoro ed indubbiamente è una bella donna, ma.
C'è sempre stato un ma.
Non credo che sia colpa di nessuno dei due, credo semplicemente che due anime possano piacersi ma per incastrarsi ed appartenersi ci vuole altro.
Elena sarebbe la compagna perfetta ad occhi esterni. La donna che tutti vorrebbero, ma il Massimiliano che pensa con il cuore e che non segue cioè che gli altri vorrebbero sa che non è così per lui.
Io so di essere un eterno romantico, un romantico poco convenzionale certo, sono viscerale, passionale e credo molto, moltissimo nel mito delle anime.
So che si tratta di pensiero filosofico, che per molti potrebbe essere solo una stupidaggine ma per me non è così.
Platone l'ha capito tanti anni fa che l'amore è sofferenza e ci può essere una via d'uscita: trovare l'anima gemella.
Il mito delle anime ci vede alla ricerca perenne che qualcuno possa completarci nei difetti e nelle profondità e ritrovarci specchio di noi stessi negli altri.
È assurdo e sembra magico ma è quello che sento con Maria e che non ho mai sentito con Elena.
Ho sempre avuto paura di questo sentimento, perché ti fa tremare le gambe, ti causa scompiglio.
La prima volta che l'ho vista, sta ragazzetta alta un metro e venti, ha calamitato talmente tanto la mia attenzione che ho preso quasi paura.
La sua energia era come un bisogno fisico per me.
Non sono mai riuscito a improvvisare così tanto con nessuno in scena, se non con Maria.
Ci viene così naturale sul set, i copioni quasi non servono, ci basta una linea generale da seguire, al resto ci pensiamo noi.
I gesti, gli sguardi, le parole sono sempre venuti naturali, troppo naturali.
Io lo so che tutto questo lo sentiva pure Maria, ma abbiamo sempre cercato di nasconderci dietro il muro della recitazione, perché per entrambi il lavoro è sacro e siamo consapevoli che è una fortuna poter vivere della nostra passione.
È per questo che non possiamo commettere errori e passi falsi che rischino di compromettere le cose.
Però è anche impossibile pensare di ostacolare una cosa che è destinata ad unirci, no?
E non parlo solo di unione fisica.
Quella è naturale, chimica, biologica e può funzionare anche con altri. I corpi sono fatti di carne, ossa, nervi che possono reagire nello stesso modo.
Ma la mente, è quella che se viene sedotta è fottuta. E io sono fottuto, lo sono dal primo istante in cui ci siamo incontrati e sono convinto che lo sappia pure lei e che lo senta pure lei.
Dobbiamo solo trovare il giusto modo, dobbiamo continuare a cercarci finché non troveremo l'incastro perfetto per tornare a comporre l'unica anima di cui siamo i pezzi combacianti.

Sanremo Gate 2.0 [Espoiazzo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora