Apro gli occhi al suono della sveglia sul cellulare. Allungo un braccio verso il comodino e tasto sullo schermo per spegnere la suoneria.
Mi stiracchio e mi rigiro tra le lenzuola. Apro piano gli occhi e noto che Massimiliano non è accanto a me. Sento il rumore della doccia provenire dal bagno. Okay niente panico, si è solo alzato prima per iniziare a prepararsi per la giornata.
Mi prendo due minuti per pensare a ciò che è successo la notte appena trascorsa. Non penso di avere parole per descriverla. Non si tratta solo della passione travolgente tra me e Massi che, per la cronaca, ha davvero mantenuto la promessa regalandomi il sesso migliore della mia vita; si tratta proprio di me e lui, di noi, di ciò che abbiamo condiviso oltre ai nostri corpi. Non è stata una cosa solo fisica, abbiamo parlato di noi, ci siamo aperti, ci siamo raccontati, ci siamo conosciuti di più questa notte che in tutti questi anni in cui abbiamo lavorato insieme. Gli ho raccontato di mamma, di papà e dei problemi al lavoro, della vita della Napoli dei quartieri spagnoli, di mia sorella, dei miei sogni. Lui mi ha parlato del suo amore per la letteratura, dei suoi quaderni, del suo interesse per la filosofia e l'arte, di suo fratello e di suo nonno, del Massimiliano bambino.
Eravamo doppiamente nudi, nudi tra le lenzuola e nudi per ciò che stavamo condividendo di noi stessi.Non sento più il rumore dell'acqua del bagno scorrere. Mi alzo e vado a preparare il caffè.
Poco dopo sento dei passi raggiungermi in cucina.
Mi giro a guardare Massimiliano ma la gioia e il sorriso mi muoiono sulle labbra quando incrocio il suo sguardo. I suoi occhi sono freddi, sfuggenti e non mi sorride nemmeno. Non si avvicina.
"Ciao, hai messo su il caffè?" mi chiede frettoloso
"S..si tra poco dovrebbe salire" rispondo titubante.
"Okay allora senti lo controllo io, tu vai a prepararti che tra 20 minuti passano a prenderci."
Non mi guarda nemmeno in faccia mentre mi parla, estrae il telefono dalla tasca dei pantaloni e si mette a leggere qualcosa sullo schermo, scorrendo ogni tanto con il dito.
Per un istante sono tentata di chiedergli cosa sia successo, dove sia finito il Massimiliano che questa notte sembrava l'uomo più felice del mondo. Sento gli occhi pizzicare, ricaccio indietro le lacrime e senza dire una parola vado a prepararmi.In macchina non parliamo. Massimiliano non stacca un momento gli occhi dal telefono. Il silenzio tra noi si può tagliare con il coltello. L'autista ci lascia davanti all'ingresso dell'aeroporto. Raggiungiamo Fede che ci sta aspettando all'interno.
"Ciao ragazzi, tutto bene? Avete riposato? Siete carichi?" ci chiede allegra.
"Si, tutto a posto. Emozionata per oggi." rispondo io.
Massimiliano si limita ad annuire, ha indossato gli occhiali da sole e non si riesce a leggere bene l'espressione sul suo volto.
Ci occupiamo di fare il check-in, i vari controlli per la sicurezza e ci dirigiamo al nostro gate. Il volo per Nizza parte tra un'ora.
Durante l'attesa Massimiliano si siede in disparte, prende un libro dal suo borsone e si isola nella sua lettura.
"Ma sai cos'ha Massi stamattina? È successo qualcosa ieri?" mi chiede Fede d'un tratto.
Quasi mi strozzo con il cappuccino che ho comprato al bar.
"Non so niente. Quando ci siamo visti in cucina per colazione stamattina era già nervoso così e non mi ha praticamente rivolto parola. Si sarà alzato con il piede sbagliato." Il mio tono di voce fa trasparire una leggera rabbia. Fede mi guarda con sospetto, "Non me la raccontate giusta voi due, vi conosco troppo bene. Ora però non ho tempo per queste cose. La giornata è lunga e gli impegni sono tanti. Andiamo, il gate è aperto e stanno facendo imbarcare"Fila 21, 22, 23, 24a, 24b, 24c. Ecco questo è il posto del mio biglietto. Con la prenotazione non abbiamo potuto scegliere i posti, infatti Federica è una decina di file più avanti. Sistemo la valigia nello scomparto superiore e mi siedo vicino al finestrino, il mio posto preferito. Mi piace volare in aereo, guardare fuori il mare di nuvole con le cuffie e la musica nelle orecchie. Mi rilassa.
Avrò tempo per pensare agli ultimi avvenimenti.
Esattamente cosa mi aspettavo? Non lo so mi sento stupida. Pensavo fosse stata una notte speciale anche per lui. Pensavo che dopo tutto quello che avevamo condiviso avremmo avuto un inizio di un certo tipo oggi, non lo so. Per lo meno avrei voluto parlarne, capire cosa prova per me. Io penso di sapere cosa provo per lui ed è per questo che tutta questa situazione mi fa stare così male. Se non me ne importasse niente mi sarebbe andato bene far finta di niente stamattina. Ma è chiaro che mi importa. Non racconto della mia famiglia a chiunque, non condivido certe cose se non alle le persone di cui mi fido. E io mi sono fidata.
È tutto confuso nella mia testa. Prima mi fa tutto quel discorso sull'essere coraggiosi, dell'amare senza paura dei pregiudizi e dei preconcetti, mi dice che lui vuole essere coraggioso, mi bacia, si apre con me, mi abbraccia tutta la notte e mi dice che non vorrebbe essere da nessun'altra parte e poi stamattina sembra che tutto sia stato solo una favola nella mia testa.
Ora però non posso lasciarmi rovinare la giornata da questa situazione. Stasera dovremo recitare davanti a tutta Italia sul palco di Sanremo, devo rimanere concentrata, devo lasciare la mente libera.
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Sanremo Gate 2.0 [Espoiazzo]
RomanceMi piace viaggiare con la fantasia e in un universo parallelo io sogno la coppia di Massimiliano e Maria. La storia parte dal Sanremo di quest'anno che mi ha dato l'ispirazione. Non so dove mi porterà, non so quanto andrà avanti. Mi lascio trascina...